Scelta6
Cari cercatori, care sorelle e fratelli, cari aspiranti al più elevato ultimo traguardo, desidero tenere un discorso sul tema della scelta. Chi ha fatto la prima scelta: Dio o io? La mia mente pensa che sono io che ho scelto Dio. Il mio cuore sente Dio e io ci siamo scelti contemporaneamente. La mia anima sa che è stato Dio a scegliermi per primo, molto prima che sognassi di scegliere Lui.Ogni essere umano è un selezionatore. Sceglie l'umanità per obbedire ai suoi espressi ordini. Sceglie Dio per ascoltare le sue profonde preghiere. L'animale nell'uomo sceglie la distruzione della vita. L'umano nell'uomo sceglie l'ammirazione del mondo. Il divino nell'uomo sceglie la realizzazione di Dio. Il Supremo nell'uomo sceglie la perfetta perfezione.
Scegliamo Dio quando ci rendiamo conto che il mondo non ha bisogno di noi, che al mondo non interessa la nostra luce di saggezza. Solo quando il mondo esterno ci ha deluso e il nostro mondo immediato ci ha abbandonato pensiamo di scegliere Dio. Dio ci sceglie perché non vuole bere solo il nettare dell'Immortalità. Dio ci sceglie perché non vuole rivelare da solo la Sua Realtà trascendentale. Dio ci sceglie perché non vuole manifestare da solo la Sua Unità universale.
Il nostro corpo sceglie il riposo, il riposo amante del piacere. Il nostro vitale sceglie l'aggressività, l'aggressività titanica. La nostra mente sceglie l'informazione, l'informazione enciclopedica. Il nostro cuore sceglie l'amore, l'amore che tutto appaga. E Dio sceglie la perfezione interiore e la perfezione esteriore: perfezione nella nostra vita interiore di realizzazione e perfezione nella nostra vita esteriore di manifestazione.
Prima di entrare nella vita spirituale, scegliamo il potere del mondo esterno. Ma una volta entrati nella vita spirituale scegliamo solo la Luce del mondo interiore. Prima di entrare nella vita spirituale, scegliamo il nome e la fama del mondo esterno. Ma una volta che entriamo nella vita spirituale, scegliamo di partecipare in modo più profondo e devoto al Gioco cosmico di Dio per compiacerLo e realizzarLo a Modo Suo.
Ora, cos'è la vita spirituale? La vita spirituale è la vita della nostra cosciente consapevolezza di Dio. Cos'altro è la vita spirituale? La vita spirituale è la vita del nostro costante amare Dio e del nostro definitivo divenire Dio. Scelgo Dio, non perché è tutto-potere, non perché è tutto-saggezza, non perché è tutto-luce e tutto-pace, nemmeno perché è tutto-amore, ma perché Lui ed io siamo tutt'uno, eternamente tutt'uno. Dio ed io siamo eternamente tutt'uno. Voi e Dio siete eternamente uno. Siamo tutti eternamente e inseparabilmente una sola cosa con Dio.
Io sono la Barca di Sogno del Cuore di Dio e Dio è la Sponda della Realtà della mia vita. Questa è la realizzazione che ogni singolo cercatore qui e ovunque è destinato a raggiungere prima o poi. Siamo tutti inseparabilmente una sola cosa con Dio. È per questo motivo e non per altro che scegliamo Dio. Finché siamo inconsapevoli del fatto che siamo tutt'uno con Dio, ci crogioliamo contenti nei piaceri dell'ignoranza. Ma una volta che il nostro essere interiore è risvegliato, la nostra anima viene alla ribalta e convince la nostra mente fisica esteriore del fatto che non siamo solo gli strumenti scelti da Dio, ma anche gli eterni compagni di Dio. Egli ha bisogno di noi, come noi abbiamo bisogno di Lui. Lui è l'Albero e noi siamo i rami e le foglie. Il tronco dell'albero, i rami e le foglie hanno bisogno l'uno dell'altro. Scegliamo Lui per la nostra realizzazione, come Lui sceglie noi per la Sua manifestazione. Senza di Lui non possiamo realizzare la nostra più elevata Altezza assoluta. Di nuovo, senza di noi Egli non può manifestare la Sua Visione nella Realtà, la Sua Realtà nella Visione.
Ogni essere umano sulla terra rappresenta Dio secondo la propria capacità e ricettività. In e attraverso ogni essere umano Dio si manifesta in modo specifico. Ogni individuo è di fondamentale importanza per Lui, poiché Egli stesso ha scelto ogni individuo per svolgere un ruolo significativo nel Suo Dramma cosmico. Ma dobbiamo sapere che è Dio che sceglie per primo noi, e non noi che scegliamo Dio. Il Creatore crea la creazione, e poi la creazione ammira il Creatore. La creazione è la scelta del Creatore e l'ammirazione è la scelta della creazione. È attraverso l'ammirazione e l'adorazione del nostro cuore che diventiamo consapevolmente tutt'uno con il Pilota Supremo, ed è attraverso la Sua Scelta cosciente e compassionevole che Egli ha stabilito la Sua inseparabile unità con ogni essere umano, ogni Suo figlio sulla terra.
Il Dovere è la scelta suprema di Dio. Sente che non ci può essere niente di più importante del dovere. Egli adempie il Suo Dovere in ogni momento, poiché sente che nell'adempimento del Suo Dovere non sta solo risvegliando la coscienza terrestre, ma sta anche facendo scendere la Delizia del Paradiso nel cuore stesso della terra.
Siamo allo stesso tempo i rappresentanti di Madre Terra e Padre Paradiso. Come rappresentanti del Padre Paradiso, la nostra prima e più importante scelta dovrebbe essere il dono di noi stessi all'Amato Supremo. È nel nostro dono di sé che possiamo manifestare la Realtà trascendentale sulla terra. In qualità di rappresentanti di Madre Terra, sentiamo che è nostro vincolante dovere dispiegare le nostre ali come un uccello, non per percorrere in lungo e in largo il mondo, ma per espandere il nostro legame con la coscienza legata alla terra, per trascendere i limiti della nostra esistenza terrena. Qui sulla terra dobbiamo andare nel profondo e cercare di allargare le nostre ali di Luce e Delizia in modo da poter crescere consapevolmente nella Coscienza Universale sempre trascendente e sempre in espansione.
Dio ha fatto la Sua Scelta scegliendo noi; ora facciamo la nostra scelta nella scelta di Lui. La Sua Scelta è il canto della manifestazione. La nostra scelta è il canto della realizzazione. E la realizzazione di oggi è la manifestazione di domani. Di nuovo, la manifestazione di domani è solo l'inizio di un viaggio in avanti, verso l'alto e verso l'interno. Oggi, in forza della nostra scelta interiore, andiamo avanti, verso l'alto e verso l'interno e raggiungiamo la destinazione prescelta. Ma la destinazione di oggi sarà solo il punto di partenza per la nostra meta di domani, più lontano, più in alto e più appagante. Non c'è una meta fissa, perché tutti ci stiamo evolvendo. Nel processo di evoluzione stiamo correndo, volando e tuffandoci verso una Meta che trascende, si approfondisce e si allarga sempre. Correre più lontano, volare più in alto e immergersi più a fondo è l'unica scelta che ogni singolo cercatore sulla terra dovrebbe fare consapevolmente, devotamente, inequivocabilmente e incondizionatamente.
FFB 6. West Chapel, University of Maryland, College Park, Maryland, 16 gennaio 1974 - 14:00.↩