Diciamo che qualcuno viene da me e mi dice di essere stato in un giardino con molti fiori, bellissimi e profumanti. Mentre mi parla del giardino, inconsciamente o consciamente, egli immette della luce nel mio essere. Io ricevo gioia dal giardino, solo perché egli me ne parla. Quando io stesso vado là, sono in grado di godere della sua bellezza pienamente, ma la gioia che ho ricevuto dal mio amico si aggiunge alla gioia che ricevo dal giardino stesso. Quando egli mi ha parlato del giardino, è come mi avesse dato un dollaro e, quando io vado nel giardino, ed io stesso lo vedo, è come ottenessi cento dollari. Così ora ho cento e uno dollari.
Se invece il mio amico mi parlasse del giardino, ma io dicessi: “No, non credo a niente di quello che mi dice,” sarà solo quando io stesso andrò là e vedrò che quello che diceva è vero, che riceverò la gioia che merito. Se, però, io gli avessi creduto, quando mi parlò del giardino, la quantità della mia gioia sarebbe stata maggiore. La sua stessa gioia, che egli era ansioso di condividere con me, sarebbe entrata in me, e si sarebbe sommata alla gioia che io stesso ho ricevuto, quando sono andato nel giardino personalmente, quindi sarei stato ancora più felice.
Io credo in un approccio personale a Dio, ogni approccio sincero conduce alla fine alla meta. Quando vado in Vaticano, per essere benedetto dal Santo Padre, io posso arrivare con una nave, tu puoi arrivarci in aeroplano, una terza persona può venire in macchina, ed una quarta ci viene a piedi. Ognuno ha usato un proprio mezzo per raggiungere la meta, ma la destinazione, inondata di Luce e Delizia, alla fine, è la stessa. Io perciò do valore ad ogni approccio personale, poiché, alla fine, tutti conducono alla stessa destinazione.From:Sri Chinmoy,La distruzione del mondo: mai, impossibile! parte 1, Agni Press, 1994
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