Parte II — Domande e risposte
Domanda: Qual è lo scopo della meditazione?
Sri Chinmoy: Lo scopo ultimo della meditazione è stabilire la nostra unione cosciente con Dio. Siamo tutti figli di Dio, ma in questo momento non abbiamo un'unità cosciente con Dio. Anche un ateo, che nega l'esistenza di Dio, può usare la parola 'Dio'. La sua bocca può pronunciarla, ma non sentirà le qualità di Dio. Non proverà nulla per Dio. Ancora una volta, qualcuno può credere in Dio, ma la sua fede non è una realtà nella sua vita. Crede semplicemente che Dio esista perché un santo o uno Yogi o un Maestro spirituale ha detto che c'è un Dio. Ma se pratichiamo la meditazione, arriva il giorno in cui stabiliamo la nostra unità cosciente con Dio. In quel momento, Dio ci dona la Sua infinita Pace, Luce infinita e Beatitudine infinita, e noi cresciamo in questa Pace, Luce e Beatitudine infinite.Nelle Upanishad si dice che quando qualcuno è coscientemente tutt'uno con Dio, vede che dalla Delizia è venuto all'esistenza, nella Delizia sta crescendo, e alla fine del suo viaggio entrerà di nuovo nella Delizia:
Anandad hy eva khalv
Imani bhutani jayante
Anandena jatani jivanti
Anandam prayantyabhisam visanti
Ananda significa Delizia. Dio è Delizia. Quando un aspirante realizza Dio, realizza la Delizia e beve Delizia. Quando diventa perfetto nella sua meditazione, o quando è in procinto di essere liberato, vede che lo scopo ultimo della meditazione è raggiungere la Luce e la Delizia dentro di sé in misura infinita.
Sri Chinmoy, Meditazione: Il Dovere di Dio e la bellezza dell'uomo, Agni Press, 1974