Domanda: Qual è la cosa migliore che posso dare a mio figlio?

Sri Chinmoy: La cosa migliore che puoi dare a tuo figlio è la tua quotidiana invocazione del Nome del Supremo. Al mattino presto ripeti sette volte “Supremo” davanti a tuo figlio. Metti la tua mano delicatamente sul suo cuore e ripeti “Supremo” con tutta l’anima. Fallo di nuovo la sera. Questa è la cosa migliore.

Se il bambino sa parlare, insegnagli come prima e più importante cosa a dire “Supremo”, se si fa ciò, il bambino può iniziare a pregare. Il bambino farà il progresso più veloce seguendo il tuo esempio. Se i genitori pregano e meditano insieme, il bambino non dovrebbe essere lasciato in un’altra stanza. Il bambino deve osservare cosa fanno i genitori, se i genitori fanno sempre la cosa giusta, la cosa spirituale, il figlio li imiterà. Se la madre beve latte, il bambino subito berrà latte. Qualsiasi cosa i genitori gli insegnano, il bambino la apprende. Quando i genitori fanno progresso, anche i figli faranno progresso.

Domanda: Perché raccomandi di usare la parola “Supremo” come Nome di Dio?

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Sri Chinmoy: Tutte le religioni hanno lo stesso Dio, ma Lo chiamano in modi differenti. Un uomo sarà chiamato “padre” da una persona: "fratello” da un’altra e “zio” da un’altra ancora. Quando va in ufficio è chiamato con il suo cognome. Quando è con i suoi amici, lo chiameranno con il nome proprio. È la stessa persona, ma è chiamato in modi diversi, in funzione della connessione che si ha con lui. Similmente, anche Dio è chiamato in modi diversi, in rapporto al sentimento di amore e dolcezza che si ha con Lui. Invece di usare la parola “Dio”, io uso soprattutto la parola “Supremo”, perché sento che ci dà una connessione più intima con Lui.

Generalmente quando diciamo “Dio”, sentiamo che Egli incarna un’altezza che è statica, sentiamo che ha raggiunto la Sua Altezza e si è fermato, non ha una coscienza che si evolve costantemente. Quando, invece, diciamo “Supremo”, stiamo parlando con il Signore Supremo, che non solo ha raggiunto la Altezza assoluta, ma in ogni istante va oltre, va oltre e trascende l’Aldilà.