Domanda: Potresti parlare un po’ più diffusamente di come l’anima vola in piani diversi, durante il sonno?
Sri Chinmoy: Vi sono tre stati di coscienza: sushupti, lo stato senza sogni, è lo stato più puro e profondo, il genere di sonno più elevato. Vi è poi swapan, lo stato dei sogni, ed infine jagriti, lo stato di veglia. Nel sonno profondo, l’anima ha l’opportunità di volare da un piano di coscienza all’altro. Abbiamo molti stati di coscienza dentro il nostro essere, ma quando lavoriamo, parliamo e stiamo assieme agli altri, nel trambusto del mondo, l’essere interiore è oppresso e l’anima non ha l’opportunità di volare. Ci troviamo nel mondo esteriore, ed ogni genere di sciocchezze entra nella mente esteriore, e vi è molta agitazione, mentre, durante il sonno profondo tutto l’essere è in silenzio, e l’anima può volare, come un uccello, da un piano di coscienza all’altro. Quando l’anima vola così, senza ostacoli, ogni porta e finestra nel nostro essere interiore si apre automaticamente e, quando questo accade e l’anima sta volando, l’essere esteriore diventa una cosa sola con la Divinità e fa esperienza di una coscienza di Delizia.Come può un aspirante ottenere consciamente questo senso di unità, mentre dorme? Lo può fare meditando costantemente, non vi è altro modo, altrimenti, quando nel tuo sonno profondo diventi una cosa sola con l’Altissimo, non ne sarai consapevole, o lo potrai essere per pochi secondi, o quando, al mattino, ritorni da quello stato di coscienza; ma non è sicuro che questo accada. Generalmente, non siamo consapevoli di essere completamente uniti con l’Altissimo, mentre si ha questa esperienza, perciò come ci si può aspettare di sentirlo qualche ora dopo? L’unico modo di essere consapevoli di questa sensazione, o di avere l’esperienza dell’unità, è grazie ad una costante aspirazione e meditazione.
Sri Chinmoy, Il corpo: fortezza dell’umanità, Agni Press, 1974