Domanda: Guru, come descriveresti le persone che sono diventate tuoi discepoli?

Sri Chinmoy: Li descriverò come i miei figli spirituali. Il mio amore per loro è sconfinato e infinito. Ma non dirò che i miei figli sono di gran lunga superiori agli altri. In una famiglia normale, i genitori esalteranno sempre i propri figli al cielo. Diranno: "I miei figli sono tutti divini. Sono di una assolutamente perfetta perfezione." Ma nel mio caso dirò: "I miei figli hanno delle imperfezioni, hanno dei limiti, ma ci stanno provando. Come altri Maestri spirituali hanno i loro figli spirituali e stanno loro insegnando in un modo particolare, così anche io ho i miei discepoli e sto insegnando a questi miei figli a modo mio." Quando è questione di paragone, non dirò che i miei figli sono superiori agli altri. Io dirò soltanto che i miei figli stanno mangiando il cibo che ho nel mio frigorifero. A loro piace il mio cibo; quindi sto dando loro questo cibo. Altri a cui non piace il mio cibo vanno da altri Maestri e mangiano il loro cibo.

Dico sempre ai miei figli di non fare paragoni. Dico: "Tu mi ami e io amo te; basta." È il nostro amore reciproco che ci ha portato a stare insieme sulla stessa barca. Altrimenti andrebbero su qualche altra barca, con qualche altro Maestro. È l'aspetto-amore della nostra vita interiore che mi ha reso molto vicino a loro e ha reso loro molto vicini a me. Il nostro sentiero è il sentiero dell'amore. Sentiamo che l'amore è la più grande conoscenza, la più grande saggezza, il più grande tesoro.

Stiamo offrendo l'amore divino, l'amore dell'unità. Quando questa unità si manifesta totalmente, il Cuore Universale diventa nostro. In questo momento ognuno di noi ha un cuore limitato. Ma quando tu sei tutt'uno con me, quando lui è tutt'uno con me, quando lei è tutt'uno con me, in quel momento diventiamo universali.

Quando abbiamo la Coscienza Universale a nostra disposizione, ci sentiamo perfetti.