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Il Maestro aveva una discepola tedesca. Rivolgeva sempre al Maestro la stessa domanda: "Puoi dirmi, Maestro, la condizione della mia anima?" Sei o sette volte il Maestro con somma compassione le parlò della condizione della sua anima.

Una volta il Maestro dovette rispondere ad alcune domande serie in una riunione del Centro, ed era completamente esausto. Poi, l'ultima domanda fu posta dalla signora tedesca: "Puoi parlarmi, Maestro, della condizione della mia anima?"

Il Maestro non fu abbastanza gentile quel giorno, come avrebbe dovuto essere. Disse semplicemente: "Cosa farai con la condizione della tua anima? Prenditi cura della tua vita vitale e della tua vita mentale."

La donna si arrabbiò e disse a uno dei discepoli del Maestro, che era un pugile, che non avrebbe avuto più niente a che fare con un Maestro antipatico e crudele.