Parte I

Amami o odiami, ma non ignorarmi1

C'è un detto irlandese: "Amami se vuoi, odiami se devi, ma per l'amor di Dio, non ignorarmi." Vorrei rivolgere questo detto a Dio. Ci sono tre idee significative qui: essere amati, essere odiati e essere ignorati. Vorrei parlarne dal punto di vista spirituale. "Amami se vuoi." Per quanto riguarda l'amore umano, a volte ci aspettiamo l'amore a causa di ciò che abbiamo fatto e a volte riceviamo amore senza fare alcuno sforzo reale per essere amati. Naturalmente, a volte non riceviamo l'amore che sentiamo di meritare giustamente. Nel mondo spirituale non è così. Dio è costantemente con noi con il suo Amore che appaga ogni cosa. Lui è tutto Amore. Non può essere diversamente. Molto spesso un normale essere umano deve fare uno sforzo consapevole per provare ad amare gli altri, ma nel caso di Dio, non deve volere o desiderare di amarci. L'Amore è la vera essenza di Dio. Scorre da Lui in eterno. Una persona comune a volte sente che gli manca la capacità di amare gli altri e cerca di coltivare questa qualità divina in se stesso, ma se una persona è già dotata di alcune qualità divine, avrà in misura illimitata l'amore, che è la qualità più essenziale nel nostro mondo umano e nel nostro mondo divino.

Il Sogno di Dio e la Realtà di Dio vanno insieme. Egli non separa il Suo Sogno dalla Sua Realtà. Se, nel Suo Sogno, si profila l'amore, allora possiamo essere certi che anche nella Sua Realtà l'amore si profili. Le potenzialità di Dio e la Sua espressione vanno insieme. L'amore stesso e il suo potere di esprimersi non possono mai essere separati, nel caso di Dio. Coloro che aspirano consapevolmente ad essere divini avranno questa capacità. L'Amore divino e l'espressione di questo Amore saranno una cosa sola e simultanea. L'amore è la qualità e l'espressione dell'amore è la capacità. Quindi la qualità e la capacità possono essere entrambe raggiunte se si aspira con tutta l’anima per una vita migliore e più soddisfacente.

"Odiami se devi." Dio non può mai, mai odiarci. Un uomo che ha anche un po' di saggezza non può odiare i suoi simili. Perché? Perché conosce i motivi per cui uno odia l'altro. Uno dei motivi è che un individuo si sente inferiore. Un altro motivo è che un individuo ha paura di qualcuno. Una terza ragione è che una persona sente che la sua unità con l'altra persona non è completa, la sua vera identificazione con l'altra persona è carente e c'è un sentimento di divisione. Ecco perché inizia a odiare. Tuttavia come mai a volte ci si odia? È del tutto possibile. A volte ti arrabbi con te stesso. Hai fatto qualcosa di sbagliato o volevi fare qualcosa di sbagliato, ecco perché ti odi. Vuoi fare qualcosa, ottenere qualcosa, ma purtroppo non sei in grado di farlo. Ecco perché ti odi. Cosa osserviamo realmente in questo odio? Osserviamo che la nostra anima è separata dalla mente fisica e dalla coscienza fisica.

Quando viviamo nell'anima, ci rendiamo conto che non siamo noi a fare. Siamo solo uno strumento. Inoltre, quando viviamo nell'anima, non ci preoccupiamo del successo. Ci preoccupiamo solo del progresso. Il nostro compito è ascoltare i dettami del Pilota Interiore. Quindi, sta a Lui darci l'esperienza del successo o dell'insuccesso. Così, se viviamo nell'anima, non potremo mai odiare noi stessi. Amiamo solo il Divino in noi, il Supremo in noi, che è anche nel mondo.

Se abbiamo a cuore soprattutto l'anima, quando l'anima si fa avanti, si comporta come un pilota. L'essere fisico esterno può essere facilmente modellato e plasmato dalla luce dell'anima. Non possiamo fare il contrario. Dal fisico non possiamo prendere la luce e trasformare l'anima. È assurdo, ma molto spesso pensiamo che se andiamo in profondità con la nostra capacità fisica o capacità vitale o capacità mentale, verrà un tempo in cui l'anima e il fisico, il vitale e il mentale si incontreranno insieme, e insieme stabiliranno la Verità divina sulla terra, ma non è possibile. È l'anima che deve essere portata fuori ed è la Luce dell'anima che deve inondare il corpo, il vitale, la mente e il cuore. Dall'interno dobbiamo venire fuori, dall'esterno non possiamo entrare dentro, ciò è sbagliato.

"Non ignorarmi." Chi ignora chi? È quando non c'è amore, né odio, né premura, quando non c'è nulla tra noi e qualcun altro, che sorge la questione di ignorare gli altri, ma dobbiamo sapere che Dio non può mai ignorarci. Lui stesso si sta manifestando dentro e attraverso di noi, quindi non può ignorarci. Quando Dio sa che siamo i Suoi strumenti, i Suoi strumenti scelti, come può ignorarci? Siamo i Suoi figli. Non può ignorarci, come noi non possiamo ignorare i nostri occhi, le nostre mani, i nostri piedi. Né possiamo ignorare Dio, poiché Lui è la nostra parte più elevata. Dio è un uomo ancora non realizzato, l'uomo è Dio ancora da manifestare e appagare.


SCS-it 75. Porto Rico, 27 Gennaio 1970.