Domanda: Come si può trasformare il sentimentalismo?
Sri Chinmoy: Il sentimentalismo a volte è nella mente, ma di solito è nel vitale. Ora, se vogliamo trasformare il sentimentalismo, allora dobbiamo trasformarlo in qualcosa che ci dia la sensazione di un progresso costante e consapevole: progresso nella Luce, con la Luce e per la Luce. Quando qualcuno è sentimentale, dobbiamo sapere che quella persona ama solo una parte del tutto. Sente che il modo in cui osserva la verità è l'unico modo. Se qualcuno gli fa del male, allora sente che il suo modo di crescere nella verità e diventare la verità differisce dal modo di quella persona.Il sentimentalismo sorge perché la verità o la realtà non hanno lo scopo di manifestarsi. Se vogliamo vincere il nostro sentimentalismo, se non vogliamo essere feriti, allora dobbiamo crescere nella Luce. Dobbiamo sentirci della Luce e per la Luce: la Luce dell'Infinito che cresce in infinite forme e modi.
Siamo sentimentali perché non vogliamo essere avvicinati da qualcuno e lui si è avvicinato a noi. Una persona sentimentale ha un modo di vedere e affrontare la verità, ma sente che il suo modo dovrebbe essere l'unico modo. Ma bisogna sempre dare libertà alla verità, alla vita e alla realtà perché tutto possa crescere a modo suo. Ciò non significa che quando feriamo qualcuno cercheremo di giustificarlo; lontano da esso. Dobbiamo sentire dentro di noi una volontà adamantina che rimane sempre inalterata da altri che vogliono farci del male o entrare in noi. Lascia che cerchino di entrare in noi a modo loro. Dobbiamo sentire che noi siamo il potente oceano e gli altri sono solo minuscoli rivoli. Dobbiamo sapere che siamo la Vita Infinita e siamo per la Luce Infinita. Se abbiamo dentro di noi questo tipo di sentimento e se ne siamo consapevoli, allora il sentimentalismo lascia il posto a un'infinita varietà di autoespressione. Questa espressione della Volontà Infinita vuole manifestarsi a tutti i livelli, sia umano che divino. Se diamo la giusta portata a ogni sentimento sentimentale, allora non saremo influenzati da nulla. Dentro di noi e dentro gli altri lasceremo crescere la Luce. Dentro la Luce c'è tolleranza. Una volta che avremo questa tolleranza, non soffriremo più della malattia del sentimentalismo.