La sorella Nivedita era sempre piena di apprezzamento per i drammi di Girish e così gli disse: "Ora sto andando a Darjeeling per un breve riposo. Per favore, cerca di finire presto la tua commedia in modo che io possa leggerla quando torno. Ho tanta voglia di leggerla."
Girish promise di tenerla pronta per lei quando tornava a Calcutta. Ahimè, mentre Nivedita era a Darjeeling, si ammalò gravemente e morì.
Girish terminò la sua commedia e la dedicò a lei. Scrisse,
> Pura Nivedita, Bambina,
> Ti sei sempre rallegrata quando venivano messi in scena i miei nuovi drammi. Il mio nuovo dramma viene messo in scena ora, ma dove sei? Quando ero ammalato, prima che tu partissi per Darjeeling, mi avevi detto teneramente: "Spero di rivederti guarito al mio ritorno." Sto ancora vivendo, bambina. Perché non vieni a trovarmi adesso? Ho sentito che sul letto di morte ti sei ricordata di me. Impegnata come sei ora nell'opera del Signore, se ti ricordi ancora di me, accetta questo mio dono di lacrime.> Girish Chandra Ghosh
Questo è stato l'ultimo dramma che Girish scrisse. Pochi mesi dopo, l'8 febbraio 1912, morì anche lui.
Quando Sarada Devi ricevette la notizia della sua morte, disse: "Un vero Indra è caduto."
Le sue ultime parole furono: "Maestro, sei venuto. Per favore, distruggi la mia intossicazione mondana. Vittoria a Sri Ramakrishna! Andiamo."
> Sri Ramakrishna ha preso pieno possesso del mio cuore e lo ha legato con il suo amore.
> — Girish Chandra GhoshFrom:Sri Chinmoy,Dall'albero non divino al frutto divino: Girish Chandra Ghosh, Agni Press, 1999
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