Le flessioni sopraelevate

Quando ero a Pondicherry ho meditato sul Sole nascente. Era molto bello. Poi, in un fugace secondo, esso salì in alto, più in alto, altissimo. Poi sono andato in un parco molto piccolo, davvero piccolissimo, che aveva una statua del generale francese Dupleix. Tre ragazzini stavano facendo delle flessioni. Io faccio flessioni a terra, ma loro le facevano su maniglie di legno. Devi abbassare il petto a terra con le mani elevate sopra di esso. Uno dei ragazzi fece 28 flessioni, un altro 35 e il terzo 38. Li ammiravo moltissimo, ed erano molto felici e orgogliosi.

Volli provare anch'io; mi ci volle del tempo per piegarmi, e più tempo per mettere le mani sulle maniglie e cercare di tenere le ginocchia dritte. Dissero che mi ci voleva molto tempo per prendere la posizione perché ero debole. Ridevano e in lingua tamil mi 'benedicevano'! dissero: "Un gallo non depone le uova!" A Pondicherry usano sempre quell'espressione. Quando il corpo addormentato è lento a rispondere, gli altri ti dicono cose simpatiche!

Di solito non faccio questo tipo di flessioni, ma ne feci 70. I tre ragazzi rimasero sorpresi e contenti. Ma non fu una gara, quindi non dovevano darmi nulla.

— 1 marzo 1986