Parte I: Discorso

Il donatore e il ricevente1

Mio Signore Supremo, Tu accetti da me i miei desideri affamati come se queste cose fossero tremendamente preziose.

Mio Signore Supremo, Tu accetti da me le mie brulicanti preoccupazioni e ansie come se queste cose fossero estremamente belle.

Mio Signore Supremo, Tu accetti da me i miei dubbi velenosi come se queste cose fossero straordinariamente significative.

Mio Signore Supremo, Tu accetti da me la mia instancabile insicurezza e la mia impurità senza fine come se queste cose adornassero il Tuo Cuore.

Mio Signore Supremo, Tu accetti da me la mia ingratitudine oceanica come se fosse qualcosa che Ti soddisferà riccamente.

Mio Signore Supremo, quando mi dai la Tua Pace, il Tuo Amore, la Tua Gioia, la Tua Compassione e le Tue divine Benedizioni in misura illimitata, ottengo gioia, vero. Ma la Tua Gioia, mentre la doni, supera di gran lunga la mia gioia, nonostante io sia il ricevente e Tu il donatore.

Mio Signore Supremo, quando Ti do le mie qualità non divine senza riserve, ottieni molta più gioia e soddisfazione nel ricevere che io nel dare.

Mio Signore Supremo, sei sempre grande. Sei sempre bravo. Ci sarà mai un momento in cui sarò in grado di sconfiggerTi in qualcosa?

"Figlio Mio, mi hai già sconfitto."

Ti ho sconfitto? Impossibile, mio ​​Signore, impossibile! Come potrò mai sconfiggerTi? Dimmi come?

"Figlio Mio, ho bisogno di te infinitamente più di quanto tu abbia bisogno di Me. Il mio bisogno di te supera di gran lunga il tuo bisogno di Me. Questo non prova che Mi hai sconfitto malamente?

"Ora lascia che ti spieghi questa Mia filosofia segreta e sacra. Tu non sai chi sei, ma io so chi sei. Credi di essere l'ignoranza incarnata, ma io ti vedo come una Mia esperienza. Vedo te come la Mia stessa Vita in evoluzione Ti vedo come la Mia Realtà che manifesta i sogni.

"Non sei tu; sono Io. Non è tuo; è Mio. Sono io che sono sempre in procinto di svelare e divenire, di divenire e di svelare. Così sono Io che canto in te e attraverso di te il Canto della Mia Eternità: l'Unità. Sono Io che danzo dentro e attraverso di te La Mia Danza dell'Infinito: la Perfezione. Sono Io che piango e sorrido, sorrido e piango, dentro e attraverso di te Il Suono del Silenzio della Mia Immortalità: la Soddisfazione.


1. Nota: Sri Chinmoy tenne il discorso, The Giver And The Receiver, alla Saint Paul's Chapel, Columbia University, 27 febbraio 1980.