Compassione

Nella vita comune e priva di aspirazione, la compassione è una parola molto complicata. Diciamo 'compassione' quando intendiamo dire 'attaccamento'. Nel mondo umano non c'è compassione; è tutto attaccamento inconscio. Quando le persone che vivono nel mondo fisico dicono che stanno mostrando compassione a qualcuno perché è debole e ha bisogno di guida, questo non è vero. È solo attaccamento, e da questo attaccamento si aspettano un'esaltazione del proprio ego. Consapevolmente e deliberatamente, o talvolta inconsciamente, stanno cercando di alimentare il loro ego.

Nel mondo umano, possiamo simpatizzare con qualcuno e sentire che possiamo diventare tutt'uno con lui perché siamo ignoranti. Io sono ignorante; tu sei ignorante; così facilmente posso diventare tutt'uno con la tua ignoranza. Ma dire che stiamo mostrando compassione qui è stoltezza. Il corpo non può mostrare compassione. La coscienza fisica non può mostrare compassione. È solo l'anima che può offrire compassione al fisico, al vitale e al mentale. Solo allora vediamo la vera compassione. In quel momento la compassione è l'unica realtà.

La compassione esteriore deriva dall'illuminazione interiore. Se uno è illuminato interiormente, allora automaticamente la sua illuminazione assumerà la forma della compassione nella vita esteriore. Prima viene l'illuminazione interiore; poi viene la manifestazione di questa illuminazione interiore nella vita esteriore. Questa è compassione. Se uno dice che sta offrendo compassione prima di essere illuminato interiormente, sta solo ingannando se stesso. Ciò che chiama compassione è solo il suo modo inconscio di mostrare attaccamento alla coscienza terrestre.

Nel mondo divino, offriamo compassione perché abbiamo raggiunto l'altissimo. Dalla cima dell'albero scendendiamo per incontrare la radice dell'albero. Ma se noi rimaniamo ai piedi dell'albero e anche qualcun altro sta ai piedi dell'albero, chi mostrerà compassione a chi?