Domanda: Se un giudice ritiene colpevole un innocente e lo condanna a morte, il giudice soffre?
Sri Chinmoy: Secondo la sua comprensione, secondo la sua saggezza, secondo la sua illuminazione e luce, se è sicuro al cento per cento di aver fatto la cosa giusta, allora non sarà severamente punito. Se la sincerità si profila nella sua decisione, se è convinto di fare la cosa giusta dal punto di vista morale, allora non soffrirà molto a causa del suo errore. Se sta usando il proprio standard di moralità come guida interiore, se sta seguendo quella che considera la voce della sua coscienza, questa potrebbe non essere la vera coscienza; ma è la verità che ha finora raggiunto e incarnato. Non ha ricevuto né è diventato la verità più elevata, ma sta cercando di rivelare la verità secondo le proprie capacità e i propri standard. Quindi, dalla Legge Cosmica avrà qualche retribuzione, ma potrebbe non esserne nemmeno a conoscenza. Nella sua futura incarnazione cercherà di fare qualcosa e il suo progresso sarà ostacolato; ma la punizione o la retribuzione saranno molto limitate. Ma se sa che non sta facendo la cosa giusta, se sta condannando la persona a morire a causa di pressioni esterne o a causa di altre forze, allora naturalmente la sua punizione in questa vita o nella prossima vita sarà estremamente severa. Se fa deliberatamente qualcosa che sa essere sbagliato, la punizione, immancabilmente, sarà molto severa.
Sri Chinmoy, Luce di giustizia e delizia di soddisfazione, Agni Press, 1976