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Solo un’anima illuminata conosce un’altra anima illuminata. Sulla base della loro consapevolezza interiore, unità interiore ed anelito interiore per la meta dell’umanità, rivelano al mondo cos’è la vera saggezza, chi la incarna e come può essere raggiunta. Il primo ministro indiano Nehru vide che l’imperatore-scienziato era l’uomo più saggio e più grande. Quando Einstein morì, Nehru rifletté tristemente: “L’uomo più saggio e più grande tra noi è morto. Per molti anni non apprezzeremo pienamente quella saggezza e grandezza. Ma egli ha cercato di indicarci la strada. Coloro che hanno la responsabilità della guida delle nazioni hanno la tendenza a pensare solo alle proprie società. Ma Albert Einstein ci ha detto che non possiamo più vivere in mondi separati. È quel concetto di mondo unificato che tutti noi, leader e cittadini, dobbiamo ora creare e servire.”

L’altezza suprema di Einstein è stata espressa in modo eloquente e inequivocabile da un suo collega a Berlino, il professor Ladenburg, che disse: “C’erano due tipi di fisici a Berlino. Da una parte c’era Einstein, dall’altra tutto il resto.” Infatti Einstein aveva un’imbarcazione enorme, mentre altri scienziati dovevano accontentarsi delle zattere.

Il presidente Eisenhower, l’anima indomita nata in un Paese amante della libertà, ha offerto francamente, senza riserve e in modo convincente la sua opinione personale sul fondatore dell’era atomica: “Nessun altro uomo ha contribuito così tanto alla vasta espansione della conoscenza del ventesimo secolo.”

La morte fisica di Einstein ha ispirato questa espressione immortale del supremo violoncellista Pablo Casals: “Dopo la morte di Einstein è come se il mondo avesse perso una parte della sua sostanza.” Pablo Casals offrì nuovamente i suoi fiori di gratitudine al supremo scienziato quando disse: “Gli sono stato perennemente grato per la sua protesta contro l’ingiustizia a cui è stata sacrificata la mia patria.”

Ciò che il supremo drammaturgo George Bernard Shaw disse dello scienziato supremo dovrebbe essere impresso in lettere d’oro nel cuore di tutti gli esseri umani amanti della creazione e che realizzano il Creatore: “Ci sono grandi uomini che sono grandi tra i piccoli uomini. Ci sono grandi uomini che sono grandi tra i grandi uomini, e questo è il tipo di uomo che onoriamo stasera. Napoleone e altri grandi uomini del suo genere furono artefici dell’Impero. Ma c’è un ordine dell’uomo che va oltre. Sono creatori di universi…”