Parte VI
Hai perso il tuo più caro figlio6
Recentemente hai perso il tuo adorato figlio. Anch'io ho perso la mia carissima sorella due mesi fa, e l'anno scorso persi il mio amato fratello. Quindi tu ed io siamo sulla stessa barca.Dobbiamo conoscere la nostra capacità e la Capacità di Dio. Siccome Lui è Infinito in ogni cosa, anche il Suo Amore per noi è infinito. Noi amiamo i nostri cari in funzione della nostra limitata capacità, ma Dio ama i nostri cari con il Suo infinito Amore. Dio ti fece un dono [gave you a piece of candy], nella forma di un figlio molto promettente. Tu ne fosti estremamente felice. Come Egli dà i Suoi doni, così ha anche il diritto di toglierceli. Se Lui ci porta via qualcosa dopo che ce l'ha dato, non è perché sia dispiaciuto con noi affatto, ma perché vuol darci qualcosa di più bello, più prezioso, e più significativo.
Dio ci sta preparando ad allargare i nostri cuori per identificarci con le sofferenze degli altri, le sofferenze del mondo. Altrimenti, è tutto teorico. Quando udiamo che qualcuno è morto, la nostra mente ne è scioccata… il nostro cuore può soffrire in una certa misura, o anche in grande misura, ma il nostro cuore non nuota nel mare di lacrime. Il nostro cuore non sanguina… Ma quando abbiamo esperienze personali, quando diventiamo vittime di esperienze che ci spezzano il cuore, il nostro cuore si espande in modo inimmaginabile, consciamente o inconsciamente.
Dobbiamo sapere a chi appartiene in realtà nostro figlio. Abbiamo portato il bambino su questo pianeta Terra. Naturalmente possiamo dire che il bambino è nostro. Poi… chi potrà dire lo stesso di noi? Chi potrà dichiarare di essere il proprietario dei nostri antenati? Solo una Persona può affermare giustamente e giustificatamente che i nostri antenati, i nostri padri ed i nostri figli sono Suoi, e quella Persona è Dio Stesso.
Colui che è il vero Proprietario può avere la sua proprietà indietro in qualunque momento lo voglia. Il Proprietario può assumermi, ed Egli ha assunto anche molti altri lavoranti. Supponiamo che il proprietario di una banca abbia designato qualcuno come direttore, ed il direttore vede che tra i collaboratori ce n'è uno molto promettente. Se il proprietario vuole che quel collaboratore promettente vada in un'altra filiale della banca, chi può impedirglielo? Nessuno. Il direttore della banca può pensare che sia un'enorme perdita… ma non è una perdita per il proprietario. Il proprietario aveva bisogno che quel particolare dipendente lavorasse da qualche altra parte. Ora, il direttore si sente estremamente triste di aver perduto un collaboratore molto importante, ma dobbiamo arrenderci volenti o nolenti al Proprietario. E se ci arrendiamo con Gioia, allora il Proprietario sarà molto compiaciuto di noi, e ci trasformerà nel Suo strumento scelto, per la Sua Manifestazione sulla Terra.
Il corpo di tuo figlio non è più con noi, ma lo spirito è qui, lì, ovunque. Se entriamo nella vita spirituale, vediamo che Dio ama ogni essere umano infinitamente più di quanto noi possiamo mai farlo. Ed anzi, Lui li ama infinitamente più di quanto possiamo mai immaginare. Ora, tu come padre di tuo figlio, e tua moglie come madre di suo figlio, avete immenso amore per lui… ma intanto, chi ha dato ad entrambi questo amore? Dobbiamo sentire che il vero Proprietario ha preso indietro la Sua proprietà, per usare la Sua proprietà in un modo infinitamente migliore.
Sappiamo tutti che chi ama moltissimo una persona, merita giustamente quella persona. Dio senza dubbio ama il tuo caro figlio infinitamente più di quanto voi due lo possiate mai amare; ma togliendoci i nostri cari, Dio in un qualche modo ci sta aiutando a diventare non solo impersonali, ma anche universali.
Trent'anni fa andai dal mio dentista. Mi disse: "Ghose, ho un cliente che mi è molto caro. Ieri ha perso suo fratello. Lui e suo fratello erano estremamente uniti tra loro, non potevano stare separati neanche per un'ora… quindi volevo consolarlo… Con mia grande sorpresa, mi ha illuminato! Mi ha detto: 'Vero, mio fratello ed io eravamo quasi inseparabili, ma so che c'è Qualcuno che ama mio fratello infinitamente più di quanto faccia io. E so anche che Egli ha preso mio fratello con Sé, e nessun altro potrebbe osare farlo. Colui che ama mio fratello infinitamente più di quanto faccia io, non renderà mio fratello felice, più felice, massimamente felice? ed al sicuro, più al sicuro, massimamente sicuro? Lo farà certamente. Mio fratello sicuramente sarà felice, perché Qualcuno lo ama infinitamente più di quanto faccia io. Perciò, è andato da Lui; perciò ora io non ho il cuore spezzato. Anche la mia vita finirà all'Ora scelta da Dio. Sarò felice nella Felicità di Dio!'" Così il dentista fu illuminato ed anch'io fui illuminato lì in quel momento.
Tu sei un Reverendo. Hai perso un figlio, ma hai moltissimi seguaci ed ammiratori. Dio vuole che tu abbia tutti loro come tuoi figli. In realtà Dio ti sta dicendo: "Te ne sto portando via uno solo, ma in cambio ti sto dando molti, molti, molti più figli. Per favore assumiti la responsabilità per tutti i Miei figli che incontri sulla Terra che vengono ai tuoi sermoni."
Ora desidero dirti, Reverendo, come tu e tua moglie possiate consolarvi e anche ricevere Gioia interiore dalla vostra perdita esteriore. Per favore tenete attorno a voi più fotografie che potete del vostro adorato figlio in momenti diversi della sua vita. Scrivete i vostri più dolci ricordi del vostro adorato figlio. Poi, di tanto in tanto, leggete quei ricordi e diventate la dolcezza, bellezza, realtà, e divinità della vita di vostro figlio. Mentre state cercando di crescere nei ricordi, sentite che vostro figlio non solo è con voi ed in voi, ma per voi.
Ci sono due modi in cui potete entrare in comunione con vostro figlio nel mondo interiore: con il pianto [cry] del cuore ed i sorrisi dell'anima. Attraverso le preghiere, sviluppiamo il pianto del cuore. Attraverso le meditazioni, sviluppiamo i sorrisi dell'anima. Ciascuno dei due modi può essere applicato per entrare in comunione con il vostro adorato figlio, o per trarre gioia dal solo pensare a lui. Un modo è piangere ed unire a voi [bind] il vostro adorato figlio. L'altro modo è sorridere e sentire che lui sta semplicemente facendo un nuovo viaggio. È come un figlio che va all'università. È stato allevato in un villaggio. Ora è andato in una città lontana per fare un corso superiore. La madre può piangere perché non vedrà il proprio figlio come prima; ancora, il padre può essere contento che suo figlio sta andando molto lontano: diverrà un grande studioso, e la famiglia sarà da lui glorificata.
Perciò, dovremmo sentire che il nostro caro ci ha lasciati esteriormente per eseguire una missione speciale in un altro luogo. Allora, se siamo saggi, se siamo nella nostra anima, gli diremo: "Vai avanti! Stai preparando la strada. Quando ti abbiamo portato giù dal Paradiso su questa Terra, abbiamo preparato la strada per te… Ora tu stai preparando la strada per noi, perché dalla Terra possiamo entrare in Paradiso."
Quando portiamo nel mondo i nostri cari, prepariamo loro la strada. Quando i nostri cari ci lasciano, dovremmo sentire che essi ci stanno precedendo per preparare la strada per noi, e mostrarci che possiamo diventare veri membri della famiglia universale, invece di restare membri di una singola famiglia.
Prima i genitori mostrano la strada al bambino. Poi i figli possono mostrare la strada ai genitori. In quel momento i genitori non si sentono infelici. Dicono a se stessi: "Gli abbiamo dato ciò che avevamo e ciò che siamo. Ora lui ci sta dando ciò che ha e ciò che è."
La vita e la morte sono come due stanze. Andare dalla vita alla morte è come andare da una stanza ad un'altra. La vita è il nostro soggiorno e la morte è la nostra camera da letto. Nel soggiorno dobbiamo lavorare ed essere attivi e farci vedere. Nella camera da letto riposiamo, dormiamo. Lì non dobbiamo mostrare la nostra esistenza a nessuno, siamo solo per noi stessi.
La Vita è la Strada dell'Eternità. Ciascun essere umano è un viaggiatore sulla Strada dell'Eternità. La morte è una serie di fermate, prima che il viaggiatore raggiunga la Spiaggia dell'Immortalità.
SCA 1210.-it Lettera ad un caro amico per la morte di suo figlio in un'incidente d'auto, inviata da Sri Chinmoy il 3 Agosto 1999.↩