Fiducia8

Cari amici, cari fratelli e sorelle, cari cercatori, desidero fare un breve discorso sulla fiducia. Eccoci a Cambridge. Cambridge risveglia immediatamente la fiducia in noi. Ciò che chiamiamo fiducia nel mondo esteriore è a dir poco sicurezza nel mondo interiore. Pertanto, mi inchino alla fiducia e alla sicurezza di Cambridge.

La fiducia risveglia il nostro fisico. La fiducia dà energia al nostro vitale. La fiducia illumina la nostra mente. La fiducia purifica il nostro cuore. Un cuore puro, una mente illuminata, un vitale energico e dinamico e un corpo vigile possono e manifesteranno le realtà divine qui sulla terra.

La fiducia è una rivelazione divina della nostra certezza interiore. C'è una realtà invisibile dentro di noi, un Pilota Divino, un Pilota Interiore che plasma e dà forma alle nostre vite. Quando ascoltiamo il messaggio del Pilota Interiore, nella nostra vita esteriore proviamo fiducia. La fiducia è un dono esteriore dall'Alto, mentre la certezza è un dono interiore dall'Alto. La fiducia è consapevolezza di sé. Vogliamo essere consapevoli di noi stessi. Vogliamo sapere qual è la nostra Fonte, da dove veniamo, cosa stiamo facendo qui sulla terra. Vogliamo conoscere i nostri rispettivi ruoli in questo Gioco Cosmico, questa Lila. La nostra fiducia porta in primo piano la visione interiore, la realtà a cui miriamo, in cui vogliamo crescere.

La fiducia non è una dimostrazione della nostra vita egocentrica. La fiducia è una forza divina. L'ego ci lega, ci acceca. L'ego ci offre il messaggio della separatività e del godimento personale. La fiducia, invece, vuole esprimere la sua unità universale. È per tutti; è per l'Infinito, il Vasto. La fiducia non può essere soddisfatta da sola. Vuole crescere nella Luce Universale e nell'Altezza Trascendentale.

Quando abbiamo fiducia in noi stessi, realizziamo la Verità e la Luce ultime, l'Assoluto Supremo. Quando Dio ha fiducia in noi, ci rende non solo suoi strumenti perfetti, ma rappresentanti consapevoli della Sua Divinità, della Sua Realtà, della Sua Infinità, della Sua Eternità e della Sua Immortalità sulla terra. Con la nostra fiducia in Dio, saliamo e raggiungiamo la Sua Altezza Trascendentale. Con la Fiducia di Dio in noi, Dio scende e fa di noi la Sua Infinità, la Sua Eternità, la Sua Immortalità, e questa non è la fine del Suo Gioco. Poi vuole che manifestiamo ciò che siamo diventati.

La fiducia è introduzione. La fiducia introduce la nostra realtà terrena nella Realtà divina. E la Realtà divina ci presenta la sua ricchezza: Pace, Luce e Beatitudine infinite, quando siamo fiduciosi.

La vita è significativa o priva di significato. Per coloro che non cercano, la vita è priva di significato, un arido deserto. Per i cercatori, in ogni momento la vita è significativa e fruttuosa; la vita ha uno scopo, un significato, una realtà e un fine ultimo. Cosa ci porta il messaggio della Meta ultima, cosa ci porta la realtà del mondo interiore, il mondo superiore più illuminante e più appagante? È la nostra fiducia. Con la nostra luce di fiducia, scaviamo nel profondo; e mentre scaviamo dentro coltiviamo il raccolto eccezionale della realizzazione, della liberazione e della perfezione.

Una persona senza aspirazione parla a se stessa e parla al mondo. Ma non può parlare con la Realtà Ultima. È solo un uomo di fiducia, fiducia interiore, fiducia divina, fiducia suprema che può parlare con la Realtà Suprema: la Visione Trascendentale e la Realtà Universale.

Una parte della divinità scende nel mondo e un'altra rimane in alto. Quello che rimane in alto è conosciuto come la Realtà-Padre e quello che scende è conosciuta come la Realtà-Figlio. Di nuovo, arriva un momento in cui le due realtà diventano inseparabilmente una e raccontano al mondo la loro unità. Gesù Cristo, il Salvatore, annunciò: "Io e mio Padre siamo uno." Lui portò giù nel mondo la sua luce di fiducia; ed era la sua luce di fiducia che pronunciava: "Io e mio Padre siamo uno." Quando la divinità entra nell'umanità e illumina l'umanità, in quel momento l'umanità rivendica la divinità come propria.

La fiducia è l'unità con l'Aldilà, l'unità della vita terrena con la vita Celeste. Dove c'è Dio, è inevitabile che ci sia fiducia. Dio ci ha dato la chiave segreta per aprire la Porta del Suo Cuore e quella chiave segreta è la fiducia. Preghiamo, meditiamo, solo per coltivare una qualità divina e quell'unica qualità divina è la fiducia. La fiducia ci mostra la via per andare avanti, la via per immergerci nel profondo, la via per volare sopra. La fiducia è il pioniere che costantemente ci guida, ci conduce, ci invita alla Fonte ultima.

Ogni individuo ha innumerevoli domande: "Chi sono io? Da dove vengo? Qual è la mia meta finale?" Tutte le domande della nostra vita interiore ed esteriore possono essere risolte da una sola cosa: la fiducia. Se abbiamo fiducia, allora possiamo esplorare il mondo interiore. Se abbiamo fiducia, allora possiamo esplorare il mondo esteriore.

Qui siamo tutti cercatori. Vogliamo conoscere la realtà che siamo eternamente e che offriremo al mondo in generale. E per questo ciò di cui abbiamo bisogno è la perfezione, l'autoperfezione. È solo nell'autoperfezione che possiamo compiacere il Pilota Interiore, il Pilota Supremo, il mondo intorno a noi, il mondo dentro di noi. Questa perfezione è la nostra costante fiducia in noi stessi e nel nostro Pilota Interiore.

Ancora una volta, questa fiducia ha una Fonte. La sua Fonte è la Luce della Compassione e la Delizia della Compassione di Dio. Dio ci concede Luce in misura illimitata all'inizio del nostro viaggio. Ed è Lui, il Supremo, l'Eterno Pilota, che ci concede la Delizia eterna e sconfinata. La Luce ci dà energia. La Luce ci guida, ci guida verso la nostra destinazione finale, dove vediamo la trasformazione della Luce in Delizia. La Delizia ci soddisfa. La Delizia ci rende immortali.

Aspiriamo a diventare buoni, a diventare amorevoli, a diventare devoti, a diventare utili al mondo in generale. Ma anche questa aspirazione ha bisogno di qualcosa da noi. È la fiducia che l'aspirazione si aspetta da ogni cercatore. Se il cercatore manca di fiducia, allora la sua aspirazione non può mai essere regolare, non può mai essere spontanea, non può mai essere continua. Ma se all'interno della sua aspirazione si profila la fiducia, allora cammina lungo una strada soleggiata verso la sua meta prefissata.

Un bambino ha fiducia nei suoi genitori. Sente che i suoi genitori sanno tutto, hanno tutto e sono tutto per lui. Allo stesso modo, un cercatore ha piena fiducia nel suo Pilota Interiore, il Supremo, che sta guidando il suo destino, la sua vita, la sua aspirazione, la sua realizzazione, la sua realtà verso la Meta finale.

Ogni giorno ci viene concessa dall'Autore di ogni bene, per la Sua infinita Bontà, la fiducia sia nella nostra vita interiore che in quella esteriore. Ma se usiamo per cercar, la nostra mente fisica, la nostra mente legata alla terra, sofisticata, oscura, senza luce, senza aspirazione, intellettuale, potremmo non sentire la Luce-Fiducia di Dio. Perché la mente legata alla terra sente di essere completa in se stessa; non ha bisogno di alcuna realtà diversa dalla propria esistenza.

Ma il cuore sente costantemente che può albergare qualcosa di più, che può vedere qualcosa di più, che può crescere in qualcosa di più, che ha qualcosa di più da offrire al mondo in generale. Il cuore ha il desiderio di ricevere e ottenere dal mondo interiore e dal mondo esteriore. Il cuore ha una costante sete interiore di essere universale, di essere trascendentale. Pertanto, il cuore guarda sempre dentro e intorno per afferrare e invocare le infinite Realtà che dimorano nell'intera Creazione di Dio. Il cuore arriva a rendersi conto che c'è solo un modo per raggiungere e crescere in queste infinite Realtà ed è la via del dono di sé. E ciò che oggi è il dono di sé, domani quella stessa cosa è il divenire divino. Così, con la forza del dono di sé, il nostro cuore che aspira diventa insieme universale e trascendentale. E questo cuore che si dona ha una fonte propria e quella fonte è la fiducia. Anche la fiducia ha la sua fonte. La sua fonte è la Compassione di Dio, l'infinita, incondizionata, immortale Compassione di Dio nell'uomo, per l'uomo.


MLH 23. Università di Cambridge, 21 giugno 1976