Dio il musicista supremo

Dio, il Musicista, sa che la musica è Spiritualità, la musica è Immortalità. L'uomo, il musicista, pensa che la musica sia sensualità, che la musica sia mortalità.

Dio, il Musicista, sa che la Sua musica è la Sua Autocomunione trascendentale. L'uomo, il musicista, sente solo che la sua musica è la compagna per tutta la vita del suo mondo.

Dio, il Musicista, è divinamente ed eternamente Misterioso. L'uomo, il musicista, è umanamente e temporaneamente meraviglioso.

La musica di Dio ci dice che la musica è la realizzazione dell'anima universale. La musica dell'uomo ci dice che la musica è l'aspirazione dell'anima individuale.

La musica di Dio inizia dall'Alto e corre verso la Profondità. La musica dell'uomo inizia dall'ampiezza e corre fino alla lunghezza. In alto, la musica di Dio è la Sua Visione. Nel profondo, la musica di Dio è la Sua Realtà. In ampiezza, la musica dell'uomo è la sua anima piangente. Nella lunghezza, la musica dell'uomo è la meta della sua vittoria.

La musica di Dio è l'espansione costante della gioia della Sua Anima. La musica dell'uomo è la preparazione della sua fame di gioia perpetua.

La musica di Dio inonda Dio con la sua infinita luminosità. La musica dell'uomo inonda l'uomo con la sua infinita curiosità.

La musica nel corpo senza luce è distruzione. La musica nel vitale senza luce è passione. La musica nella mente senza luce è confusione. La musica nel cuore senza luce è frustrazione.

La musica nel corpo che aspira è creazione. La musica nel vitale che aspira è purificazione. La musica nella mente che aspira è liberazione. La musica nel cuore che aspira è rivelazione.

Il mio Dio, il Supremo Musicista, ha due famiglie. Una è in Oriente, l'altra in Occidente. Dice ai suoi figli orientali, precisamente ai suoi figli indiani, che la musica è la purezza dell'anima. Dice ai suoi figli occidentali che la musica è la bellezza della vita.

Dice ai suoi figli orientali che la musica è il riposo appagante in fondo al mare della vita. Dice ai suoi figli occidentali che la musica è la danza delle innumerevoli onde del mare della vita.

Dice ai suoi figli orientali: "Figli miei, tra voi correranno quelli che sanno correre; quelli che possono marciare marceranno; e quelli che possono camminare cammineranno verso la meta predestinata." Dice ai Suoi figli occidentali: "Figli miei, voglio che stiate tutti insieme. Voglio che corriate tutti insieme verso la vostra meta predestinata." Dice ai Suoi figli orientali: "Figli miei, ciò che avete è una catena di unità unificata e ininterrotta. È bene." Dice ai suoi figli occidentali: "Figli miei, ciò che avete è l'unità nella diversità. È grandioso."

Dice ai suoi figli orientali: "Figli miei, quello che avete è la poesia del vostro sogno; quello che avete è la letteratura della vostra realtà."

Dice ai suoi figli occidentali: "Figli miei, quello che avete è la matematica della vostra realtà, quello che avete è l'architettura del vostro sogno."

Qui siamo tutti cercatori, cercatori della Verità Infinita. Desidero dirvi che anche Beethoven era un autentico cercatore. Alcuni di voi sono consumati dal desiderio di suscitare e risvegliare la propria Kundalini, in modo da poter avere poteri occulti per compiere miracoli. Bene, desidero dirvi che non dovete praticare alcuna disciplina spirituale specifica per risvegliare la vostra Kundalini. Beethoven è un esempio lampante di come la propria musica piena d'anima, ispirata dai mondi superiori, possa risvegliare la Kundalini. La sua musica ha fatto proprio questo per lui e ha risvegliato quella forza del serpente. La Kundalini, quel potere assopito che giace latente alla base della spina dorsale, sorse dal suo sonno attraverso la forza delle creazioni piene di sentimento di Beethoven. Si fece strada verso l'alto nei chakra superiori del suo corpo e trovò la sua gloriosa liberazione nel magnifico potere e nell'immensità delle sue successive sinfonie. Potete provare con la musica della vostra anima. Non siete Beethoven, ma vi assicuro che anche voi avrete successo.

Ora quello che dice Beethoven sulla musica è vero, non solo dal punto di vista intellettuale ed emotivo, ma anche dal punto di vista spirituale.

"La musica è il mediatore tra la vita spirituale e quella sensuale. Sebbene lo spirito non sia padrone di ciò che crea attraverso la musica, tuttavia è benedetto in questa creazione, che, come ogni creazione d'arte, è più potente dell'artista."

La musica è l'uccello vedico in noi. Questo uccello divino, chiamato Suparna, vola nel velo dell'Infinito, attraverso l'Eternità, con il messaggio dell'Immortalità. Qui sulla terra ci accorgiamo che gli uccelli hanno la capacità di cantare in misura infinita, mentre noi esseri umani siamo legati alle nostre pochissime creazioni. Tagore canta con noi:

"Agli uccelli hai dato canti,
  Gli uccelli ti hanno dato canti in cambio.
  A me hai dato solo una voce,
  Ma hai chiesto di più,
  E io canto."

L'uccello poeta di Keats, divinamente inebriato, vola davanti a me, davanti alla mia comprensione.
"Era una visione o un sogno ad occhi aperti?
  Fuggita è quella musica:" — Mi sveglio o dormo?

L'uccello-musica è dentro, per restare, per darci amore.
L'uccello-musica è fuori, per volare, per darci gioia.

Poiché la musica è un linguaggio universale, non ha bisogno di esprimersi in una lingua particolare del mondo. Rabindranath Tagore dice: "La musica è la forma più pura dell'arte e, quindi, l'espressione più diretta della bellezza, con una forma e uno spirito che è uno e semplice, e meno ingombrato da nulla di estraneo. Ci sembra di sentire che la manifestazione dell'infinito nelle forme finite della creazione è la musica stessa, silenziosa e visibile."

Il cibo del nostro corpo è il prodotto della terra: frutta e verdura e così via. Ma il cibo della nostra anima è la musica. Indubbiamente è così. Anche la nostra natura fisica a volte brama intensamente e ha un disperato bisogno di musica.

Quello che dice Bouvée è innegabilmente vero. "La musica è il quarto grande bisogno materiale della nostra natura: prima il cibo, poi le vesti, poi il riparo, poi la musica."

Nel mondo spirituale, accanto alla meditazione viene la musica, il respiro della musica. La meditazione è silenzio, energizzante e appagante. Il silenzio è l'eloquente espressione dell'inesprimibile. "Dopo il silenzio, ciò che più si avvicina ad esprimere l'inesprimibile è la musica."

Qualcuno ha detto: "La musica è un'altra donna che parla in modo affascinante, ma non dice nulla." Io dico: "La musica è davvero la donna che, in una volta, dice tutto divinamente e offre la sua anima senza riserve."

Dicono: "La musica classica è la musica senza parole; la musica moderna è la musica senza musica." Dico: "La musica classica è la musica che dura dopo che è stata suonata tutta; la musica moderna è la musica che inizia molto prima di iniziare davvero." Nella musica classica cerchiamo di vedere Dio l'Eterno Aldilà. Nella musica moderna vediamo Dio l'Eterno Ora.

La musica è la casa della nostra anima. Dio è il Musicista supremo. Il Suo Flauto suscita la coscienza universale. Suona il Suo Flauto. Noi ascoltiamo. Facciamo qualcosa di più. Barattiamo la polvere del nostro corpo con la pienezza della Sua Anima.

A Dio, il Supremo Musicista, ci inchiniamo.

Sri Chinmoy, Il Respiro dell'Eternità, Sri Chinmoy Lighthouse, 1972