Diciamo che il potere kundalini è come il mio braccio. Il mio braccio è collegato a tutto il mio corpo. Posso usare il braccio da solo, ma se posso usare anche il resto del corpo, allora sarò in grado di fare molto di più. Il potere universale è decisamente più forte del potere kundalini.
Questo è un punto. C'è anche la questione di conoscere un libro, rispetto a farne l'esperienza interiore. Un almanacco può dirti tutto: quando pioverà e così via, è tutto scritto. Ma se spremi il libro, non ne otterrai l'acqua [della pioggia]. Allo stesso modo, puoi leggere libri sul potere della kundalini, sul potere del serpente, ma ciò non significa che ne otterrai i risultati. Dove sono i chakra? Sono nel fisico sottile. Leggendo soltanto su di essi, non si apriranno. Si deve andare in profondità per scoprirli.
La cosa migliore è meditare su Dio. Lui è il proprietario del 'giardino' della kundalini. Tutti gli alberi, i fiori e le piante in esso contenuti appartengono a Lui. Se piace a Dio, non ci aprirà il giardino? E poi, se gli piacciamo di più, non ci darà il frutto più delizioso? Ma se noi non Lo compiaciamo, perché dovrebbe aprirci il giardino e darci frutti e fiori?
Di nuovo, se Dio vede fin dall'inizio che Lo compiaci solo con l'idea di riceverne i frutti, saprà che sei solo furbo. Forse ti aprirà la porta del giardino perché tu possa entrare e prenderne i frutti. Ma verrà il giorno in cui vorrai solo Dio... ma, come Lo riconoscerai? Se viene da te, non saprai che è Lui che ti ha permesso di entrare nel giardino, e potresti dirgli di uscire.
— 12 febbraio 1987From:Sri Chinmoy,Lacrime e i Sorrisi del mio Sollevamento pesi, parte 3, Agni Press, 2004
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