Parte I — Discorsi

Mio Signore Supremo1

Il mio Signore Supremo non vuole sapere cosa ho fatto per Lui. Vuole solo sapere come sto. Gli dico che sto perfettamente bene e sono perfettamente felice. Immediatamente diventa estremamente felice. Mi dice che la mia felicità è tutto per Lui. Quando sono felice, non ha bisogno di nient'altro da me; Gli ho dato tutto.

Il mio Signore Supremo non vuole sapere se vedo qualcosa in Lui. Vuole solo che mi immerga nel profondo: e se vedo qualcosa di dolce, puro e divino nei recessi più intimi del mio cuore, allora questo Gli è più che sufficiente. Mi dice che se posso vedere qualcosa di divino nel profondo del mio cuore, allora ho visto tutto dentro di Lui. Ho visto la Sua Visione illuminante e la Sua Realtà appagante.

Il mio Signore Supremo non vuole sapere quanto conosco. Vuole solo che io diventi il ​​Suo compagno di unità. Mi dice che se divento inseparabilmente uno con la Sua Luce di Compassione e Delizia di Soddisfazione, allora saprò immediatamente tutto. In quel momento, il passato, il presente e il futuro mi apriranno le loro porte. Il mio Signore Supremo non vuole che gli dimostri quanto Lo amo. Mi dice solo di piangere interiormente e profondamente e di sorridere esteriormente e senza riserve. Il mio pianto interiore e il mio sorriso esteriore sono più che sufficienti per inondare la Sua Divinità interna e la Sua Divinità esterna con il mio amore.


OR 1. Pace College, White Plains, New York, 4 maggio 1977