La barca-servizio e il barcaiolo dell'amore, parte 1

Ritorna all'indice

Parte I — Amore, devozione e resa

Introduzione dell'autore: amore, devozione e resa

L'amore è azione. La devozione è pratica. La resa è esperienza.

L'amore è realizzazione. La devozione è rivelazione. La resa è manifestazione.

L'amore è il senso della vita. La devozione è il segreto della vita. La resa è lo scopo della vita.

Nel mio amore, vedo Dio la Madre. Nella mia devozione, vedo Dio il Padre. Nella mia resa, vedo Dio la Madre e Dio il Padre insieme in un solo corpo.

L'amore senza devozione è assurdo. La devozione senza resa è futilità.

L'amore con la devozione è stato l'inizio del mio viaggio. La devozione con la resa è la conclusione del mio viaggio.

Amo il Supremo perché provengo da Lui. Mi dedico al Supremo perché desidero tornare a Lui. Mi arrendo al Supremo perché Lui vive in me e io in Lui.

— Sri Chinmoy

Amore

Amore: L'amore è il legame interiore, la connessione interiore, il collegamento interiore tra l'uomo e Dio, tra il finito e l'Infinito. Dobbiamo sempre avvicinarci a Dio attraverso l'amore. Senza amore, non possiamo diventare tutt'uno con Dio. Se percorriamo il nostro sentiero con amore assoluto, non possiamo mai mancare di raggiungere Dio o di realizzarLo, né nella nostra vita né nell'umanità.

L'amore è la chiave segreta che permette all'essere umano di aprire la Porta di Dio. Dove c'è amore, amore puro, amore divino, c'è realizzazione. Dove non c'è amore, è tutta miseria, frustrazione e morte. Il primo passo nel nostro viaggio è l'amore, il secondo passo è la devozione e il terzo passo è la resa. Per prima cosa dobbiamo amare Dio. Poi dobbiamo dedicarci solo a Lui e infine dobbiamo essere ai Suoi Piedi e realizzarci.

Che cos'è l'amore? Se amore significa possedere qualcuno o qualcosa, allora quello non è vero amore; quello non è puro amore. Se amore significa dare e diventare tutt'uno con tutto, con l'umanità e la divinità, allora quello è vero amore. Il vero amore è la nostra totale unità con l'oggetto amato e con il possessore dell'amore. Chi è il possessore dell'amore? Dio.

Chi amiamo? Amiamo il Supremo in ogni individuo. Quando amiamo il corpo, ci leghiamo; quando amiamo l'anima, ci liberiamo. È l'anima nell'individuo, il Supremo in ogni essere umano, che dobbiamo amare.

Niente può essere più grande dell'amore. Dio è grande solo perché ha un Amore infinito. Se vogliamo definire Dio, possiamo definirlo in milioni di modi, ma desidero dire che nessuna definizione di Dio può essere adeguata come la definizione di Dio come tutto Amore. Quando diciamo 'Dio', se la paura ci viene in mente, allora siamo a milioni e miliardi di miglia di distanza da Lui. Quando ripetiamo il nome di Dio, se l'amore viene in primo piano, allora la nostra preghiera, la nostra concentrazione, la nostra meditazione, la nostra contemplazione sono autentiche. Non ci può essere saggezza più grande, conoscenza più grande dell'amore. Preghiamo Dio. Come mai? Preghiamo Dio solo perché Dio è tutto Amore. Dio non è come un maestro di scuola con una verga di ferro che ci colpisce continuamente. Proprio perché Dio è tutto Amore, tutta Compassione, noi andiamo verso di Lui e non verso qualcun altro. La conoscenza suprema risiede nell'amore.

Il mondo esiste solo perché l'amore esiste ancora sulla terra. Se questa unica qualità divina lasciasse il mondo, allora non potrebbe esserci esistenza sulla terra. Nessun'altra qualità divina può creare, sostenere e realizzare Dio qui sulla terra come la qualità dell'amore. L'amore divino non significa uno scambio emotivo di pensieri o idee umane, ma significa la realizzazione dell'unità. A volte può richiedere la massima Giustizia; a volte può richiedere infinita Compassione. Dentro la Compassione infinita, sentiremo il soffio vivo dell'amore. Di nuovo, dentro la Giustizia suprema, sentiremo la presenza viva dell'amore.

Non possiamo legare l'amore divino con i nostri pensieri, idee o ideali umani, ma possiamo legare l'amore divino attraverso il costante sacrificio di sé. L'Amore divino è infinito, ma possiamo legare l'Infinito in noi attraverso il sacrificio di sé. Cos'è questo sacrificio di sé? Il sacrificio di sé è il nostro desiderio costante e il nostro pianto interiore di essere plasmati solo dall'Altissimo in noi, dal Pilota Interiore in noi. Ma anche se offriamo la nostra obbedienza sincera e piena d'anima al Pilota Interiore in noi stessi, non abbiamo ancora adempiuto totalmente la nostra parte. Ma se possiamo dire con coraggio e sincerità al Pilota Interiore che è Lui che sarà responsabile delle nostre vite, della nostra realizzazione e della manifestazione della nostra anima sulla terra, solo allora il nostro ruolo sarà totalmente adempiuto.

Amore significa accettazione. Cosa accetteremo? Accetteremo questo nostro mondo che è intorno a noi e dentro di noi. Se non accettiamo il mondo, che è il Corpo esteriore di Dio, allora neghiamo e neghiamo Dio in silenzio e in segreto, se non categoricamente. Dopo aver accettato il mondo, dobbiamo servire il mondo che abbiamo accettato. Se vogliamo servire il mondo nel modo in cui il mondo vuole essere servito, allora rimarremo sempre nell'ignoranza. Allo stesso tempo, non saremo in grado di gettare un briciolo di luce sui problemi interiori ed esteriori del mondo. Dobbiamo servire il mondo nel modo in cui il nostro Pilota Interiore vuole che lo serviamo. Quindi, non ci limiteremo a soddisfare il Supremo in noi, ma adempieremo il Supremo nel mondo.

Proviamo una sorta di gioia quando ci identifichiamo con qualcuno che è tutta paura. Andiamo ad aiutarlo a risolvere il suo problema, e poi veniamo presi dalla sua paura. Usciamo per simpatizzare con gli altri, quindi soffriamo con loro e quindi non possiamo uscire dalla loro sofferenza. È vero, è bene identificarsi con la sofferenza degli altri, ma è una follia identificarsi con i problemi di qualcuno quando non possiamo renderlo più audace o più coraggioso, quando non possiamo aiutarlo ad affrontare la realtà o a vedere la forza divina in se stesso. A che serve mostrare compassione a qualcuno quando non possiamo mostrargli il nostro potere più caloroso o dargli una guida solida verso la luce?

Come possiamo aiutare le nostre sorelle e fratelli del mondo? Possiamo aiutarli se diventiamo tutto amore per Colui che è eternamente Tutto-Amore. Amiamo l'Uno, la radice dell'albero. Allora vedremo che anche i rami, le foglie e il fogliame dell'albero sentiranno il nostro amore. Ogni individuo che adempie Dio e la Sua creazione incarna la Premura vivente di Dio e il Sacrificio vivente. Ed è in questa Premura e Sacrificio che Dio e l'uomo si compiono entrambi.

Devozione

Devozione: La devozione è la qualità senza paura della nostra anima. Devozione non significa mendicare da qualcuno. Devozione significa servizio dedicato al bambino divino che è in noi. Significa intensità, l'intensità che ci fa sentire tutt'uno e non l'intensità che ci separa e ci frustra. Devozione significa entrare nella parte superiore della propria esistenza. La devozione è il sentimento più dolce in noi, il sentimento di unione con qualcosa di più alto e più profondo in noi. È la connessione più intima con il nostro sé migliore, il sé più puro, il sé superiore, più nobile e più profondo. È la più dolce consapevolezza della Verità.

Chi è il sé superiore nell'aspirante? Il sé superiore è il Maestro; e se l'aspirante raggiunge il sé superiore, allora può vedere che lui e il Maestro sono totalmente uno. Se l'aspirante vuole conoscere il suo sé più elevato, che è Dio, può conoscerlo attraverso la sua unità con il Maestro, poiché il Maestro e Dio sono diventati uno. Come? Il Maestro è diventato tutt'uno con Dio grazie alla sua Realizzazione del Sé e alla conoscenza del Sé. È diventato un canale diretto di Dio e questo canale può essere utilizzato sia da Dio che dall'aspirante.

Se mi dedico davvero, come posso separarmi dalla cosa a cui aspiro? Non posso essere separato dal più alto, dal più profondo e dal più lontano. Una goccia entra e diventa l'oceano infinito. Offrendoci interamente, non perdiamo nulla.

Nella vita spirituale, se si vuole fare rapido progresso, allora desidero dire che la devozione è l'unica risposta. Se c'è devozione nell'intero essere, allora si può bere il nettare ogni giorno nel proprio risveglio spirituale, disciplina spirituale e realizzazione spirituale. È la devozione che ci dona dolcezza nella nostra vita e ci porta alla Fonte del nettare che rende immortale la vita.

Resa

Resa: Se non abbandoniamo la nostra ignoranza, imperfezioni e limitazioni — le nostre qualità e capacità finite — all'Aldilà infinito, allora rimarremo sempre separati dall'Aldilà infinito. Dobbiamo arrenderci totalmente e senza riserve. E questa resa, dobbiamo sapere, è all'Altissimo in noi; è la resa del finito all'Infinito.

Con il nostro ego umano, la nostra volontà o determinazione umana, con il nostro incessante sforzo umano, non possiamo cambiare o trasformare la faccia del mondo. È impossibile! Ma ciò non significa che lo sforzo personale o umano sia inutile. Lo sforzo personale deve essere fatto costantemente, instancabilmente e spontaneamente. Ma dobbiamo invocare il Potere supremo che ci ispira, segretamente e silenziosamente, a compiere questo sforzo personale. Lo sforzo personale non ha esistenza propria. È il Potere superiore divino, il Potere superiore dell'Aldilà infinito, che segretamente ci nutre e ci ispira a esercitare il nostro sforzo personale, volontà e determinazione in tutto ciò che diciamo, facciamo e diventiamo.

'Resa' è una parola molto complicata nel nostro dizionario spirituale. Un aspirante può usare la parola 'resa' a proposito o a sproposito, ma quando arriva la questione della resa, uno studente è pronto a tutto tranne che alla resa.

Un discepolo una volta andò da un grande Maestro spirituale e disse: "Sto arrendendo la mia intera esistenza a te. D'ora in poi sarò tuo schiavo." Il Maestro spirituale disse: "Allora fa' questo." Il discepolo rispose: "Oh, no. È troppo difficile. Tranne questo, farò qualsiasi cosa." Allora il Maestro disse: "Allora fa questo." Di nuovo il discepolo disse: "Oh no, è troppo difficile. Farò qualsiasi altra cosa." Così per venticinque volte il povero Maestro spirituale è stato rifiutato. Allora il Maestro disse: "Certo, tu sei il mio miglior discepolo. Non ci può essere nessuno così grande, sincero, devoto come te."

So che la resa è più difficile in Occidente che in Oriente, ma 'difficile' è una cosa e 'impossibile' è un'altra. Se qualcuno dice che la pianta della resa, l'albero della resa, non può crescere in Occidente, dico che si sbaglia del tutto. Qui in Occidente si può osservare la resa nel suo senso più vero, nel suo senso più divino, sebbene sia raro.

Quando sto davanti a te, quando mi inchino, a chi mi inchino? Mi inchino al Supremo in te. E quando ti inchini, quando incroci le mani, ti inchini al Supremo dentro di me. Il mio massimo e il tuo massimo non possono mai essere due cose diverse. Il tuo massimo e il mio massimo sono lo stesso, ma io sono consapevole del tuo massimo e sfortunatamente tu non lo sei. Ecco perché inculco costantemente in voi l'idea che ognuno di noi è un figlio eletto del Supremo, il figlio più caro del Supremo, e che abbiamo infinite opportunità e capacità di realizzare il Supremo qui sulla terra.

Sviluppiamo la saggezza suprema attraverso il nostro amore, devozione e resa. Le persone hanno l'impressione sbagliata che la conoscenza suprema sia qualcosa che proviene da un libro. Ma l'aspirante si è reso conto che i libri danno solo informazioni mentali. La conoscenza viene solo da Dio, che è Amore. Non siamo soddisfatti delle informazioni. Siamo soddisfatti solo della nostra esistenza interiore, della nostra realtà interiore, della nostra visione trascendentale. Non possiamo solo raggiungere, sentire e realizzare la Luce, ma possiamo diventare la Luce se ogni giorno rinnoviamo l'amore, la devozione e la resa della nostra anima alla Volontà del Supremo.

Parte II — Domande e risposte

Domanda: Sono uno studente. Come posso studiare e continuare a tenere Dio davanti a me?

Sri Chinmoy: È molto facile. Se studi per ottenere un diploma in modo da essere riconosciuto da tutti, se studi per diventare la persona più saggia della terra in modo da diventare il maestro del mondo, allora è impossibile per te tenere Dio davanti a te . Se senti di volere una laurea per il tuo nome e la tua fama, per il tuo stesso successo sulla terra, allora non puoi mettere Dio davanti a te.

Devi sentire che stai studiando solo perché senti la necessità di compiacere Dio, solo perché Dio vuole che tu cresca e studi. Non vuole che qualcun altro studi. Vuole che tu studi. Devi sentire tutto il tempo che stai studiando non per compiacere te stesso, non per compiacere i membri della tua famiglia, ma solo per compiacere Dio. Senti che Dio è come una madre che guarda il suo bambino che studia. Pur compiacendo Dio, stai compiacendo i tuoi genitori, stai compiacendo i tuoi parenti, stai compiacendo te stesso. Ma Dio dovrebbe venire prima.

Lo studio è esso stesso una specie di servizio. Devi considerare il tuo studio come una forma di servizio a Dio. Se studi bene e prendi buoni voti perché ritieni che questo sia il tuo servizio a Dio, allora stai compiacendo Dio. Oggi Lui vuole che tu studi, domani quando finirai il tuo corso, Dio ti chiederà interiormente di fare qualche lavoro. Allora lo farai. Dopodomani potrebbe chiederti di fare qualcos'altro. Quindi in ogni campo devi compiacere Dio a Modo Suo.

Lo studio non è un ostacolo sul sentiero spirituale. Studi sei, sette, otto ore al giorno. Devi disciplinarti. Tra qualche anno, le capacità che acquisirai studiando, potrai applicarle alla tua vita spirituale. La disciplina in ogni ambito della vita va apprezzata e ammirata, perché è un tipo di forza. Con questa forza Dio ti chiederà di costruire o di rompere qualcosa. Se hai forza nelle braccia, puoi sollevare un peso pesante. Se qualcosa deve essere rotto, puoi romperlo. E ancora, se qualcosa deve essere aggiustato, puoi pure farlo.

Domanda: Come si dovrebbe aiutare gli altri?

Sri Chinmoy: Se qualcuno non è sincero, se si esibisce in nome della filantropia, se non aiuta devotamente le persone, se sente che è il suo stesso ego che lo costringe ad aiutare le persone, allora questo non è servizio amorevole. Puoi servire qualcuno con devozione o puoi fare qualcosa per qualcuno perché vuoi nutrire il tuo ego. Puoi dare soldi a una persona bisognosa per compiacere Dio; e ancora, puoi dare soldi a qualcuno per aumentare il tuo ego.

Aiutare gli altri per nutrire il proprio ego è inutile. Devi sapere che è un grave errore e che ritarderà il tuo progresso. Quindi la cosa migliore è vedere se ricevi un comando interiore di aiutare gli altri. Se ritieni di avere un comando interiore di lavorare in questo modo, la cosa succesiva da parte tua è farlo con devozione. Dovresti essere grato al Pilota Interiore per averti autorizzato a servirLo in questo modo. Ma se non ricevi un comando da una fonte interiore e superiore, allora devi sapere che le tue azioni sono motivate dal tuo ego: in tal caso, dovresti fermarti.

Quindi, quando uno vuole aiutare gli altri, deve prima determinare il motivo di questo desiderio. È motivato dall'ego o è il desiderio dell'anima? Se il cercatore è sincero, ma non ha un Maestro spirituale, può ricevere la guida divina andando in profondità attraverso la meditazione. D'altra parte, se ha stabilito una vera unità interiore con la coscienza di un Maestro spirituale, il Maestro consiglierà l'aspirante e si assumerà anche la responsabilità dell'azione del discepolo.

Anche la tempistica di ogni azione è significativa. Se è Volontà di Dio che la persona che cerca aiuto riceva aiuto in quel momento, e attraverso quel particolare aspirante, allora l'aspirante sarà guidato a farlo, o attraverso la propria meditazione, o dal suo Maestro spirituale. Il Maestro dirà quale azione è richiesta e se ne assumerà la responsabilità. Tuttavia, se l'aspirante intraprende qualche azione da solo, e se non è Volontà di Dio che il ricevente sia aiutato in questo modo o in questo momento, allora questo atto è contrario al bene supremo sia del ricevente che dell'aspirante. In questo caso, l'aspirante deve ora assumersi la responsabilità di qualsiasi azione sbagliata.

Domanda: Qual è l'atteggiamento che si dovrebbe avere mentre si aiuta gli altri?

Sri Chinmoy: Mentre aiuti gli altri devi sentire che l'aiuto che stai dando non viene da te. Non sei tu che aiuti, guidi o formi una persona in particolare: è il tuo Pilota Interiore. Devi diventare un semplice canale. Mentre tocchi qualcuno o parli con qualcuno, senti di essere solo il canale.

Supponiamo di non sapere quale sia la verità, ma di avere aspirazione e sincera premura per qualcuno. Vuoi aiutarlo, ma non sai cosa dirai. In quel momento, non farti alcuna idea su come aiutarlo, o cosa gli dirai o come ti avvicinerai alla verità. Rendi la tua mente un vaso vuoto. Quindi lascia che il vaso sia pieno della Luce e della Saggezza di Dio e condividilo con lui. Come puoi farlo? Puoi farlo solo attraverso la tua costante resa.

La parola "arrendersi" è molto difficile da capire, ma una volta che inizi davvero ad arrenderti, vedrai che è molto semplice. Ti arrendi all'Altissimo, a quella parte di te che ancora ti rimane nascosta. Arrendersi non significa arrendersi a una terza persona, a qualcuno che ti è estraneo e che ti utilizzerà a modo suo. No! Sei tu che stai entrando nella tua parte più alta e più profonda, e una volta fatto questo, puoi lasciare che il più alto e il più profondo fluiscano attraverso di te per aiutare l'altra persona.

Puoi e dovresti aiutare le persone, ma mentre aiuti le persone a senti che sei solo uno strumento, un canale, e non un colui che agisce. Se assumi l'atteggiamento di chi agisce, se senti che stai aiutando, allora, indipendentemente da quanto tu possa essere spiritualmente avanzato, il tuo aiuto non sarà di alcuna utilità. Ma quando ti senti uno strumento, allora in qualsiasi momento sei autorizzato ad aiutare. Allo stesso tempo, bisogna sapere se ha davvero qualcosa da offrire o meno. Alcune persone hanno un grande ego e con il loro ego vogliono aiutare. Ci sono altre persone che hanno semplicemente la sensazione spontanea di dover aiutare le persone. Non è dovuto al loro ego, ma stanno pure commettendo un errore, perché non agiscono come strumenti coscienti del Supremo. Poi c'è una terza categoria di persone: quelle che hanno la capacità e che sono costantemente guidate dal Divino, il Supremo. Aiutano e servono le persone perché è il Divino che vuole che le aiutino.

Nel tuo caso, dovresti continuare ad aiutare le persone, ma solo con l'idea che rimarrai sempre fedele alla tua Fonte perenne, la tua Fonte interiore. Per favore, sii sempre fedele alla tua causa interiore e alle tue capacità interiori. Sappi fino a che punto puoi portare una persona e fino a che punto puoi assumerti la responsabilità di una persona. Inoltre, quando stai aiutando qualcuno, cerca di vedere il fine ultimo. Altrimenti i soccorsi di oggi si trasformeranno domani in problemi più grandi e più difficili.

Domanda: Se una persona è fondamentalmente un umanitario ma non riesce a raggiungere la realizzazione di Dio, quale sarà il suo stato spirituale quando morirà?

Sri Chinmoy: Se uno non cerca Dio, non Lo realizzerà mai. Un umanitario non sarà mai in grado di realizzare Dio a meno che non entri coscientemente in un sentiero spirituale. Può essere sincero, può aiutare gli altri, può fare cose buone per il resto del mondo; ma questo non basta per realizzare Dio. Per realizzare Dio bisogna avere aspirazione.

Per essere di vero servizio interiore all'umanità, dobbiamo ottenere qualità divine da Dio. A meno che e finché non avremo queste qualità divine, cosa possiamo offrire all'umanità? Coloro che stanno veramente aiutando l'umanità lo stanno facendo per esplicito comando di Dio.

Domanda: Vorrei capire più chiaramente la distinzione tra aiutare l'uomo e servire l'uomo. Penso che sia molto facile confondere i due.

Sri Chinmoy: Non c'è bisogno di confusione; possiamo facilmente dire se stiamo aiutando o servendo. Quando serviamo qualcuno, abbiamo umiltà. Ma quando sentiamo che stiamo aiutando qualcuno, in quel momento l'orgoglio, la vanità e l'ego si fanno subito avanti. Quando aiutiamo, sentiamo di avere più capacità di qualcun altro, e quando veniamo aiutati, sentiamo di avere meno capacità. Questo aiuto porta immediatamente orgoglio, vanità e un sentimento di superiorità o inferiorità. Ma quando serviamo con l'anima, non può esserci orgoglio perché non ci sentiamo superiori. Sentiamo di servire il Supremo negli altri. Quando ti servo gente, vedo la divinità dentro di te. Il mio ruolo nel Gioco cosmico è di farti sentire che dentro di te c'è il Pilota Interiore. Quando serviamo, facciamo sentire all'altra persona la presenza del Supremo dentro di sé.

Anche nel ruolo di cercatore, se non si aspira, arriva l'orgoglio. E si se sente che si sta aiutando, allora automaticamente l'orgoglio inconscio viene alla ribalta. Un cercatore serve un grande Maestro e diventa orgoglioso perché ha l'opportunità di servire un tale Maestro. Ma invece dell'orgoglio, dovrebbe provare gratitudine. Dovrebbe offrire la sua sincera preghiera e apprezzamento perché gli viene data la possibilità di essere di servizio. Se il Maestro vede che il suo attuale assistente è pieno di orgoglio o vanità, può facilmente sostituirlo con qualcun altro.

Dobbiamo stare attenti quando usiamo il termine 'aiuto'. Solo il Pilota Interiore può aiutarci, guidarci e plasmarci. Usiamo la parola 'servizio'. Quando serviamo un Maestro dobbiamo stare molto attenti. Oggi qualcuno è vicino al Maestro, ma domani quella stessa persona può essere gettata nell'angolo più lontano del globo se abusa delle benedizioni del Maestro. Si deve sentire che il suo servizio è la più grande opportunità e non può abusarne. Se qualcuno è gonfio di orgoglio perché il suo Maestro lo sta apprezzando, allora ci sarà immediatamente una caduta. Se l'opportunità di servire il Maestro viene sfruttata in modo improprio, sarà tolta. Dobbiamo essere umili. Se non svolgiamo bene il nostro ruolo, allora Dio ha tutto il diritto di cambiare lo strumento.

Il vero servizio è reso con umiltà, e viene solo con vera e costante aspirazione. Quando aspiriamo vogliamo salire. Vediamo che i mondi superiori sono molto più elevati di noi, così automaticamente diventiamo umili.

Domanda: Come si può servire il Supremo?

Sri Chinmoy: Per favore, senti che cose prioritarie vengono prima. Al mattino presto, quando ti alzi, prova subito a pensare al Supremo. Questa è la prima cosa che dovresti fare. Poi pensa alle cose che fai ogni giorno. Fai venti, trenta o quaranta cose ogni giorno. Prima di fare ogni cosa, dovresti cercare di ricordare il Supremo.

Ci vuole solo un minuto. Poco prima di mangiare, pensa al Supremo. Dopo aver conversato con una persona e stai per parlare con qualcun altro, medita per un minuto. E se vedi che non hai tempo, prova a meditare non appena sei libero. Ogni volta che cambi attività, medita sul Supremo solo per un minuto. La tua meditazione dovrebbe essere piena d'anima e non meccanica. Se desideri essere costantemente aiutato e guidato dal Supremo, ricordati di Lui ogni volta che entri in contatto con un essere umano o un oggetto.

Domanda: Che posto occupa il lavoro nella vita spirituale?

Sri Chinmoy: Ci sono alcuni Maestri spirituali che permettono ai loro discepoli di vivere vite vagabonde. Questi discepoli sono come parassiti; oggi sono qui, domani sono da qualche altra parte. Il nostro sentiero non è così. Chiedo ai miei discepoli di lavorare o di studiare. Se lavori, se guadagni una vita dignitosa e modesta e se conduci una vita normale, sarò molto felice. È assolutamente necessario condurre una vita normale.

Devi sentire che il lavoro, se lo fai con devozione, è la preghiera del corpo. La preghiera del corpo è necessaria, assolutamente necessaria, per compiacere Dio. Come il cuore prega, anche la mente, il vitale e il corpo devono pregare. Quando diciamo che il corpo deve pregare, dobbiamo sapere che questa preghiera si fa solo attraverso il servizio disinteressato.

Domanda: Se il mio è principalmente un approccio devozionale a Dio, dovrei anche unire il servizio dedicato [karma yoga] e la conoscenza [jnana yoga]?

Sri Chinmoy: Se pratichi jnana e karma yoga così come il bhakti yoga, questo aiuterà il tuo progresso piuttosto che ostacolarlo. Se hai una famiglia devi fare i tuoi doveri familiari. Servendo i tuoi figli e il resto della tua famiglia stai anche servendo Dio. Allo stesso tempo, devi anche avere conoscenza per capire come opera Dio all'interno della tua famiglia o nel mondo. Quindi, se riesci a combinare queste tre cose: l'atteggiamento di servizio, l'atteggiamento di devozione e l'atteggiamento di conoscenza, allora puoi fare un meraviglioso progresso.

Ma allo stesso tempo, devi sapere quale sentiero ti ispira di più. Ogni anima ha il suo modo di lavorare e ogni persona è ispirata a fare qualcosa secondo le propensioni della propria natura. Se accettiamo tutti i sentieri — servizio, devozione e conoscenza — è di grande aiuto; ma allo stesso tempo, dobbiamo scegliere il sentiero che ci dà più gioia e dare più importanza a questo.

Domanda: Qual è l'importanza del servizio disinteressato?

Sri Chinmoy: Il servizio dedicato e devoto è di fondamentale importanza per ogni discepolo. Questo servizio può essere di vari tipi: può essere un lavoro fisico o può assumere la forma di un'offerta di pensieri devoti, idee, amore e premura. Fisicamente puoi fare un servizio dedicato e spiritualmente puoi fare un servizio dedicato. Anche finanziariamente e materialmente puoi fare un servizio dedicato. Ogni discepolo ha l'opportunità di servire il Centro, che è la sua casa spirituale, e il Supremo. Ogni persona può essere il vero Orgoglio divino del Supremo. Il servizio fisico, il servizio vitale, il servizio mentale, il servizio psichico e il servizio dell'anima possono essere offerti ai Piedi del Supremo.

Il servizio più grande è avere un'unità cosciente e arresa con il Maestro e il Supremo. Ma tutti questi altri tipi di servizio aiutano considerevolmente ad entrare nella vita incondizionatamente arresa. Inizia da dove sei ora e offri in ogni momento il tuo servizio dedicato alla Volontà del Supremo.

Il più grande beneficio lo riceverai solo quando sarai totalmente uno con me nel mondo interiore. Se sei veramente tutt'uno con me nel mondo interiore, puoi facilmente essere tutt'uno con me nel mondo esteriore. Se entri nel mondo interiore dal mondo esteriore, potresti fallire, ma dal mondo interiore se vai nel mondo esteriore, sei sempre destinato ad avere successo. Mentre lavori, per favore, prova a sentire che nel mondo interiore stai marciando con me. È la dedizione interiore che offri nelle tue attività esteriori. È il mio respiro interiore che stai respirando coscientemente.

Ancora e ancora desidero dirvi che ogni discepolo, se è abbastanza sincero, può pretendere di essere il figlio prescelto e lo strumento del Supremo. Ma deve consapevolmente conoscere, sentire e realizzare che è un'anima incondizionatamente arresa del Guru onniveggente, amante e appagante, il Guru di tutti i Guru, il Supremo. Il Supremo è l'unico Guru, qui sulla terra e là in Cielo. C'è un solo Guru ed è il Supremo. Cerchiamo di compiacerLo nel modo in cui Egli vuole che noi Lo compiacciamo. Proviamo; ci riusciremo. Marceremo tutti verso la Meta e saremo realizzati.

Domanda: Quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento mentre svolgiamo un servizio disinteressato per te?

Sri Chinmoy: Puoi lavorare per me dalle dieci alle quindici ore al giorno, ma se il tuo atteggiamento è sbagliato non otterrai nulla dalle tue azioni. Inoltre, queste stesse cose che stai facendo possono essere fatte da qualcun altro. Credimi, nessun mio discepolo è indispensabile, non importa quale incarico ricopra. Ancora una volta, anch'io non sono indispensabile. Agli occhi del Supremo, io sono una minuscola goccia. Se io, che dovrei essere il tuo leader, non sono indispensabile, allora come pensi di essere tu indispensabile? Il leader stesso può essere rimosso dal Supremo.

L'azione devota, l'azione arresa, può essere equivalente alla contemplazione. Quando ti chiedo di fare qualcosa, per favore senti che è attraverso un'azione devota che sto cercando di portarti più vicino a me, alla realtà divina in me. Questa è un'opportunità, una vera opportunità per te. Puoi avvicinarti a me attraverso la meditazione e puoi avvicinarti attraverso un'azione dedicata. La meditazione è un modo; l'azione dedicata è un'altra.

C'è azione interiore e azione esteriore. Se chiedo a qualcuno di fare qualcosa, questa è un'azione esteriore. Attraverso la sua azione devota crescerà vicino a me. Ma se tu, a cui non ho chiesto di svolgere quel particolare lavoro, puoi interiormente offrirmi il tuo sincero desiderio che faccia bene questo lavoro, allora quella è la tua azione interiore. Se chiedo a qualcun altro di fare qualcosa e se diventi geloso o ti senti infelice, allora ottieni zero su cento. Inoltre, stai creando inconsciamente un problema per quella persona. La tua gelosia, i tuoi pensieri non divini e altri elementi sbagliati entrano in lui e gli viene impedito di compiere la sua azione. Inconsciamente diventa vittima di quei pensieri e quindi non può compiere devotamente la sua azione.

Ma se vuoi ottenere cento su cento, allora quando ho chiesto a una persona in particolare di fare qualcosa, invierai la tua buona volontà. "Oh, speriamo che lo faccia bene, speriamo che lo faccia bene." La tua azione dedicata sarà in quel momento la buona volontà. Quindi, quando fa la cosa nel piano esteriore e ottiene cento su cento, anche tu sei destinato a ottenere lo stesso.

Nel nostro Centro spirituale, tutti sono coinvolti. Se chiedo a qualcuno di fare qualcosa e lui lo fa, allora tutti ne traggono vantaggio. Se fai qualcosa di buono, anche gli altri ne traggono vantaggio. Ma se non fai bene, allora tutti diventano perdenti. Qui hai trovato una famiglia. Il tuo successo sarà accettato dagli altri come il loro successo. Il tuo fallimento deve essere accettato dagli altri come il loro fallimento. In questo modo, quando accetti il ​​fallimento o il successo degli altri come tuo, puoi davvero essere il mio figlio spirituale.

Domanda: Si dovrebbe provare a meditare mentre si fa un servizio disinteressato?

Sri Chinmoy: Quando fai un servizio disinteressato, un servizio per il Supremo, per favore guarda il materiale o l'oggetto su cui stai lavorando e senti che il lavoro è la tua meditazione. È sufficiente se fai bene il tuo lavoro. Non dovresti lasciarti distrarre guardando da una parte all'altra o parlando con gli altri. Molte, molte volte ho visto persone parlare, parlare, parlare e rendere il servizio disinteressato una sorta di piacere. Il servizio disinteressato è vera dedizione. La meditazione è molto buona, ma non è necessaria durante il servizio disinteressato. Ogni cosa ha il suo posto. Si dovrebbe meditare al momento della meditazione e fare servizio disinteressato, che è pure una forma di meditazione, al momento del servizio disinteressato.

Domanda: Che ruolo gioca il servizio disinteressato sul tuo sentiero?

Sri Chinmoy: Nel nostro sentiero, il servizio disinteressato gioca un ruolo considerevole. La meditazione e il servizio disinteressato sono entrambi di fondamentale importanza. L'aspirazione include sia la meditazione che il servizio disinteressato. Non possiamo separare il servizio disinteressato dalla meditazione. Quando meditiamo, andiamo in alto, molto in alto. Entriamo in un piano di coscienza superiore che poi cerchiamo di manifestarlo. Se non lo manifestiamo, Madre Terra non trae alcun beneficio da noi. Se ci arrampichiamo sull'albero e cogliamo i manghi, ci nutriamo, ma questo non aiuta affatto l'umanità. Ma se scendiamo e condividiamo con altri che non sanno arrampicarsi, allora avranno la forza di arrampicarsi anche loro sull'albero. Questo tipo di servizio disinteressato avvantaggia enormemente l'umanità.

Ogni volta che svolgiamo un servizio disinteressato, aumentiamo la nostra capacità. Dio è onnipresente. Egli è la Coscienza universale. Quando svolgiamo un servizio disinteressato, sentiamo l'unità con il resto dell'umanità e diventiamo tutt'uno con questa Coscienza universale. Ogni momento in cui facciamo qualcosa disinteressatamente allarghiamo la nostra coscienza dall'uno ai molti. Prima l'unità inizia con i nostri fratelli e sorelle spirituali e poi si diffonde nel resto del mondo. Qui è un'espansione, una scoperta della propria realtà che si compie nell'autoespansione.

Ma dobbiamo sentire che questo servizio disinteressato non è un atto di sacrificio: è un atto di scoperta. Se lo prendiamo come sacrificio, svilupperemo una specie di ego. "Sto sacrificando tutto per gli altri, e sono tutti compagni inutili. Non mi danno nulla in cambio. Io sono l'unico che dà e gli altri ricevono soltanto." Se la prendiamo in questo modo, svilupperemo solo il nostro ego sottile, che è il vero ladro in noi.

Ma se prendiamo il nostro servizio disinteressato come un atto di scoperta, scopriamo che stiamo solo allargando la nostra coscienza. La nostra mano ci fa sentire che anche la nostra gamba fa parte del nostro essere. Senza la nostra mano non possiamo essere perfetti; senza la nostra gamba non possiamo essere perfetti; senza l'occhio o il naso non possiamo essere perfetti. Ogni arto del nostro corpo è ugualmente importante.

Domanda: I discepoli dovrebbero accettare il servizio di altri discepoli?

Sri Chinmoy: Ci sono persone che si rallegrano offrendoti questo servizio. Allora perché dici che non vuoi accettarlo, che vuoi essere indipendente? Dici che non vuoi disturbare nessuno o sfruttare il servizio di nessuno. Ma ci sono persone sulla terra che fanno progresso solo servendo le loro sorelle e fratelli spirituali. Facendo qualcosa per te, stanno facendo l'equivalente della meditazione.

Ci sono discepoli che occasionalmente non vanno a meditare perché lavorano per il Centro. Mentre stanno lavorando ottenengono molto. Tutta la loro attenzione in quel momento è concentrata interiormente su di me. Proprio perché stanno servendo il Supremo in me, hanno esteso la loro coscienza e stanno ottenendo il risultato della vera meditazione. Il loro servizio è il loro modo di meditare. Chiedi loro di meditare per cinque, dieci o venti minuti ed entreranno nel mondo dei sogni ad occhi aperti o del sonno. Ma quando servono il Divino in me, immediatamente la mia anima riconosce il loro servizio.

Domanda: Qual è il rapporto tra servizio e offerte d'amore al centro?

Sri Chinmoy: Finché voglio che tu svolga il tuo lavoro attuale, senti che non ti ostacola. Se uno è sincero e vuole servire nella mia missione, e se vedo che quella persona è ostacolata da forze non divine, allora dirò sicuramente a quella persona di lasciare il suo lavoro. Ma devi sentire che in questo momento è necessario che tu lavori. Devi sostenere te stesso. Inoltre, fai offerte d'amore al Centro. Il mio unico compenso è l'aspirazione e la regolarità, ma dipendiamo dalle offerte d'amore per mantenere il corpo fisico del Centro. Se aiutate a sostenere il corpo, la struttura fisica, il Centro, allora il denaro diventa in quel momento uno strumento.

Sono un uomo spirituale. Se vado in una drogheria e chiedo una patata e altre cose e provo a pagarla con la mia luce, mi cacceranno. In quel momento ho bisogno di potere materiale. Guadagni questi soldi con il sudore della tua fronte. Quando dai qualcosa è una forma di meditazione. Se dai un dollaro, senti che i tuoi sudati soldi sono la tua dedizione. Non c'è differenza tra la dedizione disinteressata e la vera meditazione. L'autodedizione è una forma di meditazione.

Ma devi sapere che i soldi non saranno in grado di vincolarmi. Ciò che potrà legarmi è l'amore, la devozione e la resa dei discepoli. Se mi dai milioni e milioni di dollari o se mi dai l'Empire State Building, la fame del Supremo in me per la Sua manifestazione infinita non sarà soddisfatta da questo. Ma se vengono devozione e dedizione, allora sono pienamente soddisfatto. Nella Gita, Krishna dice che se qualcuno gli dà una foglia, solo una foglia, è soddisfatto. Ma ancora una volta, coloro che stanno offrendo i loro soldi con un atteggiamento di devoto servizio sono di grande aiuto alla mia missione. Non sto sminuendo coloro che stanno dando, ma il loro servizio è di beneficio solo se lo stanno facendo con devozione e dedizione.

Se qualcuno mi dà migliaia di dollari e pensa: "Oh, dal momento che abbiamo dato migliaia di dollari, allora il Guru non ci rimprovererà; non ci minaccerà," non sarà di alcuna utilità. Provalo, vedrai, nessun vero Maestro spirituale può essere vincolato dal denaro. Puoi dare milioni di dollari e il giorno dopo ti verrà chiesto di lasciare il Centro se non sono soddisfatto del tuo progresso spirituale. Ma sarò il tuo vero schiavo devoto in ogni momento se mi dai una foglia con dedizione e devozione. Se puoi darmi un centesimo con dedizione e devozione, sarò in grado di metterlo ai piedi del Supremo. Ma se dai solo per sentire la tua importanza o per farmi sentire che sei molto grande, allora non è un servizio. In tal caso, non sarai in grado di fare progresso spirituale, progresso interiore. Al contrario, il denaro alimenterà il tuo stesso orgoglio, vanità e aspettativa conscia o inconscia. Se il tuo atteggiamento è buono, se vedo dedizione quando mi dai del denaro, allora è a tuo vantaggio, a mio vantaggio e a beneficio del Supremo.

Domanda: Come posso avvicinarmi a te, Guru?

Sri Chinmoy: Se ritieni che vicinanza significhi vicinanza fisica, allora quel tipo di vicinanza non ti aiuterà affatto. Nella vita spirituale, se ci si vuole avvicinare al Maestro, la via più efficace è attraverso il servizio costante e dedicato. La meditazione è indispensabile; tutti i cercatori devono meditare. Ma insieme alla meditazione, uno deve fare un servizio dedicato, e deve farlo con il massimo amore e resa.

Non è che lavorerai con l'anima solo quando ti chiederò di fare qualcosa per me in mia presenza fisica. Questo non è un servizio dedicato. È un'ingiustizia, un insulto al mio essere interiore, se tieni solo alla mia presenza fisica. Il servizio dedicato arriva quando senti la mia presenza interiore, non importa dove sei o dove mi trovo. I centri di Porto Rico, Giamaica, Indie occidentali e Svizzera svolgono un servizio dedicato. Ma non hanno la mia presenza fisica. Quello di cui hanno bisogno e quello che ottengono è la mia presenza interiore. Quindi, se qualcuno vuole avvicinarsi a me, deve coltivare la coscienza della mia presenza interiore.

Quando servi, aumenti la tua ricettività. In questo momento sei molto ristretto e la tua capacità di ricettività è molto limitata. Ma più servirai il Supremo, maggiore sarà la ricettività che avrai. Quando avrai ricettività in misura abbondante, sarai in grado di ricevere più benedizioni divine e più divina premura dal tuo Maestro spirituale.

Domanda: Come posso imparare a dedicarmi a te?

Sri Chinmoy: Ci sono due modi: uno è dedicarsi alla propria vita spirituale; un altro modo è essere devoti al Supremo in me. Quando qualcuno dice: "Voglio essere devoto a te," dico sempre che quella persona deve essere devota al Supremo in me, come io sono devoto al Supremo in lui.

C'è solo un Guru, un Maestro, ed è il Supremo. Per essere totalmente devoto, devi amare il Supremo in me infinitamente più di quanto ami qualsiasi altra cosa o chiunque altro sulla terra. Non è me che ami, ma il Supremo in me. Questo Supremo in me deve venire prima in ogni cosa. In quel momento non c'è madre, padre, fratello, sorella, moglie, marito. Se senti che c'è qualcuno che ti è più caro di me nella tua vita, allora sarà un errore. Il marito, la moglie, il fratello o la sorella sono tutti necessari, ma questa amicizia o unità dura venti, trenta, quaranta o cinquanta anni e poi scompare. Nella tua prossima incarnazione forse il tuo più caro amico o la persona più cara sulla terra non avrà nulla a che fare con te. Queste relazioni sono tutte temporanee. Stai camminando insieme, poi ti separi. Ma dovete ricordare che c'è un eterno Amico, un eterno Padre e Madre, e questo è il Supremo nel Maestro.

Devi sentire che colui che ti connette con l'Amato Supremo, che è tutto, dovrebbe essere il più importante nella tua vita. Ci sono molte, molte persone sulla terra che non sono collegate a Dio. Qui non mi prendo alcun merito. No! Vorrei solo dire che c'è qualcuno che sta lavorando per te, lavorando per tuo conto, e questo è il tuo Maestro. Esternamente potrei non parlarti per più di tre mesi, ma interiormente devi sentire che ti penso più di quanto tu pensi a te stesso. Il mio pensiero costante è per la tua perfezione, per la tua liberazione. Quando ti accetto come discepolo, non vengo come un superiore o un autocrate; vengo come un amico eterno che vuole mostrarti la Luce del Supremo. Una volta che ti mostro la Luce, la mia parte è finita. Se riesci a sentire che il Supremo in me è infinitamente più capace di fare cose per te o di darti cose di chiunque altro sulla terra, allora puoi facilmente diventare devoto.

In questo momento stai cercando di compiacere te stesso tutto il tempo, perché senti che ti ami di più. Ecco perché mangi, giochi e vai al lavoro. Fai di tutto per compiacere te stesso prima. Non c'è differenza tra te e le tue attività di vita. Entrambi sono come amici forti, amici molto intimi. Ma devi sentire che io sono qualcuno che è ancora più intimo per te delle tue attività nella vita. Solo allora scoprirai la devozione.

Diciamo che il tuo corpo, il tuo vitale e la tua mente sono da una parte e dall'altra le tue attività. Devi sentire che c'è un collegamento tra te e le tue azioni, e quello sono io. Sto cercando di ispirarti a fare qualcosa di buono, divino o immortale, per essere uno strumento scelto dal Supremo nella tua vita di aspirazione e realizzazione e nella vostra vita di attività e manifestazione. Divento il ponte tra la tua altezza e la tua manifestazione.

D'ora in poi, prova sempre a pensare a me prima di fare o dire qualcosa. Al mattino presto, prima che qualsiasi pensiero ti venga in mente, prova a visualizzarmi o a guardare la mia foto. Dopo aver visto la mia foto per alcuni secondi o un minuto, prova a sentire che il tuo respiro sta entrando nel mio cuore. Ciò significa che la tua esistenza vivente, la tua intera esistenza sulla terra, sarà sotto la mia cura amorevole. Il cuore significa amorevole premura, compassione e protezione. Quando espiri, senti che il tuo respiro sta entrando in me. E quando inspiri, senti che il tuo respiro viene direttamente dai recessi più intimi del mio cuore. Il respiro della purezza e della divinità, divinità realizzata o divinità manifestata, tu lo prendi da me; e la vita di imperfezione, impurità, incertezza, oscurità che viene dalla tua stessa esistenza, tu la getti in me. In questo modo, automaticamente, spontaneamente, puoi essere estremamente dedicato e devoto al Supremo in me.

Per favore, non aspettarti niente da me a modo tuo. Aspettati solo le cose che il Divino dentro di me, il Supremo dentro di me, vuole darti. Molto spesso le persone non possono dedicarsi totalmente al Supremo in me perché hanno le proprie aspettative. Ma è meglio non aspettarsi nulla perché Dio sa cosa è meglio. La madre sa cosa è meglio per il bambino; sa come nutrire il bambino e come dargli gioia. Chi si prende cura di te è sempre cosciente, sempre attento, pensa sempre a te. In tal caso, non è necessario aspettarsi nulla.

Quando non hai aspettative, è perché hai la convinzione interiore che Lui, l'Onnisciente, l'Onnipotente, che è tutto gentilezza e affetto, ti darà naturalmente la Sua infinita Pace, Luce e Beatitudine se sei totalmente aperto a Lui. Il tuo atteggiamento dovrebbe essere di totale ricettività e offerta di te. Da dove viene la capacità di ricettività e di offerta di sé? Viene direttamente dal Supremo. Non puoi concedere nemmeno un fugace secondo di offerta personale dall'interno a qualcun altro se non sei ispirato da Dio.

Possiamo fare ilprogresso più rapido quando non ci sono aspettative, perché in quel momento non ci sarà rabbia, frustrazione, depressione. È proprio come un bambino che gioca allegramente in giardino. Sa che quando verrà il momento, sua madre o suo padre verranno e lo porteranno a casa. Qui la nostra casa è la Dimora del Supremo. Il Supremo viene quando cantiamo, danziamo e suoniamo allegramente interiormente, vale a dire, preghiamo e meditiamo interiormente. La nostra preghiera interiore sarà sempre ascoltata, sarà sempre accolta dal Supremo; e poi ci porterà alla nostra Casa eterna.

Ma c'è qualcosa chiamato aspettativa divina. L'aspettativa umana la conosci. È tutto confuso con il piacere vitale o con varie cose che emergono dal vitale e dalla mente. Nell'aspettativa umana, agiamo ma non conosciamo il risultato del nostro atto. A volte otteniamo successo e a volte otteniamo fallimento. Ma se ci aspettiamo il successo, allora potrebbe diventare una realtà oggi o tra vent'anni o per niente. Ma nel caso di Dio non è così. Dio conosce chiaramente il risultato finale. Non ci può essere fallimento nel caso di Dio. Nel caso di Dio, anche quello che chiamiamo fallimento è un enorme successo, perché si presenta come un'esperienza appagante. Quindi nell'aspettativa divina la realtà è ben stabilita. Realtà e aspettativa divina non possono essere separate. Naturalmente, la manifestazione della realtà nel fisico può richiedere tempo. La pazienza è necessaria.

Ma se viviamo nel Tempo di Dio e nella Pazienza di Dio, che è tutta Luce, allora aspettativa e realtà andranno insieme. In questo modo abbiamo ancora delle aspettative, ma abbiamo cambiato atteggiamento. Non ci aspettiamo la cosa a modo nostro, ma ci aspettiamo qualcosa che verrà dal Supremo a Modo Suo.

Poesie della prima edizione

Lo scopo della mia esistenza

Dio, il mio cuore
Nasce per amare.
Ci credi?
"Figliolo, lo faccio, lo faccio certamente."

Dio, il mio corpo
Nasce per servire.
Ci credi?
"Figliolo, lo faccio, lo faccio certamente.
Anch'io credo in qualcosa
Di più:
Oggi ami,
Oggi servi;
Domani guiderai,
Domani condurrai."

Un solo servizio

Il tuo vero cuore non ha bisogno
Di alcuna consolazione da parte tua.
Può facilmente superare
Tutte le false accuse della terra.

La tua vera anima ha bisogno
Di un solo servizio da te:
Un singolo pianto dal tuo cuore interiore.

L atua vera Meta ha bisogno
Di un solo servizio da te:
Un singolo sorriso dalla tua vita di resa.

Quattro servitori divini

La semplicità
Lava il suo corpo.

La sincerità
Pulisce il suo cuore.

La purezza
Purifica il suo respiro.

Il dovere
Immortala la sua vita.

Se tu

Se tu
Ami l'uomo in Dio,
L'avventura della luce-coscienza
Ti abbraccerà senza fallo.

Se tu
Servi Dio nell'uomo,
La luce-coscienza dell'avventura
Ti reclamerà e farà tesoro di te.

Il nostro impegno

La vita è il nostro impegno
All'uguaglianza.
L'amore è il nostro impegno
Alla realtà.
La pace è il nostro impegno
Alla libertà.
Il potere è il nostro impegno
Alla divinità.
Dio è il nostro impegno
All'Immortalità.

Un legame d'oro

Fra
Il suo cuore di paura
E
La sua mente di dubbio
Si insinua un ampio baratro.

Fra
Il suo vitale di aggressività
E
Il suo corpo di repressione
Si insinua un ampio baratro.

Ma
Tra la sua anima di servizio
E
Il suo Dio d'Amore
Nessun baratro si insinua.
Un legame d'oro
Unisce
Dio l'Amante Supremo
E l'uomo il servitore divino.

Signore, sono stanco

Signore, sono stanco.
"Dato che sei stanco, figlio mio,
Anche prima
Dell'inizio del tuo viaggio,
Correrò per te."

Signore, sono stanco.
"Dato che sei stanco, figlio mio,
Anche prima
Dell'inizio del tuo viaggio,
Navigherò sulla tua barca di sogno
E raggiungerò per te
La tua dorata spiaggia della Realtà."

A chi credere?

La mia notte-desiderio dice
Dio non si prende cura di me.

Il mio sole-aspirazione dice
Dio si prende costantemente cura di me.

A chi credere?

Lo lascio a Dio.
Signore, solo per una volta risolvi
Il mio problema insolubile

"Figlio, il tuo desiderio ha bisogno di aspirazione;
La tua aspirazione ha bisogno di essere realizzata."

Traduzione di questa pagina: Czech
Questa serie di libri può essere citata usando la chiave di citazione sbl-1