Il mio aereo raggiunse Zurigo alle 11:30 del mattino e alle dodici doveva arrivare l'aereo di Zatopek. Kailash, Abarita e io andammo con due fotografi a un altro gate ad aspettarlo. Il suo aereo arrivò in orario, ma ci fu un problema con la sua valigia. Eravamo tutti emozionati perché potevamo vederlo, ma non poteva venire fuori a salutarci perché stava cercando la sua valigia.
Finalmente uscì e io mi avvicinai a lui. Mi riconobbe. Volevo stringergli la mano, ma lui subito giunse le mani alla maniera indiana e disse: "Namaskar". Poi iniziò a parlarmi in hindi, usando alcune parole hindi. Mi chiedeva se volevo bere chai [tè caldo].
Poi chiese: "Com'è possibile che l'hindi sia facile, ma l'urdu non riuscirei ad impararlo?" Lui e sua moglie erano stati in India per quattro mesi. In questo modo, parlavano e parlavano di varie cose. Poi Zatopek e sua moglie andarono al loro albergo per riposarsi.
TCE 9. giugno 1980↩
From:Sri Chinmoy,Il libro delle mie esperienze di tè e caffè, Agni Press, 2009
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