Commento

Mi capita di essere il vostro Maestro spirituale. Alcuni di voi mi hanno accettato la prima volta che mi hanno visto; alcuni sono venuti per curiosità, mentre altri sono venuti perché i vostri genitori e i vostri cari vi hanno portato. Ma se ci metteste due o tre o anche quattro volte ad accettarmi, niente di male. Persino Swami Vivekananda all'inizio non poteva accettare Sri Ramakrishna. Dubitava di Sri Ramakrishna e discuteva con lui. Poi Vivekananda divenne il più caro discepolo di Sri Ramakrishna grazie alla forza del suo amore, devozione e resa. Sri Ramakrishna sapeva chi era Vivekananda interiormente, anche se esteriormente Vivekananda non lo accettava perché aveva sviluppato una mente occidentale.

Ora avete sentito la storia di Girish Ghosh. Egli visse una vita proprio non divina, ma Sri Ramakrishna vide la sua divinità. Sri Ramakrishna sapeva che il suo cuore piangeva e piangeva per l'Amore e la Compassione di Dio. Dalla vita esteriore di qualcuno, non si può giudicare quale sia la sua vita interiore.

Per tre volte Girish non accettò Sri Ramakrishna. Non riuscì nemmeno a vedere qualcosa in Sri Ramakrishna. La prima volta pensò che Sri Ramakrishna fosse un idiota. Anche quando le lampade erano accese, Sri Ramakrishna doveva continuare a chiedere: "È sera? È sera?"

La seconda volta una ragazza stava cantando davanti a Sri Ramakrishna e prima egli aveva fatto battute con la stessa ragazza. Girish non poteva immaginare che un'anima realizzata in Dio si sarebbe comportata in quel modo.

La terza volta, quando Sri Ramakrishna andò al suo Star Theatre, Girish accolse educatamente Sri Ramakrishna, ma non vide nulla dentro di lui. Disse a Sri Ramakrishna di sedersi e poi tornò a casa perché non si sentiva bene.

Per tre volte consecutive non era riuscito ad accettare Sri Ramakrishna, ma Sri Ramakrishna, essendo realizzato in Dio, vedeva così tante qualità divine dentro Girish. Sri Ramakrishna stesso era divino, sia nella sua vita interiore che esteriore, ma Girish non fu in grado di vedere la divinità di Sri Ramakrishna all'inizio. Solo più tardi divenne così devoto e auto-donante.

Fortunati coloro che, fin dall'inizio, possono riconoscere il loro Maestro e fare continui progressi, perché la vita spirituale è un viaggio senza fine. Ma non importa quante volte ti prendi, fintanto che riconosci colui che è destinato ad essere il tuo Maestro, i tuoi problemi saranno sicuramente risolti. E il tuo progresso sarà più rapido se riuscirai a mantenere, dall'inizio alla fine della tua vita spirituale, durante tutto il tuo discepolato, il tuo amore, la tua devozione e la tua resa implicitamente, allegramente, con dono di te stesso e incessante.

From:Sri Chinmoy,Dall'albero non divino al frutto divino: Girish Chandra Ghosh, Agni Press, 1999
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