Donatello fu completamente mortificato da questa critica inaspettata dell'artista più anziano. Disse: "Sei un grande giudice! Ma fammi vedere come lo fai tu stesso. Dici che ho fatto un aratore invece di Gesù Cristo. Fammi vedere il tuo capolavoro della crocifissione."
Quello stesso giorno Brunelleschi iniziò a lavorare al suo crocifisso. A tempo debito Brunelleschi completò la sua scultura. Un giorno, per caso, incontrò il suo caro amico Donatello in una drogheria. Brunelleschi disse all'amico: "Stasera cenerai con me. Fammi un favore. Ho comprato queste cose e ne ho ancora altri da comprare. Saresti così gentile da portarli a casa mia? Devo tornerò a casa tra poco."
Donatello acconsentì volentieri alla richiesta dell'amico, portando nel grembiule qualche uovo e del formaggio. Entrando nello studio di Brunelleschi, ebbe lo shock della sua vita. La perfezione incarnata era la scultura della crocifissione del Brunelleschi. Completamente stupito, perse i sensi e lasciò cadere il grembiule contenente le uova e il formaggio. Tutto andò in frantumi e tutto era un caos perfetto davanti alla scultura immortale.
Al suo ritorno, quando Brunelleschi vide la grande calamità, disse all'amico: "Che ti prende? Che cosa mangeremo adesso per cena?"
Donatello disse: "Scusa, ho già cenato. Il tuo grandissimo risultato mi ha nutrito a sazietà. Mi dispiace per te che non hai niente da mangiare. Ora ascolta il mio cuore sincero. La differenza tra te e me è questo: tu sai fare il Cristo e io so fare l'aratore."From:Sri Chinmoy,Transfigurazione ed altre storie, Agni Press, 2007
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