Ignoranza e conoscenza
L'ignoranza e la conoscenza vengono colte di sorpresa quando scoprono di avere lo stesso maestro: l'esperienza. L'esperienza è il risultato di un atto di ignoranza o di conoscenza, quindi come può l'esperienza essere insegnante di ignoranza e conoscenza? Quando facciamo qualcosa di sbagliato abbiamo un'esperienza; questo è il risultato di un'azione sbagliata. Quando facciamo qualcosa di giusto o divino, abbiamo pure un'esperienza; questo è il risultato di una buona azione. L'esperienza è il risultato di un'azione, ma diventa l'insegnante dell'azione successiva. L'esperienza è come un Maestro spirituale, un'anima realizzata. Ha attraversato sia l'ignoranza che la conoscenza ed è al di là sia dell'ignoranza che della conoscenza. L'esperienza conduce l'ignoranza e la conoscenza a una luce superiore.Nelle Upanishad si dice:
  Colui che conosce e comprende la conoscenza e l'ignoranza come una cosa sola, attraverso l'ignoranza oltrepassa il dominio della morte, attraverso la conoscenza raggiunge una Vita eterna e beve in profondità la Luce dell'Immortalità."
Dio è la vera esperienza; lo riceviamo secondo le nostre capacità e ricettività. La ricettività è dentro, la capacità è fuori. Più possiamo ricevere, maggiore sarà la capacità che avremo di manifestare la Sua Luce qui sulla terra.
L'ignoranza non vede luce e verità in tutto. La conoscenza vede luce e verità in ogni cosa e in tutti. Una persona può possedere queste luce e verità in misura infinitesimale e un'altra può averla in misura infinita. Ogni essere umano è pieno di ignoranza, ma alcuni ne hanno più di altri. Liberarsi dalle maglie dell'ignoranza non è un compito facile. Per questo bisogna entrare nella vita spirituale. La spiritualità è la risposta.
Arriva un momento in cui si deve andare oltre la dualità, oltre l'ignoranza e la conoscenza. Quando si raggiunge l'Altissimo, si vede che l'Altissimo comprende sia l'oscurità che la luce e, allo stesso tempo, trascende sia l'oscurità che la luce. L'Altissimo è l'Aldilà che trascende sempre.