Parte II

SCA 575-579.-it Sri Chinmoy rispose a queste domande in Dicembre 1997 al Lago Atitlán, Guatemala.

Domanda: Vorresti spiegarci il significato di una delle poesie che hai appena scritto:

Dio può fare tutto ciò che vuole.
Con nostra grande sorpresa,
può anche scuotere la sua stessa Barca
per apprezzare la Sua vita-di-fallimento, che Lui stesso ha scelto.

Sri Chinmoy: Noi non possiamo apprezzare la vita di fallimento. Quando falliamo, piangiamo amaramente. Ma nel caso di Dio, Lui può apprezzare sia la vita di successo che la vita di fallimento. Noi non possiamo apprezzare il dolore, ma Lui può apprezzare il dolore. Noi possiamo apprezzare solo il lato positivo della vita. Se abbiamo successo siamo felici. Dio può essere ugualmente felice quando fallisce, ma Lui cerca di riuscire, così che il mondo possa far progresso. Se c'è solo fallimento e fallimento, il mondo non fa progresso. Ma nel caso di Dio, ogni cosa è uguale.

Anche i Maestri spirituali cercano molto intensamente di aver successo, per il progresso dell'umanità; dopodiché, come Lord Krishna, dicono: "Se l'umanità non vuole ciò che abbiamo da offrire, dovremmo essere ugualmente felici. Una volta fatto del nostro meglio, il nostro lavoro è compiuto: porremo il risultato ai Piedi di Dio". Allo stesso modo, Dio anche pone il Suo Fato ai Suoi stessi Piedi.

Ora: Dio può a volte 'scuotere' la sua stessa 'Barca'. Arriva il tempo in cui Dio dice all'umanità: "Ho provato in ogni modo ad aiutarvi ma voi dormite profondamente; non solo, a volte vi svegliate e siete tentati di saltar giù dalla Barca. Perché dovreste prendervi il disturbo di saltare giù dalla Barca? Ora l'affonderò, in modo che non dobbiate prendervi il fastidio di saltar giù!"

Dio mantiene sempre il Suo aspetto divino ed il Suo aspetto umano. Siccome ha creato l'umanità, mantiene il Suo stesso aspetto umano, e molto spesso, sappiamo, il Suo aspetto umano è completamente abbandonato al Suo aspetto divino: il primo è ai Suoi Piedi. Ma, di nuovo, a volte Dio permette all'aspetto umano di fare quello che vuole, ed allora Dio vede che il Suo aspetto umano fa milioni di errori, dopodiché Dio dice al Suo aspetto umano: "Ti ho dato libertà a sufficienza: se ora non torni dentro l'aspetto divino, prenderò seri provvedimenti".

A noi piace mangiare cose dolci, ma a volte preferiamo le cose amare. Di solito, se usiamo la parola 'amaro', è per dire: "O mio Dio, è così amaro! Non lo voglio mangiare!". Ma ci sono anche molte cose alquanto amare, che ci piacciono: a volte ci piacciono dei frutti amari, quanto quelli dolci. Ma per lo più mangiamo solo ciò che la nostra mente ci ha insegnato essere dolce e piacevole. Nel caso di Dio, a Lui piace in ugual modo dei tipi di dolcezza che sono diametralmente opposte. A Lui piace ogni cosa, ma per il progresso dell'umanità punta sull'aspetto positivo, che è pura Luce.

Perché l'umanità possa fare progresso, Dio stesso sta facendo progresso, perché Lui è dinamico. Anche se è insieme statico e dinamico, ama il Suo aspetto dinamico infinitamente più del Suo aspetto statico. Lui sa che se ama il Suo aspetto dinamico, l'umanità sarà ispirata a muoversi; altrimenti, se avesse a cuore solo il Suo aspetto statico, resterebbe in un sol posto, felice in trance, come Lord Shiva, una volta in trance, l'umanità lo apprezzerà, lo ammirerà, ma per l'umanità, essere uno con la trance statica del Signore Shiva è impossibile. Perciò Dio dice: "Per ora non far caso alla trance! Per ora corri, muoviti a piacimento!" Swami Vivekananda disse ai suoi discepoli: "Siete pigri! Realizzerete Dio prima, se giocate a pallone, invece di leggere la Bhagavad Gita! Andate a giocare!" Erano così letargici! Parlavano e parlavano di Dio, ma non facevano proprio nulla. Erano inerti.

Anche qui abbiamo alcuni discepoli che sono diventati estremamente letargici nel vitale, nella mente, nel cuore, in ogni parte del loro essere, poi tutt'a un tratto, si svegliano e si guardano intorno, vedono che se la vita spirituale è questa, per loro non c'è speranza; e così sentono che è arrivato per loro il momento di saltar giù dalla Barca e vedere se c'è qualcos'altro al di fuori del mondo spirituale. In quel momento, Dio dice: "Non dovrai faticare per uscire dai Miei confini; ti aiuterò ad uscirne; ti aiuterò ad uscire dalla Barca". Dio si occupa della situazione, ma esteriormente dà a queste persone l'opportunità di sentirsi i fautori di questo passo. Esse dicono: "L'abbiamo fatto! Siamo andati via dalla Barca!" Dio dice: "Benissimo, goditi la tua libertà. Ma interiormente, chi ti ha dato la libertà?" Dio si voleva liberare di loro, così gli ha dato la libertà.