Limitazione 9
Tutti noi qui siamo dei cercatori. Una volta che diventiamo cercatori, ci rendiamo conto che abbiamo delle imperfezioni. Prima di lanciarci nel cammino spirituale avevamo le stesse imperfezioni, ma non le consideravamo imperfezioni. Ora che siamo entrati nella vita dell'aspirazione, anche un briciolo di imperfezione, di limitazione, crea in noi un tremendo rimorso.Perché siamo imperfetti e limitati? Siamo imperfetti e limitati proprio perché non rivendichiamo consapevolmente e con tutta l'anima Dio l'Infinito, l'Eterno e l'Immortale come nostro. Se oseremo rivendicare Dio consapevolmente e costantemente come nostro, tutti i nostri limiti saranno trasformati in opportunità illimitate per salire in alto, più in alto, altissimi nel processo della nostra evoluzione cosmica.
Ora, cos'è la limitazione? La limitazione è la nostra espressione inconscia o cosciente di separazione dalla nostra Fonte. Cos'è la limitazione? La limitazione è la nostra accettazione consapevole del non essenziale come nostro. Cos'è la limitazione? La limitazione è la nostra incapacità di integrare il cielo-Sogno del Paradiso con la landa-realtà della terra. La limitazione è l'abisso tra la nostra realizzazione presente e la nostra rivelazione futura. La limitazione è l'abisso tra la nostra illuminante rivelazione e la nostra appagante manifestazione. Oggi c'è un abisso innegabile che separa il nostro mondo di realizzazione dal nostro mondo di rivelazione, e il nostro mondo di rivelazione dal nostro mondo di manifestazione. Questo baratro è il nostro limite.
Una vita di complessità è una vita di limitazione e di astrazione. Una vita di semplicità è un percorso illuminato dal sole che porta al raggiungimento dei molteplici obiettivi della nostra vita. La complessità ignora deliberatamente la bellezza divina e la capacità illimitata dell'umiltà. La semplicità sa che l'umiltà non è la dolorosa consapevolezza del nostro limite, ma il riconoscimento consapevole della nostra vera divinità.
L'autoinganno e l'autoaffermazione sono limitazioni. Anche l'autoironia è un limite. Quando inganniamo noi stessi, cerchiamo inconsciamente di sradicare il nostro albero della vita. Quando sradichiamo con la forza l'albero della vita, esso viene spezzato e fatto a pezzi. Quando ingrandiamo il nostro ego, alimentiamo semplicemente la nostra esistenza terrena e uccidiamo la nostra vita interiore. Di nuovo, quando sottovalutiamo la nostra stessa esistenza, le nostre capacità e potenzialità, facciamo morire di fame la nostra esistenza divina, diventiamo sempre più deboli e alla fine moriamo. Quando ci deprechiamo, quando cerchiamo di trattenerci con la forza in una minuscola cella di prigione, non permettiamo al nostro seme della vita di germogliare. L'autoinganno è la negazione cosciente della nostra divinità interiore e l'autoironia è la cosciente idea sbagliata della nostra divinità interiore.
Vincere i limiti significa crescere nel processo di evoluzione cosciente e rapida. Quando abbiamo conquistato i nostri limiti, ci rendiamo conto che tutti, senza eccezioni, sono stati benedetti con capacità e potenzialità uniche. Una volta che un individuo scopre la propria unicità superando i propri limiti, si sente certo che anche gli altri hanno una propria unicità.
La limitazione è autostima. Il pensiero di sé è l'adorazione sproporzionata consapevole del nostro sé finito. Quando il pensiero di sé lascia il posto al pensiero di Dio, la minuscola goccia individuale diventa l'oceano dell'Infinito e le limitazioni scompaiono prima che in una volta. Quando l'universalità si fa avanti, segue immediatamente lo sbocciare della personalità divina. Nella nostra continua universalità, l'Eternità risplende e l'Immortalità scorre. Vincere il limite significa crescere nel processo di rivelazione illuminante e convincente. Vincere il limite è vivere nel processo di manifestazione diretta e perfetta.
I beni terreni ci limitano. La rinuncia Celeste ci libera e ci libera. L'illuminazione suprema ci rende immortali. La limitazione dimora nella caverna della mente senza luce. La libertà cresce nella terra del cuore che aspira. L'immortalità dimora nel regno dell'anima che illumina.
In questo momento siamo limitati. Ma la limitazione non è e non può essere la nostra realtà eterna. Ogni nostra limitazione può essere facilmente superata a condizione che sappiamo che la nostra Fonte è illimitata. Una volta che osiamo rivendicare Dio Padre Onnipotente e Dio Madre Suprema come nostri, in un batter d'occhio siamo destinati a sentirci illimitati in ogni modo. E nell'espansione illimitata della nostra coscienza, arriviamo a sentire che è nostro dovere limitato manifestare il nostro Amato Supremo qui sulla terra a Modo Suo.
MMT 10. Trent University, Batta Library, Peterborough, Ontario, 23 marzo 1974↩