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Einstein ha sottolineato la necessità della sincerità e della verità nella coscienza in fiore delle anime che sbocciano. Una volta una bambina andò a casa di Einstein per chiedergli aiuto con i compiti, perché un amico le aveva detto che lui era molto bravo in aritmetica. Non sapeva chi fosse Einstein. L’immortale scienziato fu molto gentile con la bambina e la invitò a parlare del suo problema. Dopo un po’ le disse che avrebbe dovuto imparare a fare i calcoli dal suo maestro, che sapeva essere molto bravo, oppure a farli da sola, disse che non poteva fare i compiti per lei perché questo non l’avrebbe aiutata a imparare. Il giorno dopo la bambina andò dalla sua maestra e ammise con coraggio di non saper risolvere il problema. Le raccontò del suo incontro con Einstein e aggiunse che la sua maestra doveva essere davvero molto brava, dal momento che nemmeno il signor Einstein poteva risolvere il problema.