Domanda: Quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento nei confronti del mondo privo di aspirazione?

Sri Chinmoy: Sappiamo che è davvero difficile per noi fare un piccolo progresso da soli nella vita spirituale, nella nostra vita interiore e nella nostra vita esteriore. Quindi dobbiamo avere una pazienza infinita per vedere una piccola trasformazione nella natura umana, cioè nell'umanità nel suo insieme. Non dobbiamo perdere la pazienza. Solo perché i nostri vicini e amici non seguono la vita spirituale, non significa che dobbiamo arrenderci. Dobbiamo sapere che c'è stato un tempo, in questa incarnazione o nelle incarnazioni passate, in cui noi forse eravamo come loro, o anche peggio. Dobbiamo cercare di aiutare le persone con l'idea che una volta eravamo anche noi privi di aspirazione, non spirituali, ma poi per la grazia di qualcuno o con l'aiuto di alcune persone sulla Terra, siamo diventati spirituali. Ora forse non siamo consapevoli di chi ci ha effettivamente aiutato. Ma c'è stato qualcuno che ci ha aiutati nel nostro cammino spirituale, nel nostro risveglio interiore. Quindi cercheremo anche noi di ispirare le persone. Se una persona trae ispirazione da noi, questo è sufficiente.

Gradualmente, gradualmente, il numero di cercatori aumenterà. Ora la notte sta governando il mondo. Ma verrà un giorno in cui la Luce dominerà il mondo, perché è dalla Luce che il mondo è nato. Alcune persone sono consapevoli del fatto che la Luce esiste, mentre altre no. Coloro che sono inconsci impiegheranno naturalmente molto tempo per raggiungere la meta. Coloro che credono nella Luce avanzeranno molto più velocemente verso la Meta.

Dopo aver praticato discipline spirituali per vent'anni o forse anche per diverse incarnazioni, si realizza Dio. La Realizzazione spirituale viene sacrificata dopo che si realizza Dio. Un'anima realizzata in Dio sacrifica la sua conquista scendendo nel mondo della sofferenza, in un corpo umano, per lavorare per l'umanità. Questo stesso atto di discendere nel mondo, è un sacrificio tremendo se lo si guarda da un punto di vista umano. Ma dal punto di vista spirituale non c'è sacrificio. Chi si sacrifica per chi? Dio si sacrifica costantemente per noi, in noi e attraverso di noi.