Aspettative umane e appagamento divino

Un giorno un discepolo intimo di un grande Maestro spirituale andò dal Maestro e disse: "Maestro, mi hai sempre detto di non aspettarmi nulla dalla mia vita, ma di aspettarmi ogni cosa solo da Dio. Io ho fede in Dio, ma a meno che e finché non Lo vedo faccia a faccia, come posso aspettarmi qualcosa da Lui? Se vedo una persona posso aspettarmi qualcosa, ma se non la vedo come posso farlo? Vedo le mie mani e quindi mi aspetto qualcosa da loro. Vedo le mie membra e solo per il fatto che le vedo, sento di poter chiedere loro un favore; ma nel caso di Dio, poiché non lo vedo, come posso aspettarmi qualcosa da Lui?"

Il Maestro disse: "Figlio mio, è vero che non hai visto Dio, ma desidero dirti che ci sono molte cose che tu ottieni, che in realtà non provengono dall'azione delle tue mani, dagli occhi, o da qualche altra parte del corpo. Ci sono molte cose che non ti aspetti né da te, né da nessun altro, ma che tuttavia accadono anche se non ne vedi le cause esteriori o lo sforzo esteriore di una persona da te conosciuta. Esse avvengono nel Modo proprio di Dio, che è molto oltre la tua immaginazione."

"Maestro, questo è vero, ma devo dire che molto spesso quando mi aspetto qualcosa da Dio, le mie aspettative non vengono appagate."

Il Maestro disse: "Quando ti aspetti qualcosa da te stesso, le tue aspettative vengono appagate ogni volta?"

"No, Maestro."

"Se non sei in grado di soddisfare tutto ciò che ti aspetti da te stesso, perché ti aspetti che Dio soddisfi tutto ciò che ti aspetti da Lui? Ci si aspetta qualcosa perché si è fissata una propria meta: ci si aspetta che la meta ci raggiunga, o si vuole raggiungere la meta. Dato che si ha una destinazione in mente, si attira la destinazione verso di sé, oppure ci si spinge verso la destinazione; ma i propri sforzi non sono sempre sufficienti per ottenere il successo. No! C'è una forza più alta, che è chiamata Grazia, la Compassione di Dio. Quando tale Compassione discende dall'Alto, non c'è nulla che tu non possa aspettarti dalla tua vita. Quando la divina Compassione discende, se hai un'aspettativa divina, certamente verrà appagata.

All'inizio del suo viaggio, un cercatore può mirare ad una meta più bassa perché non è ancora cosciente delle sue capacità più elevate, o perché non è libero dai suoi desideri. Se l'individuo non ha un'aspirazione reale e sincera, se non è un genuino cercatore, Dio gli darà semplicemente ciò che lui consciamente vuole e si aspetta; ma se prega e medita con tutta l'anima, poiché Dio vede la sua sincerità e la sua potenzialità, Dio non vorrà che il cercatore raggiunga la meta inferiore. Dio ha pronta per lui una meta infinitamente più elevata.

All'inizio la tua aspettativa può essere uno iota di luce, ma Dio ti sta preparando in modo da poterti dare un'infinita distesa di Luce. All'inizio puoi tentare di ricevere solo una goccia di Nettare: puoi sentire che è abbastanza; ma Dio vuol nutrirti con una grandissima quantità di Nettare. Perciò, quando sei del tutto sincero nella tua vita spirituale, se ti poni una meta minore, Dio te la potrà negare, perché ha in serbo per te la Meta più elevata; ma poiché tu non la vedi, credi che Dio non sia gentile con te e che non si curi di te."

"Cos'è una meta inferiore o minore?" Chiese il discepolo.

"Ti farò un esempio," replicò il Maestro. "In passato volevo diventare un bigliettaio del treno. Quando ero bambino e veniva il bigliettaio e chiedeva i biglietti, ero così affascinato dai movimenti e dai suoi gesti che desideravo diventare come lui. Ora guarda! Sono diventato un Maestro spirituale. Essere un Maestro spirituale è un conseguimento infinitamente più grande che essere un bigliettaio del treno. Così, Dio non mi permise di raggiungere questa meta minore.

Una volta desideravo diventare un grande atleta, un corridore molto veloce, ma Dio voleva qualcos'altro. Voleva che diventassi un corridore molto veloce, non nella vita esteriore, ma in quella interiore. Il nome, la fama e i successi dell'atleta che è un corridore e campione nella vita esteriore, durano pochi anni. Egli ispira i giovani, è vero, ma l'ispirazione che offre non è nulla in confronto all'ispirazione che il campione interiore, il Maestro spirituale, offre. Quando un Maestro ispira qualcuno, la coscienza di quella persona è elevata, e la persona fa un passo avanti verso la Meta più elevata. Con l'aiuto dell'ispirazione e dell'aspirazione di un Maestro, la Meta suprema può alla fine essere raggiunta."

Il discepolo disse: "Ma Maestro, anche quando mi aspetto la Meta più elevata da Dio: Pace, Luce e Beatitudine in misura infinita, anche allora le mie aspettative non sono appagate."

"Figlio mio, quando ti aspetti Pace, Luce e Beatitudine da Dio, significa che ti sei fissato una meta molto elevata. Se ti aspetti qualcosa dai tuoi amici, dai tuoi parenti, dai tuoi vicini o dai tuoi conoscenti, se essi non vogliono dartela, semplicemente non lo faranno. E dato che non la ottieni sei infelice, perché senti che sebbene tu la meritassi non l'hai ricevuta, oppure senti che gli altri non te l'hanno data per invidia e per paura di non essere più capaci di mostrare la loro superiorità.

Nel caso di Dio, invece, se Lui non ti da qualcosa, non è perché è invidioso di te oppure perché pensa che se ti dà il Suo Infinito Lui non potrà mantenere la Sua Supremazia, no. Puoi sentire che ciò che hai ricevuto è soltanto una gocciolina, mentre ciò che ti stai ancora aspettando è un oceano infinito, Ma quando Dio ti dà solo una goccia è perché sente che anche questa piccola goccia potrebbe essere troppo per te; ma gradualmente Dio aumenta la tua capacità, e verrà un giorno in cui sarai in grado di ricevere una grande goccia; e alla fine sarai in grado di ricevere l'oceano stesso.

Se ti aspetti qualcosa da Dio, ma non la ottieni, sii certo che Dio ha una validissima e legittima ragione per non dartela. È perché ti darà qualcosa di assai migliore in futuro; inoltre ti dirà anche perché te la nega in questo momento. Se non appaga la tua aspettativa, ti offre Luce. Tramite questa Luce ti fa capire perché non ti sta dando quello che ti aspetti; inoltre, se ti dà immediatamente ciò che vuoi, ti spiegherà il motivo per cui la ottieni subito. Perciò, figlio mio, se veramente vuoi aspettarti qualcosa, non aspettartela da te stesso né da qualcun altro, ma solo da Dio.

L'appagamento dell'aspettativa è contemporaneamente una necessità umana ed una soddisfazione divina. Quando diciamo di essere soddisfatti, quello è l'appagamento della nostra aspettativa; ma quest'appagamento dell'aspettativa avviene in un modo divino solo quando abbandoniamo la nostra volontà alla Volontà di Dio.

Altrimenti pregheremo Dio, mediteremo su Dio, adoreremo Dio e cercheremo di compiacere Dio, con il tipo sbagliato di aspettativa: poiché abbiamo pregato per otto ore, ci aspettiamo che Dio ci sorrida, ma come possiamo sapere che grazie a quel sorriso da Dio, la nostra vita sarà resa immortale, o che ottenendo qualcos'altro che abbiamo voluto, la nostra vita sarà appagata?

Se ci aspettiamo qualcosa da Dio in modo divino, la Realtà emergerà vasta in noi, e con questa Realtà saremo in grado di andare verso la nostra Immortalità, la nostra Meta trascendentale più elevata."