Dormivo con mia madre fino dall'età di sei o sette anni. Poi rimasi da solo nella mia stanza. La notte dopo la sua morte, era buio pesto. Non avevamo elettricità; non usavamo una lampada o candele. Mio fratello Mantu era in un'altra stanza e le mie sorelle erano al piano di sopra. Ero sotto a una zanzariera.
All'improvviso la stanza fu inondata di luce e vidi mia madre. L'anima di mia madre era tutta leggera. Allora non sapevo cosa fosse l'anima, ma vidi chiaramente che mia madre mi benediceva e mi mostrava il massimo affetto. Mi stava dicendo di non preoccuparmi, dicendo che sarebbe andato tutto bene. D'ora in poi mi avrebbe aiutato e benedetto in un modo diverso.
Parlo spesso di luce spirituale, divina. Ho raccontato tante storie in cui le persone hanno detto di aver avuto un'esperienza di luce mentre meditavano con me; questo argomento è ormai un libro aperto per me. Ho libero accesso ai mondi interiori dove la luce è sempre disponibile. Ma quella fu la mia primissima esperienza di luce divina.From:Sri Chinmoy,Alle scorrenti lacrime del cuore di mia madre e ai traboccanti sorrisi dell'anima di mia madre, Agni Press, 1994
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/stm