I bambini risposero: "No, non vogliamo tagli di capelli gratuiti. I nostri genitori ci ucciderebbero. Ci hanno sempre detto: 'Se ricevi aiuto da qualcuno, devi pagare'."
L'uomo disse: "I vostri genitori sono tutti stupidi. Ogni volta che puoi avere qualcosa gratis, dovresti prenderlo."
Immediatamente i bambini iniziarono a colpire l'uomo di mezza età. Ma un piccoletto, che aveva sei anni, non si unì agli altri. Disse: "Voglio un taglio di capelli gratis."
L'uomo disse: "Sei il mio ragazzo. Vieni con me."
Così il ragazzo lo seguì. L'uomo disse: "Visto che sei l'unico, vuoi qualcosa da mangiare prima?"
Il ragazzo voleva gelato e caramelle e l'uomo glieli comprò. Poi disse: "Andiamo a tagliarci i capelli."
Andarono da un barbiere dove il barbiere stava finendo i capelli di qualcun altro. L'uomo disse al barbiere: "Devo farmi la barba e mio figlio deve farsi tagliare i capelli. Sarebbe bello se tu potessi prima radermi e poi, mentre gli tagli i capelli, potrò andare a prendere un giornale dal chiosco all'angolo."
Il barbiere disse: "Bene!" e rasò l'uomo prima.
L'uomo disse: "Adesso taglia i capelli a mio figlio. Vado a prendere un giornale." Rimase via cinque minuti, dieci minuti, quindici minuti. A quel punto, i capelli del ragazzino erano stati tagliati.
Allora il barbiere disse: "Perché tuo padre impiega così tanto tempo?"
Il ragazzo disse: "Chi è mio padre? Quell'uomo? Non lo conosco. Non è mio padre."
Il barbiere disse: "Ma tu sei venuto con lui."
Il ragazzo disse: "Mi ha detto che dai tagli di capelli gratis. Ho detto che volevo un taglio di capelli gratis, ma i miei amici non volevano averne uno, quindi non sono venuti." Il bambino iniziò a piangere e non volle dire i nomi dei suoi genitori. Così il barbiere lo riportò al parco a raggiungere i suoi amici che erano ancora là a giocare.From:Sri Chinmoy,Il marinaio e il pappagallo, Agni Press, 1981
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