Nel savikalpa samadhi, per un breve periodo di tempo, si perde tutta la coscienza umana, in questo stato il concetto di tempo e spazio è completamente differente e non è possibile giudicarlo né con l'aiuto del concetto umano di tempo, né con quello di spazio. In quel samadhi, per un'ora o due, si è completamente in un altro mondo e si può vedere che quasi ogni cosa è compiuta. Qui in questo nostro mondo ci sono ancora molti desideri insoddisfatti, in te e negli altri. Milioni di desideri sono insoddisfatti e milioni di cose rimangono da fare. Quando, invece, si entra nel savikalpa samadhi, si può vedere che praticamente ogni cosa è compiuta; non si deve fare nulla, si è solo uno strumento. Se vieni usato, bene, altrimenti ogni cosa è comunque già compiuta, ma dal savikalpa samadhi tutti devono tornare alla coscienza ordinaria.
Anche nel savikalpa samadhi vi sono dei gradi. Proprio come nella stessa classe di una scuola, ci sono studenti brillanti e meno brillanti, così, anche nel savikalpa, alcuni aspiranti raggiungono il grado più elevato, mentre i cercatori che aspirano meno, raggiungono il gradino più basso della scala, oppure un livello medio, dove ogni cosa non è così chiara e vivida rispetto al livello più elevato.
Nel savikalpa ci sono pensieri ed idee provenienti da diverse angolature, ma non ti possono influenzare. Mentre stai meditando, rimani imperturbato, ed il tuo essere interiore funziona in modo fiducioso e dinamico, ma quando puoi andare un po’ più in alto, quando nel nirvikalpa samadhi sei diventato una sola cosa con l'anima, in quello stato, non ci saranno né idee, né pensieri. Qui la danza della natura si ferma, non c'è natura, ma solo infinita Pace e Beatitudine, il Conoscitore ed il Conosciuto sono diventati una sola cosa, ogni cosa è tranquilla. Qui si sperimenta la gioia di un’estasi supremamente divina, onipervadente e amorevole. Diventi l'oggetto del gioire, colui che gioisce ed il gioire stesso.
Il nirvikalpa è il più alto samadhi raggiunto dai maggiori Maestri spirituali, e solo da coloro che abbiano già raggiunto la realizzazione. Questo stato ha una durata di poche ore o pochi giorni, poi si deve tornare giù. Che cosa succede quando si torna? Molto spesso si dimentica il proprio nome, la propria età, non si riesce a parlare correttamente. Con una pratica continua però, gradualmente, ci si abitua a ritornare dal nirvikalpa samadhi e a comportarsi immediatamente in modo normale.
Ci furono Maestri spirituali del venerabile passato che raggiunsero il nirvikalpa e non tornarono indietro, mantennero il loro elevatissimo samadhi e trovarono impossibile ritornare nell'atmosfera del mondo, vivere e lavorare come esseri umani. Quando si è in quello stato di coscienza non si può operare nel mondo, è semplicemente impossibile.
Generalmente, quando qualcuno entra in nirvikalpa samadhi non vuole più ritornare nel mondo. Se si rimane in quello stato dai 18 ai 21 giorni, con ogni probabilità si lascerà il corpo. [fn :: Il commento di Sri Chinmoy è stato rimosso da uno dei redattori della trascrizione. Viene aggiunto qui come nota a piè di pagina, perché il secondo editor è stato in grado di scriverlo e conservarlo. Sfortunatamente, la trascrizione originale, inedita è andata perduta.] Vi può, però, essere una dispensa divina. Se il Supremo vuole che una particolare anima lavori qui sulla terra, Egli, anche dopo ventuno o ventidue giorni, porta l'individuo in un altro canale di dinamica coscienza divina e gli permette di ritornare ad agire sul piano terreno.
Il sahaja samadhi è di gran lunga il più elevato tipo di samadhi. In questo samadhi ci si trova nella coscienza più elevata e, allo stesso tempo, si può lavorare nel mondo fisico grossolano, si può mantenere l'esperienza del nirvikalpa samadhi e simultaneamente agire nelle attività terrestri. Si è diventati l'anima e contemporaneamente si utilizza il corpo come uno strumento perfetto. Nel sahaja samadhi si può camminare, mangiare e fare tutte le cose comuni ad un normale essere umano, ma nel profondo del proprio cuore si è ricolmi di illuminazione divina. Quando si raggiunge questo sahaja samadhi, si diventa il Signore ed il Maestro della Realtà. Si può salire a proprio piacimento fino all’Altissimo, e poi discendere nella coscienza terrestre per la manifestazione.
Dopo aver raggiunto il più elevato livello di realizzazione, in rarissime occasioni, qualcuno può essere benedetto con il sahaja samadhi. Solo pochi Maestri spirituali hanno raggiunto questo stato, solo uno o due. Per ottenere il sahaja samadhi è necessaria l'infinita Grazia del Supremo, oppure si deve essere molto potenti o fortunati. Il sahaja samadhi arriva quando si è stabilita una inseparabile unione con il Supremo, oppure quando, in rare occasioni, il Maestro realizzato vuole mostrare che egli è il Supremo. Chi ha raggiunto il sahaja samadhi e rimane in quello stato, manifesta Dio coscientemente e perfettamente in ogni istante, ed è così il più grande orgoglio del Supremo trascendente.From:Sri Chinmoy,L’apice della vita divina: SAMADHI e SIDDHI, Agni Press, 1974
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