Domanda: Hai detto che in un certo senso il nostro corpo è come un guscio per la nostra anima e che a tempo debito il nostro corpo morirà e marcirà. Cosa succede all'anima? Che cosa fa? Quanto lontano va?
Sri Chinmoy: L'anima non muore mai. L'anima è la cosa immortale dentro di noi. È il corpo che muore. Alla morte l'anima torna gradualmente alla propria regione. Non appena il corpo muore, il fisico entra nel fisico grossolano, il vitale entra nel mondo vitale, la mente entra nel mondo mentale e il cuore entra nel mondo psichico.L'anima torna nella regione dell'anima per un breve riposo. Ci sono sette mondi superiori, come sette gradini della scala spirituale, e sette mondi inferiori. Nel momento in cui l'anima lascia il corpo, sale di un gradino e poi sale, sale, sale e copre i sette gradini della coscienza dei sette mondi superiori. Poi finalmente entra nel mare di immensa pace. Là si riposa. La durata del riposo dipende dall'anima individuale. Alcune anime tornano al mondo dopo sei anni o dieci o dodici anni. Più un'anima è avanzata, più tempo impiega per tornare. Nel caso di un'anima comune che non è stata in grado di manifestare molto o offrire molto alla terra, di solito ritorna in circa sei anni dalla regione dell'anima. Ma se l'anima è molto avanzata, come nel caso dei grandi Maestri spirituali, viene solo una volta ogni trecento, quattrocento anni. E ancora, se è Volontà del Supremo, allora anche una persona spirituale molto avanzata è destinata a tornare dopo quindici o vent'anni. Ma di solito le anime comuni tornano nel campo della creazione e della manifestazione dopo sei anni.
Prima di tornare nel mondo della manifestazione, l'anima va dal Signore Supremo per un colloquio. Essi hanno un colloquio da cuore a cuore. L'anima dice quanto ha ottenuto nella sua precedente incarnazione e il Supremo le dice quanto deve ottenere nella sua prossima incarnazione. Quando il Supremo dice all'anima cosa fare, le dà il potere e la luce necessari.
Ogni volta che l'anima scende come un soldato divino, entra nel campo di battaglia della vita e combatte contro il dubbio, l'oscurità, l'ignoranza, l'imperfezione, i limiti, le preoccupazioni e così via. Cerca di rivelare la propria divinità interiore e di stabilire la Verità divina sulla terra secondo le sue capacità. E poi, alla fine del suo viaggio, in una particolare incarnazione, torna nella propria regione. Quando arriva il momento di tornare, dice al Supremo cosa intende fare, e il Supremo approva o disapprova il suo piano. A volte, se l'anima non è assolutamente chiara nel suo giudizio, il Supremo riversa abbondante luce sull'anima.