Un fratello sostituisce un altro all'Ashram

Quando mio fratello maggiore Hriday tornò a Chittagong per alcuni mesi, il mio fratello di mezzo Chitta andò a sostituirlo all'Ashram. Ecco come successe. Hriday aveva promesso a mia madre che se lei o nostro padre fossero morti, sarebbe tornato per alcuni mesi per prendersi cura della famiglia. Quando mio padre morì, Hriday tornò a Chittagong con il permesso di Sri Aurobindo e della Madre. Diedero il permesso affinché mio fratello potesse mantenere la sua promessa.

Quando arrivò Hriday, mia madre era molto malata. La famiglia sapeva che presto avrebbe seguito mio padre nell'altro mondo. Hriday disse a mia madre: "Rimarrò qui finché vorrai."

Leri disse: "Allora resta per un anno." Era così felice che lei disse solo un anno e non di più.

Allora Chitta volle andare e unirsi all'Ashram. Disse a mia madre: "Ora che il mio fratello maggiore è tornato, vorrei andare all'Ashram."

Mia madre era così triste. Gli disse: "Non vedi quanto sono malata? Sto morendo. È solo questione di mesi. Non ti sentirai triste se morirò in tua assenza? E io mi sentirò infelice se non sarai qui con me."

Chitta subito disse: "Va bene, non ci vado."

Mia madre gli chiese: "Hai comprato il biglietto?"

Disse: "Sì, ho comprato il biglietto per andare a una tale data, ma sicuramente non ci andrò. Lo annullerò. Non voglio che tu muoia in mia assenza." Quindi Chitta restituì il biglietto.

Mia madre era così felice che Chitta avesse posticipato la sua partenza, ma sapeva che dopo la sua morte tutti i suoi figli sarebbero andati all'Ashram.

Quindi Chitta si dimenticò completamente della data in cui aveva programmato di partire, e non la menzionò più. Ma mia madre non aveva dimenticato. Due settimane dopo, quando arrivò quel giorno particolare, il giorno in cui doveva partire, mia madre era così malata. Era sdraiata. Eppure anche allora doveva pensare a lui. Chiamò mio fratello al suo fianco e disse: "Non ci vai oggi?"

Chitta rispose: "Come posso andare? Mi avevi detto di non andare, quindi ho cancellato il biglietto. Volevo esaudire il tuo ultimo desiderio."

Mia madre gli disse: "No, voglio esaudire io il tuo desiderio. Chi sono io? Sono solo un normale essere umano. Voglio che tu vada, voglio che tu vada."

Mio fratello disse: "Ho restituito il biglietto del treno."

Mia madre disse: "Voglio che tu compri un altro biglietto e te ne vada. Voglio che tu vada dalla Divina Madre. Io sono tua madre fisica, ma so che la tua Divina Madre deve prendersi cura di tutti noi."

Questo era il desiderio del suo cuore. Disse: "Ora che il tuo fratello maggiore è qui, e gli altri tuoi fratelli sono qui, questo è il momento per te di andare ed essere alla presenza della Madre Divina. Dovresti andare, dovresti andare."

Quindi mia madre costrinse mio fratello Chitta ad andare allo Sri Aurobindo Ashram. Questo era il cuore di mia madre. Lui voleva compiacere lei e lei voleva compiacere lui. Vedete che madre compassionevole ho avuto. E lui partì quel giorno. Pochi mesi dopo lei morì.