Parte V — Racconti e commedie

Questa pianta è l'uomo, questa pianta è Dio

C'era una volta un cercatore. Per molti anni aveva cercato un Maestro, un Guru, purtroppo senza trovarlo. Era stato in molti gruppi spirituali, ma gli insegnanti che aveva incontrato non erano stati di suo gradimento. Perciò era ancora alla ricerca, alla ricerca di un Maestro spirituale. Un giorno, mentre stava camminando lungo la strada, vide un Maestro spirituale con alcuni suoi discepoli. Erano seduti su di un prato, un bel prato, ed alcuni discepoli stavano innaffiando l'erba.

Questo cercatore si avvicinò al Maestro e disse: "Maestro, tutti i tuoi discepoli ti ascoltano, qualsiasi cosa tu dica. Credono in te, e sono nel giusto quando ti prestano ascolto. Ma vorrei dirti una cosa, anche se non sarai d'accordo con me…"

Il Maestro disse: "La verità non è certamente mio monopolio. Se hai scoperto una verità, l'accetterò naturalmente di tutto cuore. Ora dimmi: che verità hai scoperto?"

Così il cercatore disse: "La mia scoperta è questa: una persona mondana non può Realizzare Dio tanto facilmente. Io sono un essere umano mondano, e so che anche trovare un Maestro è semplicemente impossibile. Non ho trovato un insegnante spirituale, perché nessuno di essi mi ha soddisfatto: perciò, come sarà possibile per me Realizzare Dio, che è infinitamente più difficile? Il trovare semplicemente un Maestro è così difficile per me; ottenere la Realizzazione in questa vita è semplicemente impossibile. Sei d'accordo con me?"

Il Maestro replicò: "Purtroppo non sono d'accordo con te. Altri possono pensare che quello che dici è corretto, ma a questo punto vorrei dire che non è così difficile trovare un Maestro, né ottenere la Realizzazione di Dio."

Il cercatore fu sorpreso, ed anche i discepoli si stupirono un po' dell'affermazione del Maestro, perché molti di loro sapevano come era stato arduo trovare un Maestro spirituale, e la Realizzazione di Dio era ancora molto distante.

Il Maestro disse: "Vedi, proprio ora alcuni dei miei studenti stanno innaffiando l'erba, ci sono delle pianticelle qui intorno," e il Maestro indicò due piante, due pianticelle molto piccole. Poi il Maestro prese un attrezzo da giardinaggio, con il quale estrasse una delle piante dal terreno. Prendendola per le radici e le foglie si diresse verso l'altra pianta. Anche qui estrasse la pianta dal terreno e trapiantò al suo posto la prima pianticella. Poi prese la seconda pianta e la trapiantò al posto della prima.

Poi il Maestro disse: "Guarda: questa pianta è l'uomo e quella pianta è Dio. Ora, io sono il Maestro. Son venuto qui ed ho toccato questa pianta. Si è trattato di alcuni minuti, solo un paio di minuti. Non appena l'ho toccata, la pianta mi ha dato immediatamente il responso divino, ed io l'ho presa e trapiantata dove c'era la pianta chiamata 'Dio'. Poi ho preso la pianta-Dio e ho ricevuto tutta la Sua Compassione, Amore, Gioia e Delizia, e l'ho trapiantata dove si trovava la pianta chiamata uomo. È stata una questione di pochi minuti. Ho portato l'uomo a Dio e Dio all'uomo."

Il nuovo cercatore disse: "Maestro, vorrei essere tuo discepolo. Per favore iniziami."

"Ti inizierò fra breve, figlio mio" disse il Maestro. Poi continuò: "Se senti che Realizzare Dio è quasi impossibile, ciò significa che la tua idea di Dio è sbagliata, che la tua idea della spiritualità è sbagliata. Sei attaccato al mondo, ma se tu avessi lo stesso attaccamento per Dio vedresti che potresti facilmente raggiungerlo. Ora, quando vado da Dio, busso alla porta. Immediatamente Lui l'apre e viene da me. Gli dico: "Vieni con me, per favore." Lui viene con il Suo Amore, la Sua Gioia, la Sua Benedizione e la Sua Compassione infinite. Poi vengo e busso alla tua porta, ma quando lo faccio tu non apri. La tieni chiusa, ben serrata! Naturalmente io e Dio torniamo indietro. Poi, quando voglio portarti al Palazzo di Dio, ti dico: "Vieni con me." Quando busso ancora alla porta di Dio, Lui mi dice che come non apristi la porta quando Lo portai da te, Lui non ti aprirà la Sua. Se tu avessi aperto la porta quando ti conducevo Dio come Ospite e se Gli avessi permesso di entrare, naturalmente anche Lui ti avrebbe consentito di entrare nel Suo Palazzo. Perciò, se tieni aperta la porta del tuo cuore, facilmente Dio potrà entrare.

Ma quando mi avvicino a te, immediatamente ne sei disturbato. Pensi di avere paura, dubbi, problemi emotivi e vitali, gelosia e così via. Non vuoi esporti, vuoi nasconderti, ma questa pianta che ho spostato, la pianta-uomo, non ha mostrato paura, né dubbio, né vergogna quando l'ho toccata, non ha mostrato assolutamente nulla. Non era per nulla impaurita della sua ignoranza. Era emozionata dal fatto che qualcuno la stesse portando in un altro luogo, che era Dio.

Così, quando ti 'tocco', quando un Maestro spirituale ti benedice o medita su di te, se in quel momento offri la tua ignoranza e le tue imperfezioni assieme alle tue qualità devote, sarà molto facile per il Maestro portarti completamente a Dio. Altrimenti, per lui è praticamente impossibile fare qualsiasi cosa per trasformare la coscienza dei discepoli o anche per purificarla. È solo uno scambio di due piante. Questo è ciò che fa il Maestro quando ha a che fare con i suoi figli spirituali.
Una pianta è Dio, un'altra è l'uomo."

Poi lentamente il Maestro si allontanò.