Il permesso della Madre32
Ecco un altro avvenimento nella vita di Nolini. Il mio più caro amico Debu ed io gestivamo una rivista bengalese scritta a mano. Eravamo redattori congiunti. Avevamo la stessa età, forse quattordici o quindici anni. Ora Debu è diventato un grande omeopata.Di tanto in tanto tenevamo incontri letterari. A quei tempi chiamavamo il nostro gruppo un circolo di discussione. Andammo a Nolini per il permesso della Madre. Dicemmo a Nolini: "Sarai il presidente quando avremo la riunione." Lo tentammo, ma non funzionò!
Nolini andò dalla Madre, e la Madre disse di no. Ora, anche io e il mio amico avevamo libero accesso alla Madre. La sera parlammo con la Madre, e la Madre disse subito di sì. Eravamo ragazzi meravigliosi! Andammo da Nolini e gli dicemmo: "La Madre ha detto di sì. Faremo il nostro incontro." Come fummo sciocchi! Avevamo ottenuto il permesso dalla Madre, ma non bastò. Non vedevamo l'ora di dimostrare a Nolini che ce l'avevamo fatta. Ma invece di arrabbiarsi, Nolini disse: "Vengo. presiederò io."
Ahimè! Io dissi: "Abbiamo già nominato il nostro insegnante di matematica come presidente." Quel tipo non era niente in confronto a Nolini.
Nolini disse: "Non mi dispiace. Sto arrivando."
Nolini venne al nostro incontro. Cambiò idea dopo che la Madre ci aveva dato il permesso.
FSC 32. 27 dicembre 2001, Inter-Continental Hotel, Phnom Penh, Cambogia↩