Cardinale Angelo Sodano

Segretario di Stato, Vaticano
Calcutta, 13 settembre 1997

Estratti dal suo indirizzo funebre:

È giunta l'ora di dare l'ultimo saluto alla defunta Madre Teresa. Siamo venuti qui da molti angoli del mondo per dimostrare il nostro affetto e gratitudine e rendere un omaggio appropriato. Dalla fredda bara, l'indimenticabile, cara Madre Teresa continua a parlarci e sembra ripetere le parole del Signore: "È più beato dare che ricevere."

Al termine di un secolo che ha conosciuto terribili estremismi di oscurità, la luce della coscienza non si è del tutto spenta. Santità, bontà, gentilezza, amore si riconoscono ancora quando compaiono sulla scena della storia. Il Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, ha dato voce a ciò che tante persone di ogni condizione hanno visto in questa donna dalla fede incrollabile: la sua straordinaria visione spirituale, il suo amore attento e altruistico di Dio in ogni persona che incontrava, il suo rispetto assoluto del valore di ogni vita umana e del suo coraggio nell'affrontare tante sfide. Sua Santità, che tanto bene ha conosciuto Madre Teresa, desidera che questa cerimonia funebre sia una grande preghiera di gratitudine a Dio per averla donata alla Chiesa e al mondo….

Cara Madre Teresa, tutta la Chiesa ti ringrazia per il tuo esempio luminoso e promette di farne nostra eredità. Oggi, a nome di Papa Giovanni Paolo II, che mi ha mandato qui, vi offro un ultimo addio terreno e, a suo nome, vi ringrazio per quanto avete fatto per i poveri del mondo. Sono i preferiti di Gesù. Sono anche i favoriti del nostro Santo Padre, Suo Vicario sulla terra. È in suo nome che pongo sulla tua bara il fiore della nostra più profonda gratitudine.

Cara Madre Teresa, riposa in pace.