Entrare in samadhi è come conoscere l'alfabeto, ma la realizzazione equivale all’ottenere un dottorato. Non vi è paragone tra samadhi e realizzazione. Il samadhi è uno stato di coscienza nel quale si può rimanere per poche ore o giorni. Dopo 21 giorni di solito il corpo cessa di vivere, mentre una volta raggiunta la realizzazione, questa rimane per sempre, e nella realizzazione l’intera coscienza della persona diventa, inseparabilmente ed eternamente, una con Dio.
Ci sono tre stadi di samadhi: savikalpa samadhi, nirvikalpa samadhi e sahaja samadhi. Il savikalpa è uno stato di coscienza esaltante e splendente, mentre la realizzazione è, invece, uno stato di coscienza consapevole, naturale e di manifestazione. Quando il cercatore ottiene la realizzazione, assapora la libertà dalla personalità e dalla individualità umana. È come una minuscola goccia d'acqua che entra nell'oceano e che, una volta entrata, diventa l'oceano, e la personalità o l'individualità della goccia scompaiono. Quando si realizza la Verità più elevata, il finito e limitato entra dentro l'Infinito e lo si realizza e conquista come veramente proprio. Ottenuta la realizzazione, un Maestro può entrare facilmente in savikalpa samadhi ed anche il nirvikalpa samadhi è facilmente accessibile per un un'anima che ha realizzato Dio. Solo il sahaja samadhi, che è il samadhi più elevato, è un problema anche per le anime realizzate più elevate.From:Sri Chinmoy,L’apice della vita divina: SAMADHI e SIDDHI, Agni Press, 1974
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