Parte II — Saggi, parte 1
Un'esperienza di Sri Chinmoy all'età di quattordici anni
Ogni volta che ne avevo l'opportunità, volavo al bordo del mare sempre azzurro e mi sedevo là in solitudine. Il mio uccello della coscienza, danzando lentamente, saliva al cielo e si perdeva lassù.In quell'occasione - era una notte di luna piena - mentre guardavo e fissavo l'orizzonte bianco-azzurro, trovai solo un mare di luce dolce e serena. Tutto era inghiottito, per così dire, in un infinito Oceano di Luce che giocava amorevolmente sulle dolci increspature.
La mia coscienza finita era alla ricerca dell'Infinito e dell'Immortale. Bevetti a lungo l'Ambrosia e stavo galleggiando su un oceano illuminato. Sembrava che non esistessi più su questa terra.
All'improvviso - non so perché o come - qualcosa mise fine al mio dolce sogno. L'aria non emetteva più la sua beatitudine immortale simile al miele, perché i miei pensieri depressi erano venuti alla ribalta: "Inutile, tutto è inutile. Non c'è speranza di creare un mondo divino qui sulla terra. È solo un sogno infantile." Anch'io sentivo che non potevo andare avanti nemmeno con la mia vita. Questo sembrava essere nient'altro che un deserto spinoso disseminato di infinite difficoltà.
"Perché dovrei soffrire qui queste pene e dolori insopportabili? Io sono il figlio dell'Infinito. Devo avere la libertà, devo avere l'estasi del Paradiso. Questa estasi risiede sempre dentro di me. Perché allora non dovrei lasciare questo mondo mortale per la mia Eterna Dimora in Cielo?"
Un lampo improvviso apparve sopra la mia testa. Alzando lo sguardo con stupore e meraviglia, scorsi sopra di me il mio Amato, il Re dell'Universo, che mi guardava. Il Suo Volto radioso era coperto di dolore.
"Padre", chiesi avvicinandomi a Lui, "che cosa rende così triste il Tuo Volto?"
"Come posso essere felice, figlio mio, se non vuoi essere il mio compagno e aiutarmi nella mia missione? Ho, nascosti nel mondo, milioni di dolci piani che svelerò. Se i Miei figli non Mi aiutano nel Mio Gioco, come posso avere la Mia Manifestazione Divina qui sulla terra?"
Profondamente commosso, mi sono inchinato e ho promesso: "Padre, sarò il tuo compagno fedele, amoroso e sincero, per tutta l'eternità. Modellami e rendimi degno della mia parte nel Tuo Gioco cosmico e nella Tua Divina Missione."