La dimensione spirituale della principessa Diana

Da molti anni desideravo incontrare la principessa Diana perché nutrivo la più profonda ammirazione per le sue opere filantropiche e di beneficenza. Ero anche estremamente commosso dalla sua spontanea compassione per i malati e l'umanità sofferente. Sfortunatamente, questo nostro primo incontro doveva essere l'ultimo. Poco più di tre mesi dopo, il mondo l'ha persa, un preziosissimo cuore-diamante mondiale.

Quando abbiamo meditato insieme all'inizio del nostro incontro, ho subito sentito che questa era la vera Diana. Aveva così tante qualità spirituali che stavano appena iniziando a germogliare e fiorire nella sua vita, nel modo in cui la sua vita di servizio era già sbocciata. Il mondo sa tanto delle buone opere della principessa Diana e anche della sua vita personale e privata, ma anche questa dimensione spirituale è estremamente importante. Si potrebbe dire che è di fondamentale importanza.

Dalla mia vita di preghiera-meditazione, desidero offrire il mio personale sentimento all'aspetto spirituale della principessa Diana. Il mondo intero potrebbe non essere d'accordo con me, potrebbe anche odiarmi, ma sento che al momento della sua morte, la principessa Diana era molto, molto infelice. In superficie, vediamo che si stava godendo le vacanze estive in compagnia di un certo amico. Ma all'interno della principessa Diana, nessuno sa cosa stesse succedendo. Solo dalle nostre preghiere e meditazioni riceviamo il messaggio dall'interno. Personalmente ritengo che, sebbene stesse conducendo un tipo di vita che può essere definita una vita di romanticismo spensierato, interiormente non era ciò che lei stessa desiderava. Interiormente voleva avere una vita tranquilla. Perché ha rinunciato a tanti dei doveri pubblici della famiglia reale? Perché ha limitato il numero di enti di beneficenza con cui era coinvolta? Perché voleva passare più tempo con i suoi figli in modo che potessero avere una vita normale e serena. Non voleva che i suoi figli crescessero sentendosi superiori al resto del mondo perché sono di sangue reale. Non voleva che esercitassero il loro potere nel modo sbagliato. Ecco perché li portava negli ospedali, nei grandi magazzini e in vari altri luoghi. Voleva che si incontrassero con le persone e diventassero parte integrante dell'umanità.

Se la principessa Diana avesse avuto più tempo sulla terra, sento fortemente che tutta l'inquietudine esteriore che stava manifestando sarebbe giunta a una fine normale e naturale. Allora, in un anno o giù di lì, avrebbe condotto una vita di pace interiore. Chi ha un cuore più grande del più grande, che va da qui a là per essere al servizio delle persone povere e sofferenti, alla fine diventerà un perfetto estraneo all'inquietudine. La sua vita di ritiro, per me, era forse un'esperienza necessaria per la piena preparazione di una vita interiore di silenzio, pace e beatitudine. Se la principessa Diana fosse vissuta più a lungo, come Madre Teresa, la sua vita sarebbe diventata calma e tranquilla. La sua vita sarebbe stata dedicata al servizio all'umanità e alla realizzazione personale ad ogni livello.