Domanda: La tua filosofia afferma che il corpo sarà sempre un ostacolo nel comunicare con Dio, e non potrà mai far parte del nostro offrirsi a Dio?

Sri Chinmoy: No, il corpo non deve essere necessariamente un ostacolo, un impedimento alla realizzazione di Dio. È vero che il corpo, per il momento, è privo di coscienza, ma non deve rimanere sempre così. Un neonato è inconsapevole, ma non significa che non crescerà in un bambino, in un ragazzino e poi in un adulto.

Consideriamo il corpo come un bimbo inconsapevole, che crescerà grazie ad un nutrimento interiore che riceve dall’anima, come conseguenza della nostra aspirazione. Quando un bambino va a scuola, riceve delle conoscenze, similmente, quando preghiamo, ci concentriamo e meditiamo, invochiamo la Luce, affinché entri in noi, e questa Luce cerca di permeare tutta la nostra esistenza esteriore.

Hai assolutamente ragione quando dici che il corpo è un ostacolo e lo è per molto tempo, fino a quando la Luce dell’anima non viene fuori e si assume la responsabilità del corpo. Se invece dici che il corpo si opporrà costantemente ed eternamente all’anima, allora ti sbagli. Se fosse così, se si opponesse permanentemente alle possibilità dell’anima, allora nessuno sarebbe capace di realizzare Dio, poiché la realizzazione di Dio avviene solo su questo pianeta, solo sulla terra.

All’inizio, è assolutamente vero che il corpo ostacola il progresso dell’anima, ma poi arriva il momento in cui l’anima viene alla luce, e costringe il corpo a diventare un suo strumento fedele e perfetto. Questa conquista rappresenta la vittoria sia del corpo che dell’anima. Quando l’anima, consciamente, fa sentire al corpo quello che dovrebbe fare, e quando il corpo ha la volontà di ascoltare i dettami dell’anima, allora essi corrono assieme e la realizzazione, la rivelazione e la manifestazione diventano inevitabili.

Quando siamo avanzati, quando siamo vicini alla nostra Meta, vedremo che la coscienza fisica è totalmente unita alla coscienza psichica, vedremo il corpo trasformato nella sua luminosità. Il corpo e l’anima diventano parti integranti di una sola Verità, che è Dio, l’Infinito.

Vi è un piano ed un pianista, entrambi sono necessari per fare musica: se non vi fosse lo strumento, come potrebbe suonare il pianista? E se non c’è il pianista, il piano non funzionerebbe. Allo stesso modo, l’anima ha bisogno del corpo per portare a termine la sua elevatissima missione, ed il corpo ha bisogno dell’anima per dare uno scopo alla sua esistenza, per realizzare l’Altissimo.