Là i discepoli stavano facendo domande a Sri Ramakrishna e lui stava andando in trance. Improvvisamente Sri Ramakrishna disse a uno di loro: "Va' e invita Girish." Il discepolo corse e diede il messaggio a Girish.
Girish disse: "Dal momento che mi ha invitato, andiamo a vederlo."
In quel periodo della sua vita, Girish stava vivendo una tremenda lotta interiore tra dubbio e fede, tra l'esistenza di Dio e la non esistenza di Dio. Tutti i sentimenti positivi e negativi erano in conflitto dentro di lui. Di conseguenza, era assolutamente infelice.
Non molto tempo prima era andato a trovare un suo amico pittore. Questo amico gli disse: "Senza un Guru, non si può realizzare Dio. Si ha bisogno di un Guru."
Girish tornò a casa piangendo. Gridò: "O Dio, quando avrò un Guru? Quello che ho visto, Sri Ramakrishna, non va bene. È un falso Guru. Quando troverò un vero Guru?"
Questa era la condizione interiore di Girish quando accettò l'invito personale di Sri Ramakrishna. Andò in quella particolare casa ed entrò nella stanza dove Sri Ramakrishna era seduto con i discepoli. Poi chiese a Sri Ramakrishna: "Cos'è un Guru?"
Sri Ramakrishna rispose: "Un Guru è un paraninfo. Prende l'appuntamento tra l'uomo e Dio. Poi il suo lavoro è finito."
Quando Girish udì queste parole, il suo cuore si sciolse un po'. Rimase seduto in silenzio per un po' e poi chiese: "Cos'è il mantra?"
"Il Mantra è il nome di Dio," disse Sri Ramakrishna.
Gradualmente, gradualmente, Girish si stava sciogliendo. Sri Ramakrishna stava dando a Girish molte indicazioni che era il Guru di Girish, ma Girish non riusciva ancora ad accettare pienamente Sri Ramakrishna.
Così quello era il loro quarto incontro.From:Sri Chinmoy,Dall'albero non divino al frutto divino: Girish Chandra Ghosh, Agni Press, 1999
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