Ora, il Sé, l''Io' maiuscolo, è innamorato di sé nella propria realizzazione della verità. Da un lato si tratta effettivamente di camminare nel campo dell'esperienza e dall'altro è l'esperienza stessa. Sente anche di essere lo sperimentatore. Di nuovo, è al di là di ogni azione, al di là di ogni esperienza, al di là di tutti i campi di esperienza. Non possiamo legare la verità. Un momento la verità è questa e il momento successivo la verità è qualcosa di totalmente diverso da questo. Quindi l''Io', l''Io' maiuscolo, è sempre al di là della nostra definizione. Non possiamo definire l''Io' maiuscolo con i nostri pensieri; è al di là, sempre al di là di loro. Qualcosa si sta muovendo, ma quando diciamo che si sta muovendo, le nostre Upanishad dicono e la nostra realizzazione dice che non si sta muovendo affatto. "Quello si muove e quello non si muove; quello è lontano e lo stesso è vicino. Quello è qui, quello è là, quello è ovunque e, allo stesso tempo, quello è al di là di ogni cosa."
Quindi, con la mente non possiamo pensare a questo 'Io' maiuscolo. Possiamo realizzare l''Io' maiuscolo solo in forza della nostra aspirazione. Questo 'Io', il Sé, non cerca altro che se stesso. Se diciamo che cerca se stesso, è vero. Di nuovo, se diciamo che non cerca se stesso, anche questo è perfettamente vero. Se diciamo che trascende continuamente se stesso e la sua stessa più alta realizzazione o più alta Verità, che incarna, allora anche questo è vero.
L''Io' maiuscolo è sempre soddisfatto. Sta crescendo, espandendosi e realizzandosi con sua soddisfazione. Non ha bisogno di ottenere ulteriore appagamento o di cercare. Vuole realizzare tutto dentro e attraverso l'anima, che è il rappresentante del Supremo, Dio l'Assoluto.From:Sri Chinmoy,Trascendenza del passato, Agni Press, 1977
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