Ascoltatore: Ho approfondito lo studio della religione per circa sette anni, il che mi ha dato un rapporto più stretto con Dio. Ho cercato di vedere il buono in tutti intorno a me, di vederli sempre come Dio, come esseri spirituali, come bravi bambini. In questo periodo ho perso un figlio in un incidente. Come dovrei accettare questo nella mia vita? È il piano di Dio o è la mia ricompensa per essere stato buono?
Sri Chinmoy: Se preghiamo veramente sinceramente Dio, allora sviluppiamo dentro di noi una specifica qualità di unità con Dio. Alla fine, sviluppiamo la capacità di dire con anima e sincerità: "Sia fatta la Tua Volontà." Alla fine sentiamo che è per un'esperienza necessaria che abbiamo avuto una catastrofe in famiglia. Dopotutto, Dio ama il figlio che abbiamo perso infinitamente più di noi. Quando amiamo Dio, ci rendiamo conto che la Sua Capacità di amare è infinitamente più grande della nostra. Tu sei figlio di Dio, e anche il figlio che hai perso è figlio di Dio. Il Padre Supremo sa sempre cosa è meglio per ogni individuo.Steve Powers: Ma non subisci ancora la perdita a livello umano?
Sri Chinmoy: Non soffriamo molto se la nostra identificazione e unità con Dio è completa. Forti della nostra unità sentiremo che per alcuni anni Dio ci ha dato un'altra persona per stare con noi, e ora c'è bisogno di lui da qualche altra parte. Soffriremo molto poco se la nostra unità è completa. Ma se abbiamo stabilito solo una parziale unità con Dio, allora soffriremo miseramente a livello umano.
Sri Chinmoy, La fontana-melodia della Verità, Agni Press, 1992