Il Chinmoy Beena15

Mi piace il Chinmoy Beena più di ogni altro strumento! È diventato il mio preferito. Ha quello di cui ho bisogno - la dolcezza. Ha ciò di cui ho bisogno - lo splendore. Ricevo una sensazione così sonora da quello strumento.

A Ravi Shankar piaceva molto quello strumento, quindi l'ho suonato per lui. Disse subito che doveva chiamarsi 'Chinmoy Beena'.16

Ogni mattina, la prima cosa che faccio è meditare, meditare. Poi suono la nostra Invocazione. Dopo "The Invocation" suono "My Lord Beloved Supreme". Poi faccio pratica con cinque o sei strumenti. Il primo è il sitar, che suono da così tanto tempo. Poi suono l'erhu cinese. Mi scioglie il cuore! Poi suono uno strumento cinese grande, rotondo e bianco. Dopodiché suono il Chinmoy Beena e alcuni giorni il flauto occidentale. Come suono bene il flauto occidentale a casa! Poi, dopo qualche ora, suono il violoncello.

In questo modo, ogni giorno suono da sette a otto strumenti a ore diverse. Tre o quattro ne suono uno dopo l'altro, consecutivamente. Comincio con il sitar, e poi suono altri strumenti.

Quando vado in cyclette per mezz'ora, o ascolto le mie canzoni o le canzoni di Tagore, o altri grandi interpreti. Mezz'ora passa quasi in un batter d'occhio quando sento la musica di cantanti indiani superlativi. Mi sciolgono letteralmente il cuore.


HCE 15. 20 marzo 2005, Aspiration-Ground, Giamaica, New York

HCE 15,2. Pandit Ravi Shankar chiese a Sri Chinmoy di chiamare questo strumento Chinmoy Beena il 10 ottobre 2002, dopo l'esibizione colma d'anima del Maestro per Ravi Shankar al P.S. 86 in Giamaica, New York