Preghiera, mantra e japa

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Parte I — Il mondo della preghiera

La necessità della preghiera

Preghiera e meditazione sono medicine per curarci. Come andiamo da un medico per ricevere delle medicine che curino il nostro corpo, così la preghiera e la meditazione sono le medicine che ci curano nella nostra vita interiore.

La preghiera è importante per tutti, all'inizio. La meditazione viene più tardi. Con la preghiera cresciamo individualmente nella più alta Divinità. Ma quandunque preghiamo, c'è sempre un sottile desiderio per qualcosa. Possiamo chiamarlo aspirazione, dato che preghiamo per diventare migliori, per dire qualcosa di buono, o per fare qualcosa di buono, per avere qualcosa di divino che non abbiamo, o per essere liberi dalla paura, dalla gelosia, dal dubbio e così via. Nella meditazione non facciamo questo. Semplicemente permettiamo a noi stessi di entrare nell'effulgenza della Luce, o invochiamo la Luce Universale perché trasformi la nostra ignoranza in saggezza.

Nel mondo occidentale molti Santi hanno realizzato Dio. Non praticavano la meditazione; pregavano solo, molto intensamente. Nel mondo occidentale sentiamo parlare più della preghiera che della meditazione, nell'Est prestiamo più interesse alla meditazione. La differenza tra preghiera e meditazione è questa: quando prego, io parlo e Dio ascolta. Quando medito, Dio parla ed io ascolto.

Se vogliamo stabilire una differenza tra la preghiera e la meditazione, possiamo dire che la preghiera è la consapevole ascesa della coscienza umana e la meditazione è un invito all'infinito o un'offerta all'infinito. È l'individuo che sceglie se preferisce fare rapido progresso pregando oppure meditando.

Usiamo anche il termine aspirazione. L'aspirazione è sia nella preghiera che nella meditazione. Chi prega, sente un anelito interiore per raggiungere Dio, per realizzare Dio. Quando preghiamo, andiamo su, su, su, colui che medita sente la necessità di portare la Coscienza di Dio proprio nel suo essere, nella sua stessa coscienza. L'aspirazione è la sola chiave, per la preghiera come per la meditazione. O andiamo su fino a Lui oppure Lui scende giù da noi, alla fine è lo stesso. Dio vive al terzo piano, ma quando viene giù al primo piano è sempre lo stesso Dio. Un aspirante può andare su da Lui; un altro può portarlo giù. Quando preghiamo andiamo su e Lo tocchiamo; quando meditiamo Lo portiamo giù nella nostra coscienza.

Pregare nel modo giusto

Per eliminare la tensione durante la meditazione o la preghiera, cerca di focalizzare tutta la tua attenzione sul cuore, non sulla mente. Prima cerca di visualizzare il cuore come una sorgente. Dalla sorgente del cuore sentirai un flusso che si dirige o verso l'alto o verso il basso. Cerca di dirigere il flusso in modo che si muova dal cuore verso l'alto. Questo flusso, che è la Grazia divina, è come acqua. Ogni volta che preghi e mediti, senti che stai scavando in dentro. Naturalmente l'acqua salutare viene su, perché quest'acqua illimitata viene dalla Sorgente infinita: Dio.
Tensione e intensità nella preghiera sono due cose diverse. Puoi pregare intensamente senza avere tensione nervosa. Nella preghiera può esserci grandissima intensità, ma l'intensità non è tensione. Quando c'è tensione diventi completamente rigido. La tensione può non essere nelle braccia o nelle gambe, potrebbe anche essere nella zona del naso o sulla fronte, come se tu avessi saldato le sopracciglia di proposito.

Sonno

Se uno prega con gli occhi chiusi e a volte scivola nel sonno per alcuni secondi, nessun problema: ha pregato e meditato per mezz'ora. Se dorme per un secondo, dovrebbe sentire che non sta davvero dormendo, ma che ha avuto un momento di pace rilassante. Ma se la preghiera è breve e il sonno è lungo, quella preghiera è inutile. Se si ha la tendenza ad addormentarsi spesso, la preghiera non sarà vera preghiera. In questo caso si dovrebbe pregare con gli occhi aperti.

Pulizia

La pulizia è prossima alla divinità. Quando facciamo il bagno tutti i giorni otteniamo un senso di pulizia, e quando scendiamo in profondità nella pulizia otteniamo un senso di purezza. Cos'è la vera Purezza? La vera Purezza è un santuario interiore, una costante memoria di Dio che è in noi. Iniziamo lavando le mani, la faccia e il corpo perché la pulizia esteriore ci aiuta considerevolmente. Convince la mente che stiamo entrando in una vita di Purezza e ci dà una vibrazione sottile che non avremmo altrimenti.

Disciplina

La disciplina esteriore, così come quella interiore, è necessaria per la vera preghiera. Se una persona vuole pregare per cinque minuti, dovrà fare molte cose nel modo giusto. Dovrà sedere quietamente, dovrà mantenere la schiena dritta, dovrà controllare i suoi pensieri e così via. Un giorno verrà infine quando riuscirà a pregare anche sdraiato, ma se un principiante cerca di pregare sdraiato, entrerà solo nel mondo dei sogni. Quando sarà avanzato, potrà fare ciò che vuole.

Se la nostra preghiera e meditazione sono informali, non significa che non siano buone. Ma all'inizio della nostra vita spirituale non avremo mai intensità da una cosa informale. Quando parliamo in modo informale o stiamo con qualcuno in modo informale, può essere molto piacevole, ma non c'è intensità. Solo se c'è intensità si ottiene vera gioia. Le cose informali, specialmente se sono cose interiori, saranno automaticamente deboli perché non troveranno un punto di riferimento, non troveranno energia, non troveranno nulla che le aiuti a permanere a lungo e non ci sarà vita durevole in esse. Le forme del rituale gli daranno una solida base su cui poggiare.

Questi cosiddetti rituali sono di primaria importanza all'inizio, perché la mente fisica dev'essere convinta. Verrà un giorno in cui il fisico sarà pienamente convinto, allora il cercatore si correlerà direttamente con l'anima e diverrà parte intima della coscienza4 dell'anima. La sua intensità interiore sarà spontanea e costante, e in quel momento non avrà bisogno di alcun rituale.

Se c'è intensità, si vedrà la Sorgente e la Meta. L'intensità è come un proiettile che viene da questo preciso luogo e va in quel preciso luogo con forza e direzione positive. Quando non c'è intensità, la preghiera non può raggiungere la sua meta. La cosa migliore da fare quando si prega, è essere molto formali e sistematici, avere uno scopo ed un modello. Ma si deve anche ricordare che quando la preghiera è troppo formale corre il rischio di diventare meccanica.

A cosa serve la preghiera

Se una persona desidera aiutare gli altri attraverso la sua preghiera, è necessario che faccia prima alcune cose. La più importante è meditare tutti i giorni. Se non sai meditare, prega, ma non puoi realmente aiutare gli altri senza prima ottenere la capacità interiore attraverso la tua preghiera e meditazione. Se vuoi aiutare gli altri, fallo dopo aver ricevuto forza interiore dalla tua preghiera e meditazione. Fai prima la cosa più importante: devi pregare e meditare. Se non sai meditare, la preghiera è un'altra forma di contatto con Dio. Se preghi otterrai ricchezza spirituale; se mediti otterrai ricchezza spirituale, ma se cerchi di aiutare gli altri senza meditazione, senza la tua ricchezza, cosa puoi riuscire a dargli? In quel caso anche tu sei un mendicante.

La tua preghiera e meditazione sono il tuo lavoro interiore. Quando lavori al mattino pregando e meditando, Dio ti dà il tuo stipendio, la tua ricchezza spirituale. Una volta che hai i soldi, puoi darne agli altri. Ma quando ricevi la tua ricchezza spirituale devi darla alla persona giusta. Ci sono molti che cercheranno e vorranno il tuo aiuto; se lo dai alla persona sbagliata, creerai solo più problemi ad essa come a te stesso. Preghiera e meditazione non solo ti daranno ricchezza, ma ti indicheranno la persona giusta, alla quale puoi dare la tua ricchezza spirituale con la massima efficacia.

Le tue preghiere possono aiutare un'altra persona ma devi sapere come, stai pregando Dio, e quella persona ha Dio dentro di sé; quando preghi per il suo benessere, non la tocchi direttamente: tocchi Dio in lei. La tua preghiera va a Dio, la Sorgente.

Cosa fai se una pianta ha bisogno d'acqua? Non hai bisogno di toccare la pianta, dai acqua alle radici e la pianta si riprende; così come andresti alla radice di una pianta, vai alla Sorgente dell'uomo. La sua Sorgente è Dio. La persona per cui stai pregando avrà il maggior beneficio se preghi con quest'idea in mente.

Domanda: Durante la mia meditazione cerco di pregare per la salute di mio padre perché è molto malato, ma a volte penso di volere che lui guarisca solo perché io possa sentirmi meglio. Va bene che io preghi per mio padre perché possa star meglio?

Sri Chinmoy: Come essere umano, hai ogni diritto di pregare Dio perché curi tuo padre, dato che lui ti ha portato nel mondo; ti è molto vicino e molto caro. Sul piano umano hai ricevuto affetto da lui milioni di volte, e tu spontaneamente gli offri in cambio il tuo affetto, la tua cura e la tua gratitudine. Questo è l'approccio umano al Supremo. Dato che la tua volontà non si è abbandonata alla Volontà divina, c'è fortissimo attaccamento nel tuo cosiddetto affetto.

Per l'approccio divino devi aggiungere un'altra dimensione: "Padre eterno, se è Tua Volontà, cura mio padre", devi sapere se la sua permanenza sulla Terra realmente sarà di aiuto a lui o a Dio. Farà tuo padre progresso spirituale o lavorerà per Dio se rimane sulla Terra un po' di più, o condurrà una vita ordinaria creando più problemi a sé stesso?

Ami tuo padre, così vuoi che sia curato. Ma se tuo padre guarisce, forse non riuscirà a fare alcun progresso interiore. Se la sua guarigione non è la Volontà del Supremo, è meglio lasciarlo andare quando il Supremo lo vuole. Se identifichi la tua volontà con la Volontà del Supremo, vedrai che se tuo padre rimane sulla Terra sarai felice, e se non rimane sarai lo stesso felice, perché la Volontà di Dio si sarà compiuta.

Pregare con o senza le parole?

La preghiera di solito è fatta con le parole, anche se c'è una forma di preghiera senza le parole che, sfortunatamente, molti dei miei discepoli non riuscirebbero a fare per ora. Per far questo si deve infatti sviluppare uno stato di meditazione molto elevato. Solo dentro quella meditazione può essere offerta la preghiera silenziosa.

La preghiera con le parole dovrebb'essere silenziosa esteriormente. Non dev'essere udibile da altre persone, ma si dovrebbe formare una frase o alcune parole che convinceranno la mente che aspira. Il cuore già aspira, ma la mente ha bisogno di aspirare, quindi è meglio che sia il cuore che aspira a formare il pensiero: prima devi creare la frase, scrivendola nel tuo cuore, poi cerca di visualizzarla. Una volta che hai scritto le parole, puoi tornare molte volte a vederle. Se vuoi ripetere la frase puoi farlo, ma non è necessario. Durante la tua preghiera puoi scegliere di scriverla una volta sulla tavoletta del tuo cuore e poi leggerla tante volte, oppure puoi riscrivere tante volte la stessa frase. Fai ciò che ti dà più gioia.

C'è un altro modo di pregare: quello del completo silenzio. Per farlo, la mente dev'essere calma, tranquilla e completamente silenziosa. Quando non ci sono pensieri, solo una mente libera, la Luce stessa formerà automaticamente i suoi pensieri ed idee divini.

Preghiera e meditazione

Un cercatore che vuole Pace, Beatitudine e Potere divino in misura infinita, sente che la preghiera non è importante quanto la meditazione. Quando preghiamo, cerchiamo di innalzare la nostra intera coscienza. Quando preghiamo, aspiriamo verso il Più Alto e la nostra intera esistenza sale come una fiamma. La preghiera può venire dal cuore, ma in essa c'è sempre una tendenza a desiderare qualcosa. Dato che siamo su un sentiero spirituale, certamente useremo la preghiera per chiedere qualcosa di buono, divino ed appagante. Ma quando preghiamo, automaticamente stiamo agendo come dei mendicanti, supplicando Dio di concederci un dono.

Quando un mendicante bussa alla porta, non gli interessa se il proprietario della casa è ricco o povero, bussa solo per ottenere qualcosa. Questo è il modo in cui preghiamo Dio, chiedendogli molte cose, alzando lo sguardo a Lui e supplicandolo. Sentiamo che Dio si trova molto in alto mentre noi siamo giù in basso e vediamo un grande divario tra la Sua esistenza e la nostra, Gli chiediamo qualcosa come un mendicante che chiede una moneta al re. Non sappiamo quando o in che misura Dio soddisferà i nostri desideri: chiediamo e poi aspettiamo che una goccia, due gocce o tre gocce di Compassione, Luce o Pace discendano su di noi.

Quando preghiamo, c'è un'implicita sottile tendenza da parte nostra a tirare o spingere interiormente, ma quando meditiamo, cerchiamo semplicemente di tuffarci nel Mare della Realtà e di crescere nella Realtà stessa. Di solito quando preghiamo, l'Infinità, l'Eternità e l'Immortalità non entrano subito nella nostra mente, anche se la nostra preghiera è intensa, è solo una piccola zattera sulla quale cerchiamo di attraversare il mare dell'ignoranza. Ma quando meditiamo diveniamo un transatlantico e in quel momento non solo possiamo attraversare il mare con la massima certezza e sicurezza, ma possiamo trasportare tanti altri passeggeri con noi.

Nella preghiera, sfortunatamente, la nostra intera attenzione è focalizzata sull'ottenere una cosa specifica. Quando sentiamo di aver ottenuto ciò per cui stiamo pregando, di solito la preghiera finisce. Ci riposiamo per alcuni mesi o per alcuni anni, poi quando un desiderio sottile ci spinge, iniziamo a pregare di nuovo.

Quando meditiamo, non è così. Nella meditazione ci immergiamo nel vasto mare della Coscienza. Non dobbiamo chiedere a Dio Pace o Luce, perché stiamo nuotando nel mare delle qualità divine. In quel momento Dio ci dà più di quanto possiamo immaginare. Più andiamo in profondità quando meditiamo, più espandiamo la nostra coscienza e più abbondantemente crescono in noi le qualità della Luce, Pace e Beatitudine. La meditazione stessa è il terreno fertile in cui può crescere l'eccezionale raccolto della Luce, Pace, Beatitudine e Potere.

Nella meditazione c'è una fiamma di costante aspirazione. Il nostro viaggio è eterno; anche il nostro progresso e la nostra Realizzazione sono costanti e senza fine perché abbiamo a che fare con l'Infinità, l'Eternità e l'Immortalità.

Nella preghiera pensiamo ai nostri bisogni e cerchiamo di soddisfare noi stessi con l'aiuto di Dio. Nella meditazione, ci tuffiamo nella Coscienza di Dio e rendiamo possibile a Dio soddisfare Sé stesso in ed attraverso di noi. Quando preghiamo ci comportiamo da mendicanti, ma quando meditiamo diveniamo dei prìncipi. Vediamo e sentiamo che l'universo intero è a nostra disposizione. I Cieli e la Terra non appartengono a qualcun altro, essi sono la nostra Realtà che non possiamo sperimentare in questo momento, perché l'abbiamo perduta, ma stiamo cercando di recuperarla con la nostra meditazione piena d'anima.

Per ottenere il massimo dalla meditazione si deve meditare secondo le richieste e le necessità dell'anima. Non pensiamo che la nostra meditazione stia andando bene solo perché sediamo tranquilli per cinque o dieci minuti. La meditazione non è facile fino a questo punto, richiede uno sforzo consapevole. La mente dev'essere resa calma e tranquilla, e allo stesso tempo dev'essere dinamica e vigilante come una fortezza, e non permettere a nessun nemico di entrare. Il cuore dev'essere puro come un fiore che sboccia, che si apre completamente alla Luce dell'anima. L'anima deve venire in primo piano ed irradiare la sua Luce interiore tutt'intorno. Questa è la vera, piena meditazione.

Nella vita spirituale più alta non c'è confronto tra preghiera e meditazione, la meditazione è infinitamente più profonda e vasta della preghiera. Nell'Ovest la preghiera è usata molto proficuamente dai cercatori, ma un vero cercatore che vuole raggiungere la Meta ultima, deve sentire che la preghiera è il piolo più basso e la meditazione è il piolo più alto della scala dell'evoluzione spirituale verso la Realizzazione. Quando preghiamo Dio, Gli chiediamo di renderci soddisfatti, di darci Pace, Amore divino o Gioia. Quando meditiamo ci espandiamo, dispiegando le ali come un uccello, cercando di entrare coscientemente nell'Infinità, Eternità e Immortalità, accogliendole nella nostra coscienza che aspira. Vediamo, sentiamo e cresciamo nell'universo intero di Luce-Delizia.

Nella preghiera noi non abbiamo nulla e Dio ha tutto, perciò diciamo: "Dio, dammi questo.". Quando meditiamo, sappiamo che qualsiasi cosa Dio possegga, la possediamo anche noi, ora o un giorno nel futuro. Sentiamo che qualsiasi cosa Dio sia, anche noi lo siamo, ma non l'abbiamo ancora portato in primo piano.

Pregando con tutto il cuore, arriviamo ad una certa coscienza dove riceviamo Pace, Luce e Beatitudine, ma questa coscienza non sarà sempre una certezza, e non la riceveremo in quantità infinita. La preghiera subito ci separa dalla Sorgente, mentre la meditazione ci porta alla Sorgente o porta da noi la Sorgente. Quando meditiamo sentiamo di crescere nella Realtà divina più elevata. Un vero cercatore può praticare entrambe, può iniziare con la preghiera e finire con la meditazione. La preghiera è come una bomba a mano ma la meditazione è come una bomba atomica. Certamente all'inizio se il cercatore lo vuole, dovrebbe pregare, ma infine capirà di dover dare più attenzione alla meditazione. Chi ha iniziato a seguire sinceramente e devotamente il mio sentiero, dovrebbe dare più importanza alla concentrazione, meditazione e contemplazione.

Per cosa pregare?

Tutti noi abbiamo pregato Dio per soddisfare alcuni nostri desideri, ma poi. "Come ho potuto pregare per cose così insignificanti?!" Ma non è mai troppo tardi per correggere i nostri errori, una volta che ce ne siamo resi conto, e possiamo pregare Dio perché ci guidi, che è la cosa più essenziale. Quando permettiamo a Dio di guidarci, il problema del desiderio personale non si presenta perché Egli trasforma i nostri desideri personali in aspirazione.

Molto spesso i cercatori pregano per i loro cari e creano problemi concreti nel mondo interiore. Nonostante sappiano che i loro genitori o i loro cari siano persone del tutto ordinarie, senza alcuna aspirazione spirituale, pregano per loro molto sinceramente. I figli pregano per i genitori e per i loro cari perché sentono che è loro dovere farlo - e in una certa misura è vero. Se i figli pregano Dio di guarire i loro genitori dalla malattia, cosa succede? Quando sono stati guariti, i genitori entrano ancora di più nell'ignoranza e creano problemi ai loro figli, che sono spirituali.

Quando preghiamo per Luce, Purezza, Pace e Beatitudine, consapevolmente o meno ci avviciniamo a Dio. Questa è la differenza tra il desiderio e l'aspirazione. Nel nostro desiderio cerchiamo di possedere ed essere posseduti, ma con l'aspirazione entriamo nel nostro infinito Sé dove non c'è nulla da possedere o da cui essere posseduto; ogni cosa è già nostra, e noi siamo parte del tutto.

Quindi, cosa stiamo cercando di fare ora? Stiamo cercando di aspirare, non di desiderare. Nella vita umana ordinaria viviamo nei desideri, ma nella vita spirituale viviamo nell'aspirazione. Il desiderio è stato necessario all'inizio della nostra vita, ma la forza del desiderio è molto limitata. Ora abbiamo bisogno dell'aspirazione perché ci porti da Dio. Oggi un desiderio è soddisfatto, domani un altro e dopodomani ancora un altro, è come un treno senza fine. Con una sola aspirazione possiamo salire come una fiamma e toccare il Più Alto; con un'aspirazione possiamo realizzare Dio.

Quando preghiamo Dio c'è un approccio divino che dal punto di vista spirituale è infinitamente superiore all'approccio ordinario. Quando preghiamo col nostro amore umano, molto spesso, anche se non sempre, ci comportiamo come dei mendicanti. Abbiamo un desiderio più o meno cosciente di ricevere qualcosa da Lui. Fintantoché restano implicate due diverse volontà, il cercatore non avrà la Pace. La cosa migliore è pregare Dio solo per il soddisfacimento della Sua Volontà, in ed attraverso di noi. In quel momento non ci aspettiamo niente da Lui, neanche inconsciamente. In questo modo diamo a Lui la responsabilità e noi diventiamo l'osservatore. Noi preghiamo per tutto ciò che Dio senta essere meglio per noi. Se il cercatore può sinceramente affermare: "La mia volontà è la Volontà di mio Padre", la sua coscienza sarà libera perché lui si identifica con la Volontà del Supremo, il Padre eterno.

Qualcuno prega per la comunicabilità tra le generazioni. Pensa sinceramente: "Dobbiamo cambiare noi stessi prima di cambiare il mondo, poi ci dovremo adattare ai modi di fare degli altri". Il conflitto e l'incomunicabilità non rimarranno per sempre, tra la vecchia e la nuova generazione, se entrambe sono sincere ed autentiche nel proprio progresso interiore ed esteriore; ognuna deve cercare di vedere la verità che l'altra sta cercando di rivelare. La verità è onnipresente ed allo stesso tempo multiforme, continuamente viene utilizzata per un nuovo scopo.

Non dovremmo mai pregare Dio per cambiare le idee di qualcuno solo perché vogliamo che coincidano con le nostre. Se sentiamo che sta facendo degli errori, dovremmo pregare Dio di cambiarlo in modo divino, così come Lui vuole. Un uomo ha tutto il diritto di pregare Dio perché renda suo figlio brillante, sincero, onesto, un cittadino eccellente, di cui l'umanità possa andare fiera. Ma non ha il diritto di pregare Dio perché suo figlio sia sempre d'accordo con lui. Sarebbe una perdita di tempo: quell'uomo in realtà non sa cos'è meglio per suo figlio, ma la sua mente gli dice cosa essa pensa essere meglio. Sarebbe una preghiera egoista; ma possiamo liberamente pregare Dio per rendere nostro figlio, nostra moglie, o chiunque amiamo, la migliore persona sulla Terra in ogni modo possibile: sul piano fisico, vitale, mentale e spirituale. Questa preghiera è sempre positiva e mai una perdita di tempo. È un desiderio sincero per il meglio, per la persona a noi cara; così, non cerchiamo di giustificare i nostri modi di fare, ma preghiamo Dio di guidare e di modellare i nostri giovani in modo divino, nel Modo da Lui preferito.

Nella vita spirituale dovremmo pregare solo per compiacere Dio così come Lui vuole. Se Dio vuole che siamo i Suoi strumenti, benissimo. Se Dio vuole che qualcun altro sia il Suo strumento scelto, anche allora dobbiamo essere soddisfatti. Se un cercatore non riesce a compiacere Dio nel modo che Lui preferisce, la successiva migliore cosa da fare è cercare di compiacere Dio in un modo limitato. Possiamo cercare di compiacere Dio invece di compiacere l'oscurità e l'ignoranza, poi gradualmente svilupperemo ispirazione ed aspirazione copiose, per compiacere Dio nel modo da Lui preferito.

Qual'è la cosa migliore per cui pregare? La cosa di gran lunga migliore è pregare Dio di darti la capacità interiore di compiacerlo nel modo che Lui vuole. Puoi cercare di compiacere Dio in un modo scelto da te e Dio sarà compiaciuto in parte. Ma se riesci a compiacerlo così come Lui vuole, allora Dio può considerarti il Suo speciale strumento, perché sa che in qualunque momento può mandarti nel campo di battaglia della vita. Per fare cosa? Per combattere contro paura, ansia, imperfezioni, limitazioni, legami e morte. Questo farai nel momento in cui metterai in atto il tuo abbandono totale, incondizionato, alla Volontà di Dio. Quando potrai dire: "Sia fatta la Tua Volontà", Dio sentirà: "Ora sei pronto: posso accettarti come Mio speciale strumento".

Altrimenti, cosa succederà? Se Dio si trova di fronte a te, subito Gli porterai una ghirlanda e la porrai ai Suoi Piedi, pensando: "Sono sicuro che Dio è compiaciuto, perché Lui ama i fiori, ed io ho portato dei fiori per adorarlo," ma in quel momento Dio aveva sete e voleva da te un bicchiere d'acqua. Pensi che la tua offerta di fiori Lo abbia davvero compiaciuto? Aveva sete ma gli hai portato solo dei fiori, non hai immaginato che Dio poteva volere acqua, non fiori. Ma la tua mente ti ha detto che adorare Dio con i fiori fosse la cosa migliore da fare, così Gli hai portato i fiori e li hai posti ai Suoi Piedi. Ti aspettavi quindi che Dio fosse compiaciuto di te, e Dio lo è stato in una certa misura, dalla tua forma di adorazione, ma il povero Dio aveva sete e voleva l'acqua da te; se gli avessi chiesto: "Dimmi cosa vuoi che Ti porti", Dio avrebbe detto: "Portami un bicchiere d'acqua". Facendolo, avresti compiaciuto Dio completamente. Dobbiamo sempre attendere il Comando di Dio, dobbiamo essere sempre vigili, pieni di aspirazione e amore. In ogni momento Dio può dirci di essere pronto per il nostro servizio, in ogni momento può essere pronto per darci i Suoi Ordini. La nostra anima obbedisce agli Ordini di Dio, ma la nostra mente, vitale e corpo sono ostinati: molto spesso non vogliono obbedire ai dettami di Dio. Cosa succede in quel caso? C'è un litigio in famiglia. Così come nelle famiglie terrene i vari membri molto spesso litigano, il nostro corpo, vitale e mente molto spesso si oppongono al cuore. Il povero cuore vuole stare dalla parte dell'anima, ma quando il vitale e il corpo gli fanno pressione, spesso si arrende, perdendo la battaglia.

Prega sempre Dio perché tu possa appagarlo! Per poterlo appagare, dovrai prima realizzarlo consciamente. Egli è dentro di noi ed è dentro ogni cosa ed ognuno. Questa è un'idea teorica per ora, ma verrà il tempo in cui sarà una consapevolezza reale. Saremo coscienti dell'esistenza del Supremo in noi stessi ed in tutti quanti. Dobbiamo sentire il Supremo come la suprema Realtà. Finché non abbiamo il sentimento cosciente della presenza di Dio in ogni persona, sarà impossibile per noi appagarlo completamente così come Lui vuole. Per prima cosa dobbiamo sentire che Egli è in ogni persona, altrimenti continuamente troveremo difetti nei nostri amici, vicini e parenti, e così se Dio ci chiedesse di servire Lui stesso in loro, saremmo riluttanti. Tutti abbiamo letto o sentito da altri che c'è Qualcuno chiamato Dio, ma questa non è una realtà per noi. Quando avremo un sentimento vivo dell'esistenza di Dio dentro di noi, potremo sinceramente pregare: "Dio, desidero compiacerti ed appagarti così come Tu vuoi!" Questa è di gran lunga la migliore preghiera che possiamo offrire al Supremo.

Quando pregare?

C'è un tempo in cui dobbiamo pregare invece di meditare. È quando il Supremo ci chiede di farlo. A volte il Supremo ci chiede di pregare per una certa cosa o per un certo evento; Conosce già il risultato, ma lo stesso vuole che noi preghiamo. In quel momento non dobbiamo pensare al risultato. Il nostro compito è di pregare con tutta l'anima e con tutta l'intensità possibile. Quella è la nostra opportunità di provare che abbiamo grandissima intensità.

È Volontà del Supremo che noi preghiamo, non ha importanza se otterremo o meno il risultato sperato, dobbiamo solo provare il nostro sforzo sincero. Dato che è Sua Volontà che noi preghiamo, dobbiamo farlo con tutta l'anima, senza essere attaccati al risultato. Lui conosce il risultato.

Quando preghiamo, in questo caso non dobbiamo portare la mente in primo piano, non dobbiamo pensare: "Mah, questa è solo un'altra forma di desiderio". Lungi da ciò! Non è un desiderio come quelli di fare migliaia di dollari o di scrivere belle poesie o di diventare famosi. Non è un desiderio per la soddisfazione personale. Quando è Volontà del Supremo che noi preghiamo, dobbiamo pensare alla nostra preghiera come aspirazione e come rivelazione. La volontà umana ha aspirazione, ma la Volontà divina possiede qualcosa di più: rivelazione. Quando il Supremo ci chiede di pregare, stiamo divenendo parte della Sua Rivelazione.

Meglio pregare che non pregare

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Il mondo della Cristianità è carico di preghiera. Fin da bambini impariamo a pregare Dio. Preghiamo per ogni cosa: "Fammi avere un aumento di cinque dollari", "Fai qualcosa di speciale per me oggi", "Fa' che io abbia una cena squisita", "Fa' che io vinca la gara". Quando iniziamo a pregare per tutte queste cose, non c'è fine. I nostri genitori ci hanno insegnato a pregare, ma non ci hanno insegnato per cosa pregare. Ci hanno detto: "Prega Dio per tutto ciò che vuoi". Così noi preghiamo: "Mio Dio, ti prego, fa' che superi l'esame!"; "Mio Dio, fa' che arrivi primo nella gara di corsa!" e così via. Ecco il genere di cose per cui preghiamo.

Invece, i genitori dovrebbero dire al bambino: "Prega Dio che renda la tua mente pacifica cosicché sentirai Pace e Beatitudine in ogni cosa. Prega nel cuore". Ma sfortunatamente i genitori non dicono questo ai loro figli, così fin dalla prima infanzia essi pregano per ogni futilità. Sicuro, è comunque meglio pregare Dio per cose futili che non pensare affatto a Dio!

La cosa migliore è meditare. Sul nostro sentiero diamo più importanza alla meditazione che alla preghiera. Se si insegna ai bambini a meditare, non svilupperanno l'abitudine di aspettarsi che Dio soddisfi tutti i loro desideri. I genitori possono dirgli: "Se mediti, la tua mente sarà pacifica. Diventerai tutt'uno con la vastità dell'Infinito, Dio diventerà tuo amico".

Quando meditiamo entriamo nella Vastità stessa e perdiamo la nostra esistenza di separazione; sfortunatamente, anche se preghiamo per purezza e umiltà, sentiamo subito che nostro Padre è fuori di noi e sopra di noi. Non avviene questo nella meditazione. È meglio pregare che non pregare, ma chi è un po' più avanzato e veramente sincero nella sua devozione, darà più importanza alla meditazione che alla preghiera.

Se meditiamo nel cuore cosa succederà? Avremo il risultato della preghiera in misura infinita. Ovviamente non è detto che Dio soddisfi i nostri desideri, sia che preghiamo o che meditiamo; ma sicuramente soddisferà la nostra aspirazione, attraverso la meditazione.

Cosa dovrebbe fare Dio? Da un lato, se oggi Dio soddisfa i nostri desideri, domani lo incolperemo per averci aiutato ad entrare ancor di più nell'ignoranza. Dall'altro, se Dio non soddisfa i nostri desideri, Gli diremo: "Sei davvero poco gentile con me!"

Di nuovo, è meglio pregare che non pregare. Se qualcuno ha un desiderio di qualcosa, è molto meglio che possa ottenerlo grazie alla preghiera che vivendo nella pigrizia. La persona pigra pensa: "Dio farà tutto per me". Vero, Dio farà tutto - dopo aver atteso per l'Infinità e l'Eternità. Anche noi dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo fare la nostra parte.

È meglio fare qualcosa che non farla. Anche se facciamo una cosa sbagliata, una cosa negativa, almeno faremo progresso grazie all'esperienza. Se non facciamo niente, non faremo alcun progresso.

Parte II — Il mondo dei mantra

Domanda: per favore ci puoi parlare dei mantra?

Sri Chinmoy: Mantra è una parola sanscrita. Nella filosofia indiana, nella spiritualità e nella vita interiore, i mantra rivestono una considerevole importanza. Un mantra è una sillaba divinamente sovraccaricata di potere. Questo potere può essere utilizzato per uno scopo divino o per uno negativo, attraverso la declamazione o il canto.

I mantra sono di due tipi. Un tipo è chiamato dhvani-antak, che vuol dire 'con suono', questo mantra nasce dal suono. L'altro tipo di mantra è chiamato varnantak, che vuol dire 'con lettere'; questo mantra è detto mantra senza suono. Quando battiamo due oggetti tra loro si ode un suono. Ma il suono di AUM, l'anahata nada, lo udiamo nei più profondi recessi dei nostri cuori. Ahata significa colpito; anahata significa non-colpito; varnantak e anahata sono la stessa cosa.

A volte scopriamo di sentire la parola che abbiamo ripetuto, anche dopo aver smesso. Se ripetiamo "DIO, DIO, DIO" per un certo tempo, quando ci fermiamo sentiremo la stessa parola DIO che viene ripetuta dentro il nostro cuore. La bocca non sta funzionando, ma l'essere interiore ha iniziato a ripetere il mantra naturalmente e spontaneamente.

Domanda: Quale speciale mantra raccomandi di usare?

Sri Chinmoy: Io preferisco consigliare ai miei discepoli di meditare, ma ad alcuni di loro ho dato dei mantra. Ogni mantra offre uno specifico risultato. Durante l'uso del mantra, invochiamo uno specifico aspetto di Dio o di un Dio cosmico perché ci dia Pace, Luce e Beatitudine, o qualcos'altro che vogliamo o di cui abbiamo bisogno. Ma se riusciamo a meditare bene per dieci o quindici minuti, avremo lo stesso risultato, perché entreremo nell'infinita distesa di Pace, Luce e Beatitudine, dove la nostra anima può bere qualunque cosa voglia o di cui abbia bisogno.

Quando gli aspiranti non possono entrare nella loro più profonda meditazione perché la mente è irrequieta, è la loro opportunità di utilizzare un mantra. SUPREME, AUM o DIO possono essere ripetuti da chiunque per alcuni minuti prima di iniziare la propria meditazione. Il mantra dovrebb'essere ripetuto lentamente e ad alta voce.

Se vuoi risultati rapidi nella tua vita spirituale interiore, dovresti ripetere un mantra ogni giorno senza eccezioni, per almeno mezz'ora: quindici minuti al mattino e quindici minuti la sera. Non può esserci nessun mantra più potente della madre di tutti i mantra: AUM.

Domanda: Qual'è il significato del Gayatri mantra?

Sri Chinmoy: In India abbiamo molti mantra. Nella Gita, Sri Krishna dice che il Gayatri è il più importante di tutti i mantra. Il suo significato è:

"Meditiamo sulla gloria trascendentale della Divinità Suprema, che è nel cuore della Terra, nella vita del Cielo e nell'anima del Paradiso. Possa Egli stimolare ed illuminare le nostre menti".

Si dice che se uno reciti questo mantra speciale centomila volte, tutti i suoi desideri saranno soddisfatti. Ogni desiderio, ogni aspirazione, non importa quanto imponente, verrà soddisfatto.

Domanda: Puoi parlarci di alcuni altri mantra?

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Sri Chinmoy: La Dea Kali è la madre dell'infinito Potere ed insieme dell'infinita Compassione. Il suo nome, o la sua forma-seme, il suo mantra, è KRING. Quando la invochiamo tramite il suo mantra, dobbiamo farlo in modo vigoroso. Se puoi ripetere KRING con tutta l'anima e con potenza solo per quindici giorni, vedrai potere e fuoco tutt'intorno a te. Questo fuoco non brucerà nessuno, ma le persone lo noteranno perché li risveglierà dalla loro sonnolenza inerte.

Alcuni di voi sono molto affezionati a Lord Krishna. Potete invocarlo intonando KLING con molta dolcezza. Questo è il suo mantra o suono-seme.

Se sei debole fisicamente, se la tua costituzione fisica non è soddisfacente, cantando:

Tejohasi tejomayi dhehi
viryamasi viryam mayi dhehi
valam masi valam mayi dhehi

sinceramente e con tutta l'anima, in una settimana vedrai un miglioramento nella tua salute. Significa:

"Prego per l'energia dinamica;
  prego per la virilità dinamica;
  prego per la forza fisica indomabile."

In questo mondo alcuni sono poveri mentre altri sono ricchi. Alcuni hanno disperatamente bisogno di soldi per tirare avanti. Alcuni anni fa una mia discepola era in grandi difficoltà finanziarie. Le diedi un mantra:

Ya devi sarvabhutesu
ratna rupena sangsthita
nastasvai namastvai
namastvai namo namah

Dopo tredici giorni mi disse che le sue finanze erano migliorate moltissimo. Il significato di questo mantra è:

"Mi inchino e mi inchino e ancora mi inchino alla Dea Suprema che risiede in tutti gli esseri umani nella forma di prosperità e ricchezza materiale."

Molte persone in India hanno usato questo mantra. Nel caso della mia discepola ci vollero tredici giorni perché il mantra conseguisse il suo scopo, nel caso di qualcun altro ci potrebbero volere tre mesi o solo tre giorni. Questo mantra ha un potere grandissimo, ma funziona solo per la ricchezza materiale.

Se vuoi rimanere in estasi e delizia supreme tutto il tempo, devi intonare questo mantra:

Anandadd hy eva khalv imani bhutani jayante
anandena jatani jivanti
anandam prayantyabhisam visanti

Tutti abbiamo bisogno dell'Infinito. Se l'Infinito è l'oggetto della nostra aspirazione, se vuoi avere Coscienza infinita dentro e fuori di te, il mantra che devi praticare è:

Purnam adah purnam idam purnat purnam udacyate
purnasya purnam adaya purnam evavasisyate

Domanda: Quanto ci impiega un mantra a rimuovere il desiderio dalla mente?

Sri Chinmoy: Dipende dal cercatore. Se ha stabilito abbondante purezza nel suo essere, è una questione di mesi. Ma se il cercatore non è abbastanza puro, il mantra impiegherà un tempo molto lungo per produrre l'effetto voluto.

Domanda: Inizio la meditazione ripetendo il mio nome spirituale cento volte come mi hai suggerito, ma perdo il conto, così devo iniziare daccapo.

Sri Chinmoy: Ripeti il tuo nome cinquanta volte con tutta l'anima, presto sarai in un altro mondo: il mondo della divinità dell'anima. Riposati un po', poi ricomincia. Se per errore perdi il conto, non preoccuparti e continua con un numero approssimativo. Devi capire perché ti ho chiesto di contare. Quando conti, separi la tua coscienza dalle altre cose; in quel momento non penserai a qualcuno o a qualcos'altro, la tua coscienza sarà focalizzata su ciò che stai ripetendo, ed inizierai a sentire di star meditando solo sul tuo Sé più elevato.

Mentre stai contando, dovresti entrare nel mondo del silenzio, nella coscienza del nome della tua anima. Allora non dovrai contare più. Quando un corridore sta per iniziare una gara, è pienamente consapevole ed attento. Le sue mani, le sue ginocchia ed i piedi devono essere nella giusta posizione quando lo starter spara il via. Ma una volta che è in moto e sta correndo al massimo, non pensa più se sta poggiando correttamente il piede sul terreno. Corre e basta, non guarda indietro, guarda avanti, e poi raggiunge il traguardo! Ogni cercatore è un corridore divinamente ispirato, che corre coscientemente e velocemente verso il Traguardo dell'Aldilà.

Domanda: Ognuno ha un suo mantra?

Sri Chinmoy: Sì, ognuno ha un suo mantra. Ci sono moltissimi mantra sanscriti, un mantra può essere una sola sillaba o un gruppo di sillabe o una frase; ma nelle scritture indiane si dice che se vuoi l'illuminazione mentale, puoi praticare il mantra. Se vuoi Purezza puoi usarlo, anche se vuoi qualche altra qualità puoi usarlo. AUM è il mantra efficace per tutto e per tutti.

Domanda: Prima che io diventassi tuo discepolo, seguii un corso di meditazione nel quale mi insegnarono un mantra e mi dissero di ripeterlo quindici minuti al mattino e quindici minuti nel pomeriggio. Dovrei continuare in quel modo? Sento che potrei meditare di più.

Sri Chinmoy: Sul mio sentiero dovresti meditare sul tuo cuore. Se il tuo japa è in conflitto col tipo di meditazione che ti chiedo di fare, e con la tua unità con me, ti consiglio di abbandonarlo. Ma se senti che non crea nessun conflitto ma anzi contribuisce all'efficacia del tuo presente metodo di meditazione, allora continua. Se frena la tua crescita spirituale, abbandonalo, ma non spendere tutto il tempo della meditazione con questo japa: dovresti fare anche la pura meditazione.

Domanda: Potresti parlarci dei più importanti centri psichici nel corpo, e i loro mantra?

Sri Chinmoy: Ci sono sei centri psichici più importanti, nel corpo umano. Essi sono in realtà nel corpo sottile. Per ogni centro c'è un suono-seme, o parola-seme. Ogni parola rappresenta uno stato di coscienza ed in ogni stato di coscienza ci sarà uno specifico simbolo: per esempio un fiore o un animale.

C'è un centro alla base della spina dorsale chiamato Muladhara. Se ripetiamo la parola-seme LAM mentre concentriamo la nostra attenzione alla base della spina dorsale, nel corso del tempo apriremo questo centro e riceveremo il potere di curare le malattie.

Alcuni centimetri più su, vicino alla milza, c'è un altro centro, chiamato Svadhisthana. Se ripetiamo il mantra VAM mentre ci concentriamo lì, riceveremo il potere di offrire amore a tutti e di ricevere amore da tutti e da tutto.

All'altezza dell'ombelico c'è un centro chiamato Manipura. Se ci concentriamo lì e ripetiamo la sillaba RAM con forza e intensità, potremo infine conquistare tutta la tristezza e la sofferenza. Questo centro ci dà anche il potere di entrare nei mondi sottili e nei piani superiori.

Il centro del cuore viene chiamato Anahata. Il mantra YAM dev'essere intonato qui lentamente e dolcemente. Se possiamo aprire il centro del cuore, potremo avere pura Gioia e la Beatitudine dell'unità.

Il centro della gola, che è il sesto centro, è chiamato Vishuddha. Se intoniamo HAM mentre ci concentriamo su di esso, riceveremo il potere dell'eloquenza nell'espressione in tutte le forme d'arte.

Poi c'è Ajna, che è un po' sopra la base del naso. Qui la parola-seme è AUM. Concentrandoci su questo centro ed intonando AUM, possiamo ottenere grandissimi poteri occulti e psichici.

Su qualunque centro scegliamo di concentrarci o qualunque mantra ripetiamo, dovremmo cercare di sentire una vibrazione da tutti i centri. Mentre ripetiamo un mantra, dovremmo cercare di sentire una corrente che scorre attraverso la spina dorsale come se un serpente ci stesse passando attraverso, e come se tutti i centri venissero attivati da questa corrente.

Domanda: Ho letto che ci sono sette centri spirituali nel corpo, ma tu hai parlato solo di sei.

Sri Chinmoy: Sahasrara è il 7° centro spirituale, anche se non è collegato agli altri sei. Il chakra Sahasrara si trova sulla cima della testa. Quando si entra nel centro della sommità della testa, si entra in trance e si va oltre la coscienza di questo mondo. Il mantra di questo centro è SUPREME. Ci sono molti altri centri non importanti nel corpo sottile, ma i sei di cui ho parlato e questo, il Sahasrara, sono i più importanti.

Il significato di Aum

AUM esisteva, nient'altro. AUM esiste, nient' altro. AUM esisterà, nient'altro.

Cos'è AUM? È la madre di tutti i mantra indiani. Cos'è un mantra? È il Potere mascherato da suono. Il suono di AUM è unico. Di norma quando battiamo due oggetti udiamo un suono. Ma questo suono non necessita di tale azione. Esso è anahata, ossia 'prodotto senza collisione', è il suono-senza-suono. Uno yoghi o una figura spirituale lo ode auto-generato nei più profondi recessi del suo cuore. Quando inizi a sentirlo, puoi star sicuro di essere molto avanzato nella vita spirituale. La tua Realizzazione di Dio non rimarrà a lungo una speranza lontana, il giorno della tua Realizzazione si avvicina rapidamente.

'A' sta per Aspirazione di realizzare Dio. 'U' sta per Unione con Dio. 'M' sta per Manifestazione di Dio in noi, con noi ed attraverso di noi.

AUM ci dice che l'uomo sbaglia nell'affermare di vivere dato che respira: egli vive perché nel suo respiro c'è il Potere, che è Dio stesso.

O uomo! AUM può esaudire tutti i tuoi desideri! Oppure AUM può renderti libero da tutti i desideri! Solo un dono è concesso; scegli tra i due. Se i tuoi desideri terreni sembrano infiniti, puoi star sicuro che la ricchezza di Dio è più che infinita. Puoi continuare liberamente a chiedergli cose mondane. Ma se vuoi la libertà interiore ed esteriore, Dio che è la Libertà assoluta, può soddisfare in eterno le tue più alte aspirazioni. Quindi puoi liberamente continuare ad aspirare per le cose divine.

AUM in sanscrito è un singolo carattere, rappresentato in inglese dalle tre lettere, che vengono pronunciate come una sillaba.

Potremmo parlare di AUM fino alla fine del secolo senza esaurire il suo significato infinito. Possiamo dire che AUM sia un albero. Un albero ha le radici solidamente fissate al terreno, il suo tronco e i suoi rami vanno su, su, su, in una preghiera silenziosa al Più Alto. L'albero è il simbolo vivente dell'aspirazione fiammeggiante; le radici, scavando in profondità come per raggiungere le viscere della Terra per estrarre il nutrimento della sua vita, sono rappresentate dalla 'A'. Il tronco e il fogliame, che manifestano l'eterna Vita per tutti noi, perché possiamo vederla in questo piano di esistenza, sono rappresentati dalla 'U'. I rami più alti che raggiungono l'infinito come una preghiera silenziosa al Più Alto, sono rappresentati dalla 'M'.

AUM è un fiume. La 'A' è la sorgente, che scaturisce dalle profondità della Terra. La 'U' è la corrente impetuosa dell'eterna Vita, che porta via con sé tutto ciò che tocca. La 'M' è l'arrivo nell'infinito Oceano dell'Aldilà trascendentale.

AUM è una candela accesa. La 'A' è la cera, la 'U' la fiamma, la 'M' è la luce e il calore che si diffondono lontano tutt'intorno, ed in alto verso l'Altissimo.

AUM è un uomo. 'A' rappresenta la sua natura fisica elementare, le forze che lo nutrono e gli danno energia. La 'U' rappresenta la manifestazione della sua vita, che cresce verso le forme di espressione più grandi e più alte. La 'M' rappresenta la sua anima che aspira, che tocca i Piedi del Supremo.

AUM è Dio. 'A' manifesta l'esistenza visibile: la creazione nelle sue infinite forme ed innumerevoli espressioni. La 'U' è la corrente dell'eterna Vita, che porta avanti verso l'alto tutta la creazione. La 'M' è il Supremo infinito, il Non-Manifesto Trascendentale.

AUM è il suono-senza-suono. È la vibrazione del Supremo. È un suono singolo, indivisibile, ineffabile. Quando udiamo il suono-senza-suono dentro di noi, quando ci identifichiamo con esso, quando viviamo dentro di esso, possiamo essere liberati dalle catene dell'ignoranza e realizzare il Supremo dentro di noi e fuori di noi.

Domanda: Cosa succede quando intoniamo AUM?

Sri Chinmoy: Una sillaba o una parola sanscrita ha un significato o un potere creativo speciale. Quando cantiamo AUM quello che in realtà succede è che portiamo giù Pace e Luce e creiamo un'armonia universale dentro e fuori di noi. Quando ripetiamo AUM entrambi i nostri esseri, interiore ed esteriore, diventano ispirati e sovraccaricati di Luce ed aspirazione divine. AUM non ha eguali. AUM ha potere infinito. Possiamo realizzare Dio solo ripetendo AUM.

Quando intoni AUM, cerca di sentire che Dio si sta arrampicando su e giù dentro di te. Centinaia di cercatori in India hanno realizzato Dio solo ripetendo AUM. AUM è il simbolo di Dio, il Creatore.

Non importa quanto siano gravi i suoi peccati, se uno canta AUM alcune volte dalle profondità del proprio cuore, la Compassione onnipotente di Dio lo perdonerà e redimerà la vittima. In un batter d'occhio, il potere di AUM trasformerà l'oscurità in Luce, l'ignoranza in Saggezza e la morte in Immortalità.

Domanda: Dovremmo sempre far precedere la meditazione dalla ripetizione di AUM?

Sri Chinmoy: No. Qualche volta io lo faccio, ma non è per niente necessario. Quando ho iniziato il mio viaggio spirituale ero innamorato di questo suono divino che rappresenta Dio in tre forme: Dio il Creatore, Dio il Conservatore e Dio il Trasformatore. Quando iniziamo la nostra meditazione, possiamo prima entrare in Dio il Creatore che sta creando l'aspirazione in noi. Poi possiamo sentire che Dio il Conservatore ci sta proteggendo perché possiamo continuare il nostro viaggio divino. Infine, possiamo sentire che Dio il Trasformatore sta continuamente trasformando la nostra ignoranza in saggezza. Sta trasformando la nostra coscienza non illuminata nella coscienza illuminata, la nostra oscurità in Luce, la nostra falsità nell'abbondanza della Verità. Il cantare non è affatto necessario, ma può aiutare ad ottenere ispirazione.

Domanda: Puoi parlarmi brevemente del suono-senza-suono?

Sri Chinmoy: Il mantra più significativo è AUM, chiamato il suono-senza-suono, anahata nada. Anahata significa 'ciò che non viene fatto collidere'. Se batti qualcosa sentirai un suono, ma il suono di AUM si crea senza alcuna collisione; perciò è chiamato il suono senza collisione, il suono che non viene prodotto colpendo qualcosa. Gli yoghi, le grandi figure spirituali e chiunque sia molto avanzato nella vita spirituale, ode il suono-senza-suono nei più profondi recessi del proprio cuore.
Se ripeti il mantra AUM ogni giorno per due, tre, quattro ore, otterrai la vibrazione di quel suono nel tuo cuore. Non dovrai percuotere il cuore per sentire il suono, ma ripetendo AUM esteriormente otterrai il suono interiore.

Quando il suono-senza-suono vibra costantemente nel tuo cuore, l'intero corpo è sovraccaricato di Saggezza divina, Luce divina, Potere divino. Se pratichi solo questo mantra, è abbastanza per arrivare da Dio. La sillaba AUM è il mantra più efficace. Se vuoi udire il suono-senza-suono, puoi anche aspirare costantemente, e pregare: "Mio Dio, entra in me e fammi udire il suono-senza-suono". Ma il modo più facile ed efficace è ripetere il mantra stesso. AUM è il simbolo di Dio, il Supremo.

Domanda: Guru, l'esperienza di AUM sarà per me visibile ed udibile, e mi porterà più vicino a Dio in modo cosciente?

Sri Chinmoy: Assolutamente! Esso farà tutto. Sarà visibile, sarà udibile e ti porterà più vicino a Dio che è in te. AUM è la madre di tutti i mantra. AUM è il suono di Dio. In ogni secondo Dio sta nuovamente creando Sé stesso dentro l'AUM. Egli ha usato questo suono per creare il mondo; Egli usa questo suono per conservare il mondo; Egli usa questo suono per trasformare il mondo.

Domanda: Come dovremmo cantare AUM?

Sri Chinmoy: Ci sono diversi modi di cantare AUM. Quando lo facciamo col grandissimo potere dell'anima, ciò che stiamo in realtà facendo è entrare nella vibrazione cosmica in cui la creazione è in perfetta armonia, e dove la Danza cosmica viene danzata dall'Assoluto. Se cantiamo AUM con tutta l'anima diveniamo uno con la Danza cosmica, diveniamo uno con Dio il Creatore, Dio il Conservatore e Dio il Trasformatore. AUM può offrirci tutto ciò che Dio ha, dentro e fuori, perché AUM è insieme la Vita, il Corpo ed il Respiro di Dio. Questo è ciò che un cercatore indiano o un Maestro spirituale indiano sente quando intona AUM.

Se ricevi un attacco sul piano emozionale e dei pensieri, idee e vibrazioni negative entrano in te, ripeti AUM o il nome del Supremo più velocemente possibile. Non cantarlo lentamente, quando cerchi di ripulire la mente dalle impurità, devi cantare come se stessi correndo per raggiungere un treno in corsa.

Quando fai japa, non prolungare troppo la ripetizione. Se prolunghi la sillaba AUM, non avrai tempo per pronunciarla cinquecento o seicento volte. Pronunciala in modo normale ma pieno d'anima cosicché ne otterrai la vibrazione.

So che alcuni di voi ripetono AUM e SUPREME a casa. È molto bello che lo facciate, ma fatelo a voce alta, non in silenzio. Che il suono del mantra vibri anche nelle orecchie fisiche e permei il corpo intero.

Domanda: Possiamo udire AUM interiormente se non possiamo pronunciarlo a voce alta?

Sri Chinmoy: È possibile dire la parola AUM in silenzio o udirla interiormente senza pronunciarla. Dovunque siamo, il suono AUM è già lì. Dobbiamo solo entrare nel suono. Se sappiamo come entrare nella sorgente di origine del suono, che si trova nel cuore, non avremo bisogno di intonarlo ad alta voce. Noi cantiamo AUM ad alta voce perché quando la mente esteriore si convince, otteniamo maggiore gioia ed un maggior senso di soddisfazione. Molto spesso possiamo udire il suono AUM senza pronunciarlo, ma non sappiamo se viene dal nostro cuore o dall'atmosfera. A volte, durante la meditazione, dei cercatori sentono il suono di AUM, nonostante nessuno lo stia cantando ad alta voce. Ciò significa che interiormente qualcuno ha cantato o sta cantando AUM, e la stanza della meditazione ha conservato il suono. Se siamo coscienti durante il sonno, udiremo il suono. Non udiremo il battito del cuore, ma il suono-senza-suono. Lo udiremo e ne avremo il sentimento in modo molto convincente.

Se vuoi meditare mentre sei in un luogo pubblico dove ci sono tanti rumori, cosa puoi fare? Se vai in profondità in te, da lì potrai portare sù una goccia dell'infinita Pace; oppure un suono più forte. Questo forte suono non è distruttivo ma contiene immenso potere. Ci fa sentire quanto siamo potenzialmente grandi e divini. Se riesci a portare in primo piano il tuo indomabile potere e diventare tutt'uno con la forza che viene dal tuo cuore, vedrai che i rumori del mondo esterno non possono competere col tuo suono interiore.

Quando sei circondato dai rumori esteriori, cerca di entrare nel tuo stesso suono interiore. Con tua sorpresa, vedrai che i suoni che un minuto fa ti hanno disturbato, non lo faranno più. Al contrario, otterrai un senso di soddisfazione perché invece di udire il rumore, udirai la musica divina, e questa musica divina viene prodotta dentro di te.

Domanda: La parola AUM non ha un vero significato nella nostra cultura.

Sri Chinmoy: È vero. Nella vostra cultura la parola più significativa è DIO. In India ripetiamo AUM o il nome di un Dio o Dea cosmica come Shiva o Kali. La cosa più importante nel cantare un mantra è sapere in quale aspetto del Supremo abbiamo assoluta fede. Nell'Ovest io uso il termine Dio perché da tutta la vita siete stati abituati a pregare Dio. Ma oggigiorno AUM può entrare in voi in tutto il suo significato. Verrà il tempo in cui potrete andare profondamente dentro di voi, e se AUM vi ispira più di DIO allora dovreste cantare AUM. L'ispirazione che si ottiene è della massima importanza. Puoi intonare la parola DIO, se ti ispira di più.

Parte III — Il modo dei Japa

Domanda: Quando chiudi gli occhi ed intoni delle note, crei una specie di ipnotismo nei tuoi seguaci?

Sri Chinmoy: No. I miei seguaci sanno che non sono un ipnotizzatore. Non credo nell'ipnotismo e non incoraggio i miei discepoli ad usarlo. Che io tenga gli occhi aperti o chiusi, loro sentono la stessa coscienza divina, quando medito. Il canto entra nel loro cuore che aspira e crea una vibrazione divina che li ispira a pregare e meditare. Ciò non ha niente a che fare con l'ipnotismo.

Domanda: Le invocazioni sono importanti nella meditazione? A volte quando ti invochiamo, sentiamo che è perché non sei con noi che dobbiamo invocarti.

Sri Chinmoy: Questo è sbagliato. Non è vero che non sono con te. Al contrario, devi sentire che io sono con te e tu sei con me, sempre. La mia coscienza è sempre con te e con tutti i miei discepoli. Devi sentire che sei dentro di me e io sono dentro di te, il che è assolutamente vero. L'unità è già stabilita, ma deve essere manifestata. Quello che succede realmente è che quando mi stai invocando mi stai manifestando. Non è che io sia in qualche altro posto lontano e tu mi stai portando da te invocandomi. Siamo già una sola cosa, ma quando mi invochi, sei come il bambino che chiama sua madre perché ha bisogno di qualcosa da lei. Quando il bambino chiama, immediatamente la madre sa che ha bisogno che lei faccia qualcosa per lui. Invocandola la porta in manifestazione. Quando invochi il Supremo, in quel momento senti di aver bisogno di qualcosa e il Supremo lo farà per te. Invocazione significa che qualcosa si sta manifestando nella tua coscienza e nel mondo esterno.

Domanda: Vorrei sapere se cantare è una forma di meditazione.

Sri Chinmoy: Cantare non è, in senso stretto, una forma di meditazione, è un'invocazione. Usando un mantra, possiamo invocare Dio perché entri nella nostra esistenza interiore, nel nostro sé profondo. Nella meditazione, in un modo più ampio, cerchiamo di entrare nell'Infinità, Eternità ed Immortalità di Dio.

Domanda: Puoi spiegare la differenza tra mantra e japa?

Sri Chinmoy: Japa è la ripetizione di un mantra. AUM è un mantra; non è japa. Se ripeti AUM due volte, tre volte o centinaia di volte, questa ripetizione è japa. Un mantra può essere una sillaba, molte sillabe o anche poche frasi. Quando ripetiamo il mantra, diventa japa.

Domanda: Quanto è efficace lo 'yoga japa'?

Sri Chinmoy: Nel vero Japa, il cercatore deve ripetere un mantra specifico che gli sia stato dato dal suo Maestro. Se non ha un Maestro, questo mantra può essergli rivelato dal di dentro. Un cercatore può anche determinare interiormente quante volte dovrebbe ripetere il suo mantra, se non ha un Maestro che glielo dica.

Se un praticante dello yoga Japa ha bisogno di Purezza, il Maestro gli dirà di ripetere un mantra specifico alcune migliaia di volte al giorno, se ha bisogno di conoscenza mentale dovrà farne uno diverso, per ogni qualità divina che l'aspirante vuole, dovrà cantare un mantra differente.

L'aspirante può decidere di ripetere il nome di Dio per dieci o quindicimila volte aspettandosi un certo risultato, ma mentre canta può star pensando a qualcos'altro; la mancanza di concentrazione intensa ed attenzione piena d'anima durante la ripetizione, porta via molta dell'efficacia del mantra. Se si ripete il nome di Dio diecimila volte mentre si pensa a qualcos'altro, non ci si può aspettare alcun risultato. Non importa per quante ore canti se non lo fai sinceramente e con tutta l'anima. Ma se canti nel modo giusto, lo yoga Japa può essere molto efficace.

Domanda: Il japa può essere fatto in qualsiasi momento?

Sri Chinmoy: Il japa non dovrebbe essere fatto appena prima di andare a dormire. Se viene fatto diecimila, ventimila o trentamila volte, la mente diviene agitata perché il corpo vuole entrare nel mondo del sonno. L'aspirante ripete: "Supreme, Supreme, Supreme," ma sarà solo un lavorìo mentale meccanico. Se continua oltre le sue capacità, la sua mente diverrà agitata, quindi soffrirà perché non riuscirà a dormire bene. Il japa dev'essere fatto al mattino o durante il giorno, e solo cento, duecento o al massimo trecento volte, prima di andare a dormire.

Ho chiesto ad alcuni discepoli di fare japa tutti i giorni, ma qualche volta lo dimenticano o non hanno voglia di farlo durante il giorno. Cosa fanno allora? Lo fanno tutto la sera prima di andare a letto. Questo non va bene: se meditate prima di andare a letto, invocate Pace, Luce e Beatitudine, ma se fate cinquecento o mille ripetizioni japa prima di andare a letto, invocherete potere ed energia e sarete troppo tesi per dormire.

Domanda: quando faccio japa, mi sento più devozionale se canto il tuo nome, ma allo stesso tempo, sembra più difficile cantare il tuo nome piuttosto che cantare "Supreme". Dovrei fare entrambe le cose?

Sri Chinmoy: Dovresti cantare qualunque cosa ti dia più soddisfazione. Se canti il mio nome, il Supremo non sarà scontento. Se canti AUM o Supreme, neanche io non sarò dispiaciuto.

Domanda: Se non abbiamo un nome spirituale, ha senso cantare il nostro nome di battesimo?

Sri Chinmoy: Alcuni di voi mi hanno chiesto un nome spirituale, il nome della vostra anima, e io ve l'ho dato. Quando ripetete il nome della vostra anima, vi assicuro che riuscirete a richiamare tutte le vostre qualità divine; sarete energizzati dal potere divino della vostra anima; potete farlo se non volete ripetere AUM o SUPREME. Ma se ripetete il vostro nome, il nome datovi dai vostri genitori, non otterrete niente, i nomi occidentali non hanno le qualità mantriche delle parole sanscrite, e se ripetete i vostri nomi americani non accadrà nulla di divino. Ma se ripetete lentamente il vostro nome spirituale appena dieci volte, una nuova feconda coscienza sorgerà in voi. Le qualità divine della vostra anima verranno alla luce.

Domanda: Se si canta AUM a voce alta cinquanta, sessanta o cento volte e poi ci si ferma, l'AUM che si sente continuare sopra la testa in silenzio è correlato allo stato di coscienza chiamato Turiya?

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Sri Chinmoy: No, la coscienza Turiya è molto, molto sopra la testa. Il chakra Sahasrara è alla cima della testa, nel corpo sottile. Quando smetti di cantare AUM, se AUM comincia a vibrare sopra la testa, non sta funzionando o vibrando nello stato Turiya.

L'anima canta AUM e se tu puoi udirlo ed identificare te stesso con il cantare dell'anima, puoi arrivare allo stato Turiya, ma non importa quanto potentemente canti AUM, il tuo cantare non riuscirà ad avvicinarsi alla coscienza Turiya.

Traduzione di questa pagina: Czech , German
Questo libro può essere citato usando la chiave di citazione pwm