"Cos'è questo?" chiese Girish. "Cosa intendi per 'procura'?"
Sri Ramakrishna gli disse: "Qualunque cosa tu stia facendo, puoi continuare a farla, dì solo che sono io il responsabile."
"Come lo posso fare?" gridò Girish.
"Ti sto dicendo di farlo," disse Sri Ramakrishna. "Sono pronto a prendere tutti i tuoi cosiddetti peccati."
Così Girish diede a Sri Ramakrishna la sua procura. Poi Girish scoprì che non poteva più condurre la sua vecchia vita. Stava cercando disperatamente di continuare a bere, incontrarsi con le donne e così via, ma non era in grado di entrare pienamente in quelle attività perché non poteva sopportare di portare Sri Ramakrishna in quelle situazioni. Stava esitando ed esitando riguardo alle sue vecchie abitudini perché non voleva causare alcuna sofferenza a Sri Ramakrishna.
Sri Ramakrishna gli aveva assicurato: "Non soffrirò. Fai quello che vuoi. Non rinunciare a nulla."
Questo è il modo in cui Girish arrivò ad accettare Sri Ramakrishna e a sviluppare una tale fede in lui. Alla fine, arrivò al punto in cui Girish era così devoto e arreso a Sri Ramakrishna che avrebbe sfidato chiunque avesse osato dire che Sri Ramakrishna non era realizzato in Dio.
Dicono che Girish sia stato il primo a dichiarare che Sri Ramakrishna era un Avatar. I pandit ne stavano discutendo e lui presentò una prova così forte a favore del suo Maestro.From:Sri Chinmoy,Dall'albero non divino al frutto divino: Girish Chandra Ghosh, Agni Press, 1999
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