Così come è in Paradiso, Dio è anche sulla terra, Egli è in ogni luogo. Ciascun essere umano ha un proprio Dio. Non esiste essere umano che sia senza Dio. Il perfetto ateo non crede in Dio, ma fortunatamente crede, o, suo malgrado è costretto a credere, in una certa idea, in un qualche concetto di ordine o di disordine. Proprio quell'idea, quel concetto, non è nient’altro che Dio.
Deve essere lasciata libertà assoluta ad ogni singola anima nella scoperta del proprio sentiero. Gli errori lungo la via della spiritualità non sono da biasimare, perché gli errori non sono altro che verità parziali. Non stiamo procedendo dalla falsità alla verità, stiamo procedendo da una verità meno evidente ad una verità più evidente.Fino a che non realizziamo Dio e non siamo diventati una sola cosa con Dio, dobbiamo invocarlo come Maestro, Guida, Amico e così via. Secondo il nostro rapporto con Lui, l'atteggiamento nei suoi confronti potrebbe variare. Ciò non ha importanza, quello che è di suprema importanza è amare Dio sentendo che è nostro, nell’amore sincero per Dio, siamo ispirati spontaneamente ad adorarlo.
A questo punto dovremmo sapere quale genere di adorazione è giusta per noi, quale tipo è in armonia con lo sviluppo e l'inclinazione della nostra anima. La realizzazione dell’unione assoluta con Dio è la più alta forma di adorazione. Segue come importanza la meditazione. Preghiere ed invocazioni sono inferiori alla meditazione. La forma più bassa di venerazione è il culto di Dio nelle cose mondane.Quando penso che il flauto ed il flautista sono due cose differenti, penso a me come servo di Dio e a Lui come il mio Maestro. Quando penso che il flauto fa parte della coscienza del suo Maestro, sento che io sono il bambino di Dio ed Egli è il Padre. Infine, quando mi rendo conto che il flauto ed il flautista sono una sola cosa, il flautista appare come lo Spirito ed io come la Forza creativa.
L'uomo deve realizzare Dio in questo corpo qui sulla terra. Il grande poeta Indiano Kabir disse:> "Se i vostri lacci non saranno spezzati mentre vivete, che speranza di liberazione avrete nella morte?
> È una futile speranza pensare che l'anima si unirà a Lui solo perché lascerà il corpo.> Se Egli viene trovato ora, verrà trovato anche dopo;
> Altrimenti, andremo ad abitare nella città della morte."Sorelle e fratelli, non sprofondate nell’abisso della disperazione; anche se non avete in questo momento nessuna chiara aspirazione verso la realizzazione di Dio, è sufficiente solo che iniziate il vostro viaggio verso l'alto, nell’interiorità ed in avanti. Verso l’alto, per vedere il Sogno di Dio; nell’interiorità, per possedere il Sogno di Dio; in avanti, per trasformarvi nel Sogno di Dio. Questo Sogno è il Sogno di un appagamento assoluto.
Ci sono moltissime persone che iniziano il percorso della vita interiore solo dopo aver subito colpi innumerevoli o dopo aver vagabondato ovunque nei deserti della vita. Ma è effettivamente felice e benedetto chi pone il proprio corpo, la mente, il cuore e l’anima, come fiori, ai Piedi del Signore prima della tempesta. Le innumerevoli nubi del mondo materiale coprono la nostra mente non ancora illuminata, ma il vulcano della concentrazione del cercatore e la bomba all'idrogeno della sua meditazione elimineranno le nubi, la millenaria coltre dell'ignoranza.
Potrei dire una parola a coloro che sono sposati e hanno grandi responsabilità in famiglia? Con vostro stupore, tutte le cosiddette responsabilità saranno trasformate in occasioni d’oro, nel momento in cui cercherete di vedere Dio nei vostri figli, nel momento in cui vi renderete conto che state servendo Dio col vostro sacrificio. Il sacrificio instancabile e spontaneo della moglie non ha uguali, nella capacità di soddisfare il marito, di rafforzarlo divinamente nella vastità illimitata del mondo naturale, per elevare la sua coscienza al regno dello Spirito. La promessa del marito non ha uguali nella sua capacità di inondare l'anima della moglie con la pace dell’Aldilà, per richiamare il suo cuore al sole perenne dell'Infinito, per trasformare la sua vita nel canto dell’Immortalità. Coloro che invece sono da soli, sicuramente lo sono per poter correre velocissimi lungo il sentiero spirituale; la loro aspirazione e l'ispirazione di Dio sono inseparabili.
Quando cerchiamo di guardare in profondità dentro di noi, quando cerchiamo di vivere una vita interiore, possiamo incontrare difficoltà in tutto e allora protestiamo: "Guarda, Dio, ora che ci siamo rivolti a Te, dobbiamo sottostare a così tante prove!" Non trovando vie d’uscita, siamo turbati. Ma perché dovremmo essere turbati? Non si può sfuggire al ricordo di tutte le sventure sopportate nella nostra vita. Prima che entrassimo nella vita spirituale, lo scoraggiamento era nostro compagno abituale, ora almeno siamo in una posizione migliore, poiché abbiamo la capacità di riconoscere la tigre feroce del mondo materiale. Consideriamo l'inquietudine e la debolezza come delle prove.
Perché Dio dovrebbe esaminarci? Non lo fa mai. Essendo misericordioso, ci avverte del pericolo imminente. Ma se prendiamo questi avvertimenti come delle prove, allora per superarle, dobbiamo pregare Dio. Non potremo mai superare l'esame soltanto pensando alle difficoltà e ai pericoli. Per superare una prova a scuola, dobbiamo studiare duramente. Analogamente, per passare un esame interiore, dobbiamo nutrire più sincerità e tenere viva la fiamma dell'aspirazione.
Durante la meditazione dobbiamo essere particolarmente attenti. La mente desidera ogni tanto indulgere in determinate idee ed in pensieri mondani ed emozionali, ma non dobbiamo consentire questo. Durante la meditazione tutto è intenso e, se indulgiamo in pensieri negativi, gli effetti diverranno più seri e più pericolosi che nello stato normale. Diventiamo più deboli nel momento in cui la mente cade preda di pensieri autoindulgenti. L’inganno è nella natura stessa della nostra mente inferiore. Ma le nostre lacrime e l’ascendente fiamma del nostro cuore vengono sempre in nostro soccorso.
L'uomo e Dio sono una sola cosa. Tutti gli uomini appartengono alla stessa famiglia. Siamo tutti una sola cosa. Un cercatore genuino non deve ascoltare argomentazioni irragionevoli da parte di scettici, privi di alcuna conoscenza spirituale. Questi sono ignari del fatto che inconsciamente stanno dando una dimostrazione della loro stessa stupidità. Dicono: “Se siamo tutti una sola cosa, allora perché quando hai un'emicrania tu, io non ce l’ho? Come mai quando io mi sono sfamato, tu non lo sei?” In risposta, chiediamo loro perché quando hanno una ferita ad una gamba, anche la loro testa non è dolorante, visto che entrambe fanno parte dello stesso corpo. La coscienza universale è in tutti noi. Se non ne siamo coscienti, ciò non significa che non esiste. Il mio corpo mi appartiene nella sua interezza, ma sento dolore alla gamba quando la mia testa soffre di un'emicrania? No! Ma se sono consapevole della Coscienza Divina che mi pervade completamente, sentirò indubbiamente lo stesso dolore in tutto il corpo. In questo paragone l'anima individuale è la mia testa e l'anima collettiva è il mio corpo. Per sentire l'intero mondo come veramente nostro, dobbiamo in primo luogo sentire Dio come veramente nostro.
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L'uomo è il Cuore dell'Infinito.L'uomo è il Respiro dell'Eternità.
L'uomo è la Vita dell'Immortalità. ```From:Sri Chinmoy,Yoga e vita spirituale. Il viaggio dell'Anima dell'India., Agni Press, 1971
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