Domanda: Relativamente a te, Guru, quale percentuale della tua coscienza totale possiede il tuo discepolo medio?

Sri Chinmoy: A questo punto sarò frainteso, ma lascia che mi vanti un po'. Io ho due coscienze, due tipi. Una è umana, una è divina. La coscienza umana la conosci molto bene: grido, abbaio. Faccio molte cose non divine secondo la tua comprensione. Ma la mia Coscienza divina, che ha realizzato l'Altissimo, l'Assoluto, è un'altra storia.

Ora, se vuoi sapere che percentuale hai della mia Coscienza divina, allora desidero essere molto franco con te e dire che non hai nemmeno l'un per cento. Questo perché qui ho a che fare con l'Infinito. Sfortunatamente, per essere molto franco con te, non hai realizzato Dio, cosa che farai domani o in qualche momento futuro. Quindi, finché non avrai realizzato l'Infinito come ho fatto io, non ci può essere alcuna questione di percentuale. Non possiamo entrare in percentuale. Di nuovo, sono un essere umano come te, quindi naturalmente puoi possedere una percentuale della mia coscienza.

Ora anche qui lasciami essere molto, molto franco con te. Sono un essere umano che aspirava, e aspira ancora, o un essere divino che canta costantemente il canto dell'autotrascendenza. Non c'è fine alla mia aspirazione. Non c'è fine alla mia trascendenza. Dico sempre "autotrascendenza". Il Supremo stesso sta trascendendo se stesso. Quindi, naturalmente, anche la mia Coscienza divina trascende. Alcuni anni fa dichiarai la mia più alta Coscienza trascendentale e tre anni dopo quella Coscienza, quell'immagine, cadde ai miei piedi perché ero andato molto più in alto della mia precedente Coscienza trascendentale. Quindi non c'è e non può esserci limite.

Vorrei dire che se uno può realizzare il venticinque per cento della mia coscienza umana, vi dirò che quella persona è davvero qualcosa. Ho avuto una discepola che è ancora una discepola nel mondo interiore. Nel mondo interiore è estremamente vicina, più vicina, vicinissima al mio cuore e alla mia anima. Quando quella persona aveva il venticinque per cento della mia coscienza umana, la gente vedeva in quella persona il mio volto. Anche se io sono un uomo e lei è una donna, tutto il suo viso irradiava il mio. E quando meditava, la gente vedeva in lei la mia faccia, assolutamente la mia faccia. E quell'esperienza è successa tre o quattro volte. Sai che la mia faccia è totalmente diversa dalla sua. Sono prima di tutto un uomo e Dio ha fatto un ottimo lavoro nel togliermi tutti i capelli. Ma quella persona aveva un sacco di capelli. In ogni modo i nostri volti erano totalmente diversi: il mio era quello di un uomo e il suo era il volto di una donna. Ma quando lei entrava per il venticinque per cento nella mia coscienza, la mia coscienza umana, che aspira, che è a suo modo estremamente matura, allora anche il mio piano fisico entrava nel suo cuore; con l'aspirazione, ovviamente.

Quando è riuscita a entrare nella mia coscienza umana con l'aspirazione più intensa del suo cuore, ha fatto quel tipo di miracolo. Ed è stato sperimentato, non da me, ma dai discepoli di quel Centro, almeno tre volte. E ricevevo lettere che mi dicevano che io, la mia presenza fisica, ero fisicamente lì.

Il motivo per cui mi sto vantando è che era la mia coscienza fisica, la coscienza umana. Solo in rare occasioni, quando si ha il tipo di coscienza umana che aveva lei, si è pronti a ricevere il venticinque per cento della mia coscienza umana. Poi di nuovo, quella persona deve ottenere settantacinque per cento in più dalla mia, e quel settantacinque per cento in più lo deve ottenere non per un fugace secondo, ma per pochi secondi. Ad essere molto sinceri con te, è stato solo per un fugace secondo, cinque o dieci secondi o un minuto che ha avuto la mia coscienza. Quindi, se possiedi costantemente il cento per cento della mia coscienza umana, allora ti assicuro che ti stai preparando per la Coscienza divina. E poi, quando sarai pronto per la Coscienza divina, naturalmente realizzerai Dio.

Ti sto dicendo questo. Forse mi sto vantando. Ma se sei molto sincero, vedrai che mi sto ancora sottovalutando. Le persone realizzate in Dio sono così. Non importa fino a che punto si vantano nei loro circoli intimi, essi si sottovalutano. Non deliberatamente, ovviamente, ma perché è ciò che Dio vuole che facciano.

Ebbene carissimi, come il Supremo in me vi perdona quando fate qualcosa di sbagliato, così il Supremo in me si aspetterà che mi perdoniate se ho detto qualcosa di sbagliato. Inutile dire che lo fa per la Sua munificenza incondizionata e infinita.